Conforto all'amico

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Forse il tormento, Amore,
Che tre e tre volte arse e gelò il mio petto,
Non fu che crudel tempra
A queste debil, gracilette membra:
Giunge, ecco, sofferente
Chi vieppiù grave e dolorosa croce
Trascina seco, lagrimoso il volto.

Amor dolce e feroce,
Forgiasti al foco delle antiche pene
Un Cireneo novello:
Più lieve a me il macigno e presto molto
Il passo è più pei tuoi spinosi calli.

Misero, un tratto almeno
Lascia che porti l'affannoso legno,
O dieci miglia o cento,
A ciò mi fece Amor nel suo disegno.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Mar 11 ⏰

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