Capitolo 17

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Quando apre la porta rimango a bocca aperta a fissarla, come un pesce lesso, si è messa una vestaglia che praticamente non copre nulla, senza intimo e sta camminando lentamente verso il letto, permettendomi di godermi la sfilata che mi sta facendo, si sdraia su di me e...

comincia a baciarmi le labbra, per poi passare al collo e lasciarci un morso leggero, per poi fare una scia con la lingua fino al lobo dell'orecchio, portandomi a sospirare e a stringere il lenzuolo con una mano, mentre l'altra sta facendo la stessa cosa ma sul culo. Mi guarda per qualche secondo e poi mi sfila la maglietta e la butta da qualche parte nella stanza, comincia a dare attenzioni ai miei seni e a stuzzicarli con la lingua e con le mani, stringendoli tra di esse. Decido di toglierle la vestaglia, per avere il suo corpo completamente nudo davanti, senza nulla che ostacoli la vista, anche se di poco, ci passo le mani sopra stringendo nei punti in cui so che le piace e lasciandole dei suoi succhiotti sul seno e sul ventre, giusto per far capire che è impegnata, scendo ancora più giù fino al basso ventre, dove comincio a lasciare baci per poi infilare la lingua dentro di lei senza nessun preavviso e cominciare a muoverla velocemente, usando anche le dita per stimolarla nel punto più sensibile e facendola venire dopo pochi minuti dentro la mia bocca. Inutile dire che quella notte la passammo tutta così, fino a quando non ci addormentammo sfinite l'una tra le braccia dell'altra.
Mi sveglio che ormai è ora di pranzo, mi giro verso di lei è noto che anche lei è sveglia e mi sta guardando
G - da quanto sei sveglia? -
S - non tanto tempo, pochi minuti, ti stavo guardando -
G - si ho notato, sai mi sentivo un po' osservata - dico ridendo e facendo ridere anche lei, mi avvicino a lei e comincio a baciarla, dio le sue labbra sono la mia fottuta droga, le si mette su di me e mi lascia un succhiotto molto grande sul collo, sento il dolore del livido che sta nascendo proprio in quel punto che lei ha torturato. Dopo una ventina di minuti decidiamo di alzarci per mangiare qualcosa perché abbiamo e entrambe molta fame, ci vestiamo e usciamo, vedendo un piccolo ristorante di sushi davanti ci fermiamo a pranzare e poi andiamo in spiaggia a prendere un po' di sole. Torniamo in hotel che ormai è sera per farci la doccia e uscire con i ragazzi di ieri sera, ci vestiamo in modo molto semplice, io pantoloncini e maglietta e lei top e pantaloncini, saliamo in macchina e andiamo al punto d'incontro. Quando arriviamo lì ad aspettarci ci sono già Sara e Yuri e gli altri stanno per arrivare
Y - che avete fatto di belle oggi donzelle?-
L- io ho dormito praticamente tutto il giorno -
G- noi siamo andate al mare e abbiamo preso un po' di sole come potete notare - ridono perché io mi sono evidentemente ustionata la faccia, sono rosso come un pomodoro
S - te l'avevo detto di metterti la crema solare -
G - gne gne - nel frattempo del nostro battibecco arrivano anche gli altri ed entriamo in questa specie di discoteca se così si può chiamare, ci sediamo in un tavolo, circondati da divanetti e ordiniamo da bere, me tre aspettiamo i nostri drink ci conosciamo un po'
L - quanti anni avete? -
S - 23 -
G - 24 -
Y - 26 -
Sa - 28 -
A - 22 -
L - ah bene vedo che più o meno siamo tutti lì con l'età, io ne ho 25 - nel frattempo arrivano le nostre ordinazioni e diamo il via alla serata, bevendo abbastanza e ballando come matti. Nel bel mezzo della serata un ragazzo si avvicina al nostro tavolo e ci prova con Sara,
Sara: bionda, occhi azzurri, leggermente in carne, con qualche tatuaggio, carattere molto forte, ha 28 anni e lavora come contabile in un azienda a Roma
lei gli dà subito palo e allora decide di spostarsi su Sofia.

