Jimin guardò il tavolo con circospezione, cosa che fece sorridere jungkook all’istante. Interiormente, ovvio. Era probabile che jimin non avrebbe apprezzato che si divertisse a sue spese. Il ragazzo si alzò in piedi e camminò piano verso di lui, raggiungendolo.
«Ciao di nuovo,» mormorò.
Jimin sorrise.
«È molto tempo che non ci si vede.» «Sì. Da troppo.» Spostò jimin ai piedi del tavolo. Un gradino estraibile era in attesa alla sua base.Jimin guardò il tavolo con aria stranita. «Questo è… quello che penso che sia?»
«Un tavolo per gli esami ginecologici? Sì. Cos’altro potrebbe avere delle cazzo di staffe?»
«Uh… la sella di un cavallo?» Sorrise. «Sali sul tavolo.» jimin sorrise e si arrampicò, poi si mise a sedere.«Bene. Ora rimani fermo mentre vado a prendere uno speculum.» jimin si tese, la sua colonna vertebrale si irrigidì, e due grandi occhi allarmati scattarono verso di lui che scoppiò a ridere.
«Sto scherzando. Rilassