Ore notturne

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Ore notturne, voi che i lieti amanti
Vedete guerreggiar tra lini audaci,
O di tregua scambiar tepidi baci,
Siete foriere d'amorosi incanti.

Ore notturne, i sonnacchiosi infanti
Cullate in ombre splendide e fugaci
E di sensi ingannevoli e veraci
I lumi empiete, i cori ancor sognanti.

A me restate sol, perfide, ingrate,
Ore notturne, volte al mio tormento,
Ché sempre in su le piume m'affannate.

Né mi visita Amor, Morfeo a stento,
Né vedo Dive o Dei, né gnomi o fate:
Ma Duolo e Rabbia, Angoscia e Pentimento.

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