Né biondo il crin, né moro; umbro l'accento
e radicato il cor, e peregrino.
Non alto, non minuto, spesso o fino:
varia la forma mia ogni momento.
Cangia la mente come legno al vento;
schivo, per mia natura, orso meschino,
scioglie la lingua un bel bicchier di vino
e tra gli amici sol trovo contento.
Quanto tardo ad odiar, presto perdono,
l'indole ho mite e l'anima irrequieta,
stretta dal dubbio ed arsa dall'amore.
Son chimico studente e son poeta
fuor l'Accademia; e musico e pittore:
ciò ch'oltre me vivrà dirà chi sono.
ottobre 2020