capitolo 2

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Era un normale giorno di pioggia, le gocce scorrevano lente, sul vetro del treno.

Era solo il primo giorno di scuola e già si sentiva stanco di andarci, ogni anno era uguale per lui, era un ragazzo grigio in mezzo ad un mondo colorato.

Alex guardava, malinconico, fuori dal finestrino, gli alberi e le poche case che il mezzo superava; spostò il suo sguardo sul sedile accanto a sé, vuoto, come sempre dal tronde...

《Si avvisano i gentili passeggeri, con il biglietto per Roma, che siamo arrivati a destinazione.》

Il ragazzo recuperò il suo zaino dal porta pacchi e scese dal treno, l'aria fresca lo accarezzò, facendolo sussultare, non ancora abituato alla temperatura esterna...

Si guardò attorno, la gente camminava tranquilla, le persone ridevano e scherzavano tra loro, ma per Alex non erano persone, erano solo colori.

Quella mattina di settembre, era più fredda del solito, le gocce di pioggia lo sfioravano, era una pioggia lieve, quasi piacevole secondo il ragazzo...

Si incamminò verso la scuola, aveva quasi 18 anni ma ne dimostrava a malapena 15, frequentava il quinto liceo, artistico, di Roma...

Ben ché fosse il primo giorno, la gente si era già accalcata difronte alla scuola, ad Alex non piaceva quando la gente era così vivace, di prima mattina, anzi, non gli piacevano le persone in generale!

Sedette su uno dei gradini dell'ingresso, si appoggiò al muro dell'edificio e si mise gli auricolari; la musica invase la sua mente, facendolo distaccare dalla realtà, chiuse gli occhi e si godette quella pausa dal mondo.

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