Capitolo 19

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Pov Giorgia

Finalmente oggi vado ufficialmente a vivere nella mia nuova casa, alla fine ho cambiato totalmente idea, non è più vicino a lavoro, ma almeno è tranquilla, un po' sperduta, così se faccio qualche festa non do fastidio a nessuno.

È stupenda ed è esattamente come l'ho sempre voluta, devo dire che i soldi per una volta hanno fatto la felicità, volevo chiedere a Sofia di venire a vivere con me, ma da quella serata in discoteca a oggi le cose non vanno troppo bene tra noi (sono passate 3 settimane). Decido di parlarne con i miei 'consulenti' per capire che fare.

Dopo circa mezz'oretta siamo già sul mio divano tutti seduti, mentre sto spiegando esattamente cosa succede da un po' di tempo
A - devo dire che effettivamente in queste settimane vi ho visto più distaccate del solito -
N - in effetti è vero, ma non ho chiesto nulla, perché sapevo che saresti venuta tu al momento del bisogno a chiedere consigli - sorrido perché nessuno mi capisce come loro 3, certe volte non so proprio come farei senza questi scemi.

Restiamo a parlare ancora per due orette e poi se ne vanno, per prepararsi per la serata di stasera, chi per lavorare, chi invece per bere gratuitamente e divertirsi. Mi alzo controvoglia e vado a farmi una doccia bollente con un po' di musica, mi ritrovo a cantare sotto l'acqua che scorre e lo shampoo in mano, come microfono, quando me ne rendo conto sorrido e decido di darmi una mossa prima di fare tardi ed essere uccisa da Nina.

Arrivo perfettamente in orario, nonostante il tempo perso a fare la scema e noto già Sofia in compagnia di una ragazza strana che aspetta davanti all'entrata con gli altri, di entrare, resto a guardarle un po' interdetta
Nina - vuoi aprire oppure resti a fissare il vuoto? - scuoto la testa e finalmente mi decido a muovermi per cominciare l'ennesima serata che finirà a orari folli.

Molte ragazze come al solito ci provano e io declino sempre gentilmente le loro avance, fino a quando non vedo una scena, che mi distrugge. Ci sono Sofia e la sua nuova amica, che ballano troppo vicine e affiatate in pista, fino a quando lei non la bacia e la mia ragazza non si stacca, ma anzi risponde anche al bacio senza pensarci due volte.

Resto a guardarle senza fare nulla, semplicemente vado dietro il bancone prendo una bottiglia della prima cosa che mi capita sotto mano, esco fuori e fumo mentre butto giù lunghi sorsi di quella che credo essere vodka.

Non so quanto tempo resto lì così a fissare il nulla e ad accedere una sigaretta dopo l'altra, so solo che quando arriva Nina fuori e mi scuote, mi accorgo di aver finito la bottiglia, il pacchetto di Winston Blue e che mi sento completamente vuota.

Nina - va tutto bene? -
G - certo, perché non dovrebbe? -
Nina - sai che puoi mentire a tutti, ma non a me, quindi sputa il rospo -
G - ho visto la mia ragazza, o meglio quella che dovrebbe esserlo, baciare la sua nuova amichetta in pista, come se niente fosse -
Nina - ah, e cos'hai fatto in merito? -
G - nulla, assolutamente nulla, credo di non averla ancora realizzata del tutto la cosa, ma in ogni caso resterò calma, e girerò la cosa a mia favore - resta a guardarmi senza sapere bene che cosa dire, poi mi aiuta ad alzarmi e rientriamo dentro, nell'immenso casino che è diventanto quel posto nell'arco di un paio d'ore.

Lavoro senza sosta, senza fare più alcun tipo di pausa, forse per paura dei miei pensieri o forse perché se mi fermo faccio un casino e non mi sembra il caso, quando chiudiamo il locale è ormai quasi l'alba, sono completamente distrutta e Nina non è da meno.

Andiamo a sederci al tavolo con gli altri e non riesco neanche a guardare in faccia Sofia, che è troppo impegnata a parlare con quella, per accorgersi della cosa, gli altri lo notano per fortuna non chiedono nulla.

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