Lettera

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Nino andò a cercare Adrien, però trovò il cugino e lo scambiò per il suo amico. Insieme andarono a cercarlo, prima di rientrare in casa ad orario inoltrato.


La mattina seguente passò tranquilla.

Félix, dalla faccia felice di Adrien, pensò che quella notte avesse vissuto. E non si sbagliava. Nonostante Adrien non avesse raccontato nulla.

Nino ebbe il giorno libero e si preparò per l'appuntamento con la donna volpe. Chi avrebbe trovato dietro la maschera? L'avrebbe amata lo stesso?

Iniziò a fare ipotesi nel caso fosse andato storto qualcosa e si fece prendere dall'ansia, immaginando cose non vere.


Al momento dell'appuntamento era agitato e teso.

Nino era all'ingresso dello zoo e si guardava attorno.

L'avrebbe vista vestita da volpe? O senza maschera? Come l'avrebbe riconosciuta? Il suo cuore avrebbe continuato a battere?

"Mi scusi? Sta aspettando qualcuno?" domandò una voce femminile.

Lui si risvegliò dai suoi pensieri e la vide: una donna dai capelli castani lunghi, con un bel vestito; la gonna lunga azzurra a coprirle delle ballerine bianche e una camicetta bianca con un insolito corpetto arancione chiaro.

"Sì..." balbettò. "Sto aspettando una persona."

"Immagino sia importante se l'ho svegliata dai suoi pensieri."

"No... Sì... Sì, lei è encroyable. Lei invece?"

"Io sto aspettando mio padre. Lavora qui."

"Davvero?"

"Sì. Tiene pulito lo zoo e a volte fa la guardia di notte."

"È il custode?"

"Si può dire di sì. Però sono più interessata su questa ragazza di cui stavi parlando, ultimamente non ce ne sono di così encroyable."

"Oh no. Lei lo è. È bellissima sotto ogni aspetto. E poi ci assomigliamo."

"Ah sì? E su cosa?"

"Intanto è altruista. Energica e coraggiosa. Entrambi possiamo contare sui nostri capi, o almeno lo penso visto che il suo capo è molto gentile. Mi ha trasmesso molta positività ed è ironica. Vede il mondo con tanta speranza e pensa... Le piacciono le mie battute."

Lei ridacchiò. "Quante belle qualità hai trovato in questa persona."

"Vero? È un'eroina."

"Troppo gentile. Grazie."

"Come?"

Lei ridacchiò. "Hai mancato furba come una volpe, ma lo capisco. Cosa pretendi da una tartaruga che è lenta a comprendere?"

Nino rimase a bocca aperta e la indicò con l'indice.

Lei se la rise "Non sai che indicare è maleducazione?"

Parigi 1889 Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora