capitolo 1

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Alex stava camminando sotto la pioggia, ripensando a quello che aveva appena detto.

Forse era stato troppo duro con sé stesso, non sapeva neanche cosa pensasse di lui, forse si faceva troppi problemi e...

E niente! Non si poteva illudere così! Aveva fatto la scelta giusta, si era allontanato, per non rimanere di nuovo deluso, dal suo stesso cuore.
Aveva scelto, e non sarebbe tornato indietro per niente al mondo!

La pioggia scendeva fitta e più cadeva, più Alex correva veloce, ormai gli sembrava di volare, non toccava quasi più, il pavimento bagnato, della città...

E più correva lontano da quel posto, più scendevano le lacrime, che si confondevano tra le gocce di pioggia, che lo bagnavano, girò l'angolo della strada e si fermò, passò la mano sulla faccia, tentando di asciugare le lacrime

Si sedette su una panchina, vinino a lui, involontariamente era arrivato alla stazione, si, quella stazione...

Quella dove aveva parlato per la prima volta di sé a qualcuno, quella dov'erano nati tutti i suoi dubbi, dov'erano nate tutte le sue paure, quella dove tutto era cominciato e finito proprio quel giorno di pioggia.

I ricordi di quel fatidico giorno, affiornarono lentamente, nella mente di Alex, e con quelli, affiorarono anche l'amore e l'imbarazzo che aveva provato, nel dire quelle prime parole, che in seguito, avviarono un percorso della sua vita...

D'un tratto, non sentì più le gocce della pioggia rigargli il volto, come se non volessero peggiorare ulteriormente il suo umore, si mise una mano tra i capelli e si accorse, che non aveva smesso di piovere, era solo stato riparato da un ombrello...

Un ombrello nero, quasi come gli occhi, del suo possessore.

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