All'amico

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Scritto la sera prima che il suo caro amico partisse per un viaggio

Più d'una volta, è ver, mi criticaro
queste imperfette rime e dissonanti;
foss'anche, no, non me ne curo e tanti
quanti i  miei affetti son rimo e dichiaro.

E più d'ogni altri a te, Mattia mio caro,
son lieto porli e agli occhi tuoi davanti,
ch'alle tenebre mie, ai pensier tremanti
sei ferma luce, sei certo riparo.

Orsù viaggin con te la gioia e il riso,
il duolo con l'affanno sian dispersi:
non oltrepassin presso te il confine.

Presterò fede al mio silenzio infine
(com'io promisi) ma per questi versi
sarà il mio affetto mai da te diviso.

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