Di Comune Accordo

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Adrien si presentò in Questura con l'avvocato di Alya per parlare con il capo Roger.

"Signori, credo di aver trovato la soluzione che mette tutti d'accordo." Sorrise Adrien sventolando un giornale e appoggiandolo sulla scrivania nell'ufficio di Roger.

L'uomo in divisa guardò il giornale. "Cosa significa?"

"Questo giornale ha pubblicato una foto mentre Rena Rouge parla ai suoi concittadini. Direi che è una prova per rilasciarla."

Roger guardò la foto. "Questo non prova nulla. Anzi, dimostra che ho ragione nel trattenerla. Era lì e stava fomentando la folla. È una donna pericolosa."

"Come può dirlo? Ci sono persone che hanno assistito e possono dire che non ha fatto nulla di male se non parlare alla gente. Come può trovarlo pericoloso?"

"Adrien, so che sei un bravo ragazzo e vuoi aiutare tutti, ma non mi aspetto che tu capisca. Una persona che parla alla folla come urlava lei quel giorno, con rabbia, finisce nelle rivolte. E io sono qui per stabilire l'ordine. Quella persona mascherata, se dovesse uscire, non sarebbe pentita per quello che ha fatto e tornerebbe a rifarlo. Non posso permetterlo."

"È una cittadina come chiunque altro, mi sa dire perché ha rilasciato le altre persone che hanno partecipato quella sera?"

"Li ho interrogati e non mi sembravano una minaccia, così li ho rilasciati."

"Stando al suo ragionamento, non pensa che le persone rilasciate possano comunque scatenare una rivolta?"

"No. Non credo."

"Ne è sicuro?"

"Certamente. Se non hanno il loro capo, la loro forza diminuisce e non avendo una guida, nessuno si prenderebbe il carico di portare avanti la sua idea dopo aver visto che fine hanno fatto. Anche Ladybug è sparita dalla circolazione quindi non possono far più nulla."

Adrien rimase un attimo in silenzio a riflettere.

"Non capisco perché tu te la prenda così a cuore." Roger lo canzonò.

"Perché è come ha detto. Sono una persona perbene che vuole aiutare le persone in difficoltà. E pensavo che la lettera di Ladybug fosse un chiaro invito al cambiamento. Lei non vuole che le persone vivano insieme pacificamente? L'ha detto lei stesso, mette ordine. Allora perché non permette alle ragazze in maschera, di fare la cosa giusta? Non hanno mai fatto del male a nessuno, anzi sembra che abbiano donato dei vestiti e anche dei pasti. Di cosa dovrebbe pentirsi? Del bene che fa? Le rivolte a volte possono essere un bene, specie se di mezzo c'è dell'ingiustizia e si vuole rimettere ORDINE e loro stanno agendo in modo pacifico. Se quella sera l'ha trovata arrabbiata è perché è rimasta delusa dalla reazione della sua gente. E sinceramente sono deluso anche io dalla mia, perché ho assistito personalmente a persone bianche che lanciano e sporcano non solo le persone nere ma il luogo stesso, di dominio pubblico. Eppure loro sono ancora là fuori a seminare odio e caos, mentre una cittadina parigina è chiusa ingiustamente solo perché stava urlando alla sua gente di essere delle persone migliori? Siamo arrivati a questo e nessuno vuole vederlo? Non ci credo. Se davvero vuole l'ordine, deve esserci ordine per tutti senza distinzioni."

Roger rimase in silenzio e Adrien attese.

"Ascolta, ho le mani legate anche io. Se dovesse uscire riprenderebbe con le manifestazioni e avrei di nuovo i cittadini che mi chiamano per disturbo della quiete pubblica. Finirebbe di nuovo dentro."

Adrien analizzò il problema.

"E se facessimo un accordo?"

L'avvocato guardò Adrien e lo prese per il braccio.

Parigi 1889 Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora