All'alba

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Adrien fu mattiniero. Come la luce dell'alba entrò dalle sue finestre, così si svegliò pian piano anche lui.

Natalie fu sorpresa nel vederlo già sveglio e pronto per la colazione.

Seduto al tavolo apparecchiato per lui, vicino le posate, mise la lettera.

Natalie si incuriosì e domandò "vuole che gliela spedisca io quella lettera?"

Adrien aveva preso il suo bicchiere per bere "uh..?" guardò la lettera rivolta dalla ceralacca. "Ah, no. Merci." Bevve un sorso di latte fresco. "Non ti avevo detto che oggi saresti stata sollevata dai miei incarichi?"

"Sì, signorino."

"Allora lasciamo le cose come stanno. Sono un uomo di parola, dopotutto."

"Non intendevo offenderla."

"Non mi sono offeso. Apprezzo le tue premure e so che per ogni cosa e in ogni momento sei disponibile, ma questa cosa la faccio da solo."

"Va bene, signorino."

"Vuoi unirti a me per la colazione?"

"Non si preoccupi per me, mangerò appena mi sarà possibile."

"Come preferisci." Adrien si gustò la colazione: croissant appena sfornati con varie creme da poterci abbinare.

Si lasciò inebriare dal profumo, che alimentò la sua fame. Se fosse per lui, finirebbe le scorte ogni mattina, ma doveva pur darsi un contegno e si limitò a due croissant, come spesso succede.

Ogni tanto guardava la lettera e ancora stava pensando come poterla rintracciare. Era appena arriva dal Giappone, ma non le aveva chiesto l'indirizzo di casa e nemmeno il cognome. Ma ora che era abbastanza certo del cognome, come trovarla?

Se era appena arrivata, doveva comunque compilare delle carte sia se avesse l'intenzione di trasferirsi sia se fosse solo di passaggio. E dove si compilano queste carte?

Finì di mangiare e bere il latte. Si alzò dalla sedia prendendo la lettera, mettendola nella tasca interna della giacca.

Arrivò Nino che sparecchiò la postazione di Adrien.

"Tutto buono come sempre, grazie Nino. Ringrazia anche gli altri da parte mia. Devo andare."

"D'accordo signorino."

"Puoi fare una cosa per me? Ho messo Natalie a riposo, perciò... Potrei aver comunque bisogno di aiuto."

"Sì, certo. Dimm..ehm...ditemi pure."

"Potresti far preparare la carrozza? Voglio partire subito."

"Avverto subito il cocchiere e farò preparare i cavalli."

"Merci Nino"

Nino prese i piatti e li portò in cucina, da lì uscì sul retro e fece ciò che disse.

Adrien si sistemò il bavero davanti allo specchio e il foulard nero. Poi si diresse fuori e aspettò pochi istanti prima di vedere arrivare la carrozza avanti a lui.

Parigi 1889 Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora