Capitolo 18

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Mi risveglio la mattina che il sole sta sorgendo, lei accanto a me che trema leggermente per il freddo, ma che dorme come una bambina, mi tolgo la felpa senza svegliarla e gliela metto sopra, poi si accocola addosso a me e io resto a guardarla dormire per diverse ore, godendomi l'alba che lentamente sta sorgendo. Quando si sveglia mi guarda leggermente confusa, probabilmente non ricordandosi che ci siamo addormentate in spiaggia e la sua espressione è così carina mi avvicino a lei e le riempio il viso di bacini
S - ho fame andiamo a fare colazione?- annuisco e mi alzo, ritirando tutta la roba nello zaino, per poi andare a cercare un bar, ne troviamo uno dopo neanche 100 metri e ci fermiamo in preda alla fame. Dopo aver finito torniamo in hotel dormiamo ancora un po' poi ci mettiamo il costume e andiamo a fare il bagno, ovviamente io mi brucio e quando torniamo in camera mi tocca anche subirmi la ramanzina
S - te l'avevo detto o no di metterti la crema solare? -
G - si ma non la metto mai, tanto mi brucio lo stesso -
S - se l'avessi messa non ti saresti bruciata così tanto -
G - gne gne - mi guarda e si sbatte la mano in faccia, sapendo che tanto sono un caso perso e ho una testa di cazzo, quindi è inutile sgridarmi, perché la prossima volta farò la stessa identica cosa. Si avvicina a me con un tubetto di crema
S - sdraiati testona - obbedisco e lei si mette su di me e comincia a spalmarmi una roba bianca, che subito allevia il bruciore che ho, portandomi a sospirare di piacere per l'effetto di fresco che essa rilascia sulla mia schiena
S - già sospiri? non ti ho ancora toccato come si deve - dice provocandomi una scarica di brividi lungo tutta la colonna vertebrale, non rispondo, semplicemente mi godo il massaggio che mi sta facendo, con gli occhi chiusi, concentrandomi sulle sue mani che scorrono su tutto il mio corpo. Mi fa girare a pancia in su e mi mette la crema anche in faccia, perché in quella parte mi sono veramente ustionata, poi scende al collo e si sposta sul petto, togliendomi il reggiseno a suo parere per spalmarla meglio. Passa le mani sul mio seno diverse volte, fino a quando non ci sofferma sopra e comincia a farci una sorta di massaggio, poi scende sulla pancia, finendo ogni tanto con le dita sotto i pantaloni, per sbaglio ovviamente, per poi levarmeli e passare alle cosce, credo che non ci sia nulla di più rilassante e porno allo stesso tempo, sono completamente in ecstasy e rilassata, che mi sembra di toccare il cielo con un dito.

Finito il massaggio si alza e va a posare il tubetto in bagno, io resto distesa sul letto nella stessa posizione di prima, troppo tranquilla per fare qualsiasi cosa. Dopo qualche minuto ritorna e si rimette su di me, sento appoggiarsi qualcosa di caldo sulle mie labbra, e ricambio il bacio lento che mi sta dando, poi si sposta un po' su di me per mettersi meglio, facendomi dannare, perché è proprio sul mio centro
G - la smetti di muoverti? -
S - sennò cosa succede? - mi chiede con voce provocante, io le afferro il culo e ribalto la situazione ritrovandomi sopra di lei, che mi guarda sorpresa dal mio gesto, mi metto su di lei, tenendo il peso sulle braccia per non pesarle e comincio a baciarla, le passo la lingua sulle labbra, che lei involontariamente schiude lasciandomi il completo accesso per arrivare alla sua lingua, comincio a muoverla e troviamo subito la nostra danza, poi la succhio e sento che trattiene un gemito, allora la mordo leggermente
G - non trattenerti, se ci sentono sapranno tutti chi è a farti godere e di chi sei - scendo sul suo collo e comincio a baciarlo, mordendolo ogni tanto, e sentendo dei sospiri uscire dalle sue labbra, scendo al suo seno e lo prendo in mano, stringendolo forte, le levo le mutandine di pizzo e le lancio via, visto che al momento risultano abbastanza inutili. Passo la lingua su tutta la sua lunghezza soffermandomi sul suo punto g e portandola a stringere i miei capelli per scemare il piacere che le sto dando in questo momento, cosa che non funziona perché le infilo la lingua dentro e comincio a muoverla velocemente portandola a venire dopo pochi minuti.

La faccio mettere a pancia in giù e mi metto sul suo culo a cavalcioni e comincio a massaggiarle la schiena lentamente, dandole dei baci lungo tutta la schiena, facendola rilassare completamente, parto dalle spalle, poi scendo al centro della schiena e mi soffermo sui suoi fianchi che tanto amo. Le allargo le gambe e la massaggio le cosce, passandoci la lingua di tanto in tanto, aspettando che rilassi completamente, quando noto che lo è, le appoggio una mano sul culo e le tiro una pacca, che produce il rumore che tanto mi piace, e un urlo da parte sua, guardando la forma della mia mano che poco a poco diventa rossa. Le bacio lo stampo per alleviare il bruciore e le passo un dito sull'apertura per poi infilarci un dito, notando quando sia bagnata, ne infilo subito un'altro cominciando a muovermi con una velocità media, per poi aumentarla lentamente e quando sento che sta per venire, rallentare e ricominciare da capo
S - dai ti prego -
G - ti prego cosa -
S - f-fammi venire per favore -
G - chiedilo bene -
S - papi ti prego scopami - non me lo faccio ripetere due volte e aumento nuovamente la velocità ed essendo già al limite viene praticamente subito.
Ribalta nuovamente la situazione e comincia a muoversi su di me, mentre mi bacia e mi passa la lingua sul collo, la mia lingua incontra la sua per l'ennesima volta, ma stavolta ci resta un tempo che sembra infinito, facendomi bagnare sempre di più, portandomi a volerla ancora di più. Ci stacchiamo per mancanza di fiato e lei punta i suoi occhi color nocciola scuro nei miei, facendomi perdere diversi battiti, mi sorride e torna a baciarmi, facendomi perdere anche la capacità di respirare oltre a quella di mandare il sangue in tutto il corpo.
Mi passa le unghie sull'addome, portandomi un leggero bruciore dove è passata lei, facendomi sospirare, traccia una scia lunga dal collo alle mutande che poi sfila e appoggia le sue labbra su di me, sentendo quando sono bagnata e vogliosa di lei, comincia a torturarmi con la lingua e poi aggiunge anche le dita, fino a quando non vengo su di lei e poi crolliamo entrambe stanche sul letto e ci addormentiamo.
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