Il sole ormai si è congedato.
Alla finestra godo dell'aria
Fresca d'una sera d'aprile.
Ammiro la debolissima luce azzurrognola
Penetrare obliqua nella stanza solitaria
E sempre più scurirsi verso il nero
D'una notte senza luna, mentre tinge le pagine del quaderno su cui scrivo.
S'odono lievi le note d'un quadro d'esposizione.
Giorno e Notte, sul letto sfatto, solitario anch'esso, si fondono in un amplesso cinereo.
Così scorre il tempo
Nella fresca sera d'aprile:
Al passo d'una Promenade.