Capitolo 10

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Pov Sofia

Gio - io non posso, tu sei ubriaca e io no, e sto approfittando di te, non è giusto, dovremmo dormire - la guardo, un po' triste della sua decisione, vorrei solo che si lasciasse andare, io non sono ubriaca, sono solo brilla, annuisco e ci mettiamo a letto, lei si gira con il viso dalla parte opposta alla mia e capisco che non ne vuole parlare al momento, faccio finta di addormentarmi, ma in realtà continuo a pensare al perché ogni volta che la situazione si scalda, lei trova
una scusa per andarsene, sembra che io non le interessi, mi addormento con questi pensieri in testa.

*di mattina*

mi sveglio e cerco di alzarmi, ma qualcosa mi blocca, mi giro e noto che Giorgia mi sta circondando la vita con un braccio e mi sta abbracciando fortissimo, dio quanto è bella quando si prende cura di me, vorrei solo capire perché scappa. mi giro lentamente cercando di non svegliarla e mi ritrovo il suo viso a un soffio dal mio, mi soffermo a guardare le sue labbra, senza fare nulla, le appoggio una mano sul viso e comincio a delineare i lineamenti del suo volto, le sue labbra, la sua mandibola, poi salgo ai capelli e mi godo ogni piccola smorfia che le viene sul viso, decido di alzarmi e andare di sotto a guardare la sua casa e di Nina, visto che non l'ho mai vista.
È una semplicissima abitazione, ha una cucina abbastanza spaziosa con i mobili bianchi, un tavolo di vetro, con sopra una tovaglia bianca lunga fino a terra e delle sedie molto belle del medesimo colore, sembrano quelle dei ristoranti con il copri sedia, inoltre dietro ha un fiocco lilla chiaro, che rende il tutto più elegante, al piano di sopra si trovano le 3 camere da letto, quella di Gio, quella di Nina e una adibita agli ospiti e all'interno di ogni stanza c'è un bagno privato. La stanza di Giorgia ha i muri di un blu chiaro, i led che però al momento sono spenti, una libreria di colore nero con molti libri all'interno che variano di genere, delle tende bianche, per far entrare la luce, ma non far da fuori e una scrivania con sopra un calamaio e un plico di fogli messi in ordine con la sua scrittura sopra. La curiosità è troppa e mi avvino a leggere cosa ci sia scritto:

"Fuori sta piovendo, il tempo si allinea perfettamente con il mio umore che oggi non è dei migliori, mi sento vuoto e stanco come se non avessi più motivi per sopravvivere lentamente in questa vita, un po' come le gocce che stanno scorrendo sul vetro della mia finestra o come quelle che cadono dal cielo, cadono e sanno che alla fine anche con l'aiuto del vento, atterreranno su una superficie dura e ruvida come può esserlo l'asfalto. Mi chiedo che senso abbia lottare se anche noi alla fine come le piccole molecole di acqua lì fuori abbiamo un destino che è già stato scritto chissà quanti anni fa, da chissà chi, alla fine non importa cosa avremmo fatto nella nostra vita un giorno la morte verrà a prendere anche noi, che lo vogliamo o meno, possiamo decidere in alcuni casi se morire prima o dopo, ma alla fine lasciamo qui delle persone che ci amano, che staranno male per noi e che passeranno il resto della loro vita con la nostra assenza e allora mi chiedo: 'che senso ha lottare?'. Ora sono qui a scriverti tra poche ore devo andare a lavorare nel posto che ho sempre sognato di avere, ma lei non ci sarà con me a gioire, non sa neanche quello che provo per lei, forse dovrei dirglielo insomma sono passati tanti anni dalla terza superiore e sarebbe ora di dirle tutto quello che sento, ma non so se ci riesco insomma, siamo sempre state solo amiche e adesso dirle: 'sai ti amo da un casino di tempo, ma te lo dico solo ora perché prima non avevo le palle, so che non ricambi, ma volevo solo dirtelo' farebbe alquanto ridere no? Le chiederò di uscire ho deciso, al massimo mi prenderò un grandissimo palo e potrò sempre scappare tenendo i contatti con Kayla e Alex, ora è meglio che comici a prepararmi o arriverò in ritardo e Nina mi taglia la testa"

Sento un rumore dietro di me e mi allontano subito dai fogli, uscendo dalla camera e correndo di sotto, poco dopo sento dei passi e la vedo scendere dalle scale, è bellissima anche da appena sveglia, con solo i pantaloncini corti e il top sportivo che le fascia il seno in un modo stupendo
Gio - buongiorno, hai dormito bene? - dice mentre si stropiccia gli occhi, dio sembra una bimba
Io - si grazie, tu? -
Gio - si grazie, metto su il caffè - si mette ai fornelli e tempo 5 minuti mi porge una tazza con il liquido caldo all'interno, lei ci aggiunge il latte e lo zucchero, mentre io lo prendo amaro. Non mi guarda negli occhi sembra spaventata da una mia possibile reazione, sale di corsa le scale e io mi siedo sul divano nero che si trova in sala e aspetto, dopo circa una mezz'oretta vedo che non è ancora scesa e decido di salire a vedere se sia tutto apposto, mi ritrovo davanti una scena che mi mozza il fiato in gola, lei appena uscita dalla doccia, con l'asciugamano avvolto intorno e i capelli bagnati che gocciolano leggermente, va di fronte all'armadio e tira fuori i vestiti, prende un pantalone della Nike nero e una maglia della medesima marca e colore, si toglie la stoffa di dosso e il mio cuore perde diversi battiti, lo appoggia sul letto e si mette l'intimo, per sbaglio sbatto contro la porta e lei si gira verso di me, sgamandomi malissimo
Gio - tutto bene? -
Io- si si, sono solo inciampata - annuisce e si rigira, io mi avvicino a lei e le fermo la mano; punta i suoi occhi, che in questo momento sono di un azzurro intenso, nei miei, facendomi perdere il respiro per la seconda nell'arco di 5 minuti, resto a fissarla come una deficiente e noto che ha un bellissimo corpo, appoggio una mano sui suoi addominali e lei me la blocca
Nina - che succede qui? - dice entrando in camera di Gio senza bussare, beccandoci sul fatto
Nina - scusate non volevo interrompere il vostro momento romantico, vi aspetto di sotto - ci guardiamo e scoppiamo a ridere, ignorando l'imbarazzo che si era creato, le nostre amiche hanno sempre degli ottimi momenti per interromperci, sembra quasi che lo facciano apposta. Scendiamo di sotto per evitare altre situazioni del genere
Gio - si può sapere dove sei stata? non sei tornata a casa a dormire stanotte -
Nina - ho dormito a casa di Kayla, c'era anche Asia, ieri sera alla fine siamo andate in un pub e siamo uscite un po' ubriache e quindi ci siamo fermate lì perché era la più vicina -
G

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