Pov Sofia

Si avvicina sto ragazzo che sarà più piccolo di noi, avrà 20 anni appena fatti se va bene, dopo averci provato con una ragazza del nostro tavolo, da cui non ha avuto risposte positive, sposta la sua attenzione su di me, mi giro a guardare Gio e noto che lo sta squadrando, per il momento senza guardarlo troppo male.
X - mi chiamo Jacopo, ti andrebbe di ballare? - non ho neanche il tempo di capire la domanda che qualcuno risponde per me
G - è impegnata, amore mi accompagni in bagno? - si alza e mi fa cenno di alzarmi, mi prende la mano e ci dirigiamo verso il bagno, spintonando la marea di gente che balla e si limona in ogni angolo di questo posto. Arriviamo in bagno, con non poca difficoltà e lei si lava le mani, perché mentre guardava male il ragazzo ha avvicinato il bicchiere a se per stringerlo e nel muoverlo si è rovesciata il drink sulla mano. Appena finisce di lavarsi le mani, mi guarda, con uno sguardo che non riesco a decifrare, si avvicina a me lentamente e mi fa scontrare la schiena contro il lavandino, mi ci fa sedere e punta i suoi occhi nei miei, che in questo momento sono dilatati e azzurro chiaro
G - eres mía y nadie debe mirarte, tocarte o incluso pensar que tiene esperanzas contigo - (tu sei mia e nessuno deve guardati, toccarti o pensare di avere delle speranze con te) dice con voce molto bassa, facendomi inevitabilmente bagnare, poi finalmente annulla le distanze e fa combaciare le nostre labbra in un bacio pieno di desiderio e gelosia, mi fa un succhiotto sul collo e nel frattempo mi stringe la coscia, poi si allontana leggermente per guardare il suo lavoro e sorride soddisfatta
G - il resto quando arriviamo in hotel - mi fa l'occhiolino e torniamo dagli altri che ci guardano in modo complice.
Dopo circa due ore decidiamo che è ora di tornare ognuno a casa o in hotel con la premessa di sentirci per vederci ancora qualche volta prima di partire. Quando arriviamo Gio si lancia sul letto, ma io non mi sono dimenticata di quello che ha detto in bagno prima, lei ha chiuso gli occhi, così mentre mi spoglio, rimanendo solo in intimo non mi vede, mi metto su di lei, che apre gli occhi e mi guarda a bocca aperta
S - sbaglio o io e te abbiamo una cosa in sospeso da prima? - la sento ingoiare, mi avvicino al suo viso e le passo la lingua sulle labbra, lei mi guarda contrariata dal mio gesto, anche se so che in fondo le piace e prova a girarmi
S - oh no, non hai capito nulla, prima potevi avere tu il controllo, hai scelto di aspettare, quindi adesso tu subisci zitta e buona - sorride in modo perverso, e stranamente non dice nulla, semplicemente sta ferma e mi guarda cercando di capire quale sarà la mia prossima mossa. Le passo la lingua sul collo e vado su fino all'orecchio, la bacio lentamente e poi ritorno sul suo collo lasciando succhiotti ovunque, le levo la maglia e la lancio per dare attenzioni al suo seno che tanto amo, levo anche il top e finalmente è libero di essere torturato, lascio altri segni sparsi, faccio una scia con la lingua fino al basso ventre, poi ritorno su e faccio la stessa con ma con i baci, godendomi i sospiri che sta facendo tutti per me, le levo i pantaloni e bacio l'interno coscia per diverso tempo, fino a quando non passo un dito sul suo centro, scoprendola bagnata, proprio come volevo io. Tolgo anche l'ultima parte di tessuto e le infilo due dita dentro senza preavviso, lei inarca la schiena e tira un mezzo urletto, guardandomi male, comincio a muovermi dentro di lei, fino a quando non sento le pareti che si stringono intorno alle mie dita, rilasciando poi i suoi umori dappertutto, mi porto le dita alla bocca leccandole, sotto il suo sguardo eccitato. Mi sposto da sopra di lei per levarmi l'intimo e poi mi risiedo sul suo bacino, muovendomi leggermente, mi avvicino al suo orecchio
S - ti voglio papi - le sussurro, vedo il suo sguardo diventare più intenso e i suoi occhi scurirsi fino a diventare quasi neri, cerca di ribaltarmi ma nego con la testa, le prendo la mano e me la porto al mio centro, mettendomi due dita dentro e muovendole a mio piacimento, poi la lascio fare, fino a quando non vengo su di lei, bagnandole completamente l'addome di me.
Torno a baciarla, ormai in astinenza dalle sue labbra e le nostre lingue cominciano una danza che sembra infinita, fino a quando non ci stacchiamo per mancanza di fiato. Andiamo avanti così tutta la notte, quando stanche crolliamo, io ancora su di lei, solo con il lenzuolo addosso a coprirci, sentendoci a casa.
Mi sveglio che ormai è ora di pranzo, mi giro verso di lei è noto che anche è sveglia e mi sta guardando
G - da quanto sei sveglia? -
S - non tanto tempo, pochi minuti, ti stavo guardando -
G - si ho notato, sai mi sentivo un po' osservata - dico ridendo e facendo ridere anche lei, mi avvicino a lei e comincio a baciarla, dio le sue labbra sono la mia fottuta droga, le si mette su di me e mi lascia un succhiotto molto grande sul collo, sento il dolore del livido che sta nascendo proprio una quel punto che lei ha torturato. Dopo una ventina di minuti decidiamo di alzarci per mangiare qualcosa perché abbiamo e entrambe molta fame, ci vestiamo e usciamo, vedendo un piccolo ristorante di sushi davanti ci fermiamo a pranzare e poi andiamo in spiaggia a prendere un po' di sole. Torniamo in hotel che ormai è sera per farci la doccia e uscire con i ragazzi di ieri sera, ci vestiamo in modo molto semplice, io pantoloncini e maglietta e lei top e pantaloncini, saliamo in macchina e andiamo al punto d'incontro. Quando arriviamo lì ad aspettarci ci sono già Sara e Yuri e gli altri stanno per arrivare
Y - che avete fatto di belle oggi donzelle? -
S - io ho dormito praticamente tutto il giorno -
G - noi siamo andate al mare e abbiamo preso un po' di sole come potete notare - ridono perché io mi sono evidentemente ustionata la faccia, sono rosso come un pomodoro
S - te l'avevo detto di metterti la crema solare -
G - gne gne - nel frattempo del nostro battibecco arrivano anche gli altri ed entriamo in questa specie di discoteca se così si può chiamare, ci sediamo in un tavolo, circondati da divanetti e ordiniamo da bere, me tre aspettiamo i nostri drink ci conosciamo un po'
L - quanti anni avete? -
S - 23 -
G - 24 -
Y - 26 -
Sa - 28 -
A - 22 -
L - ah bene vedo che più o meno siamo tutti lì con l'età, io ne ho 25 - nel frattempo arrivano le nostre ordinazioni e diamo il via alla serata, bevendo abbastanza e ballando come matti. Nel bel mezzo della serata un ragazzo si avvicina al nostro tavolo e ci prova con Sara,
Sara: bionda, occhi azzurri, leggermente in carne, con qualche tatuaggio, carattere molto forte, ha 28 anni e lavora come contabile in un azienda a Roma
lei gli dà subito palo e allora decide di spostarsi su Sofia.

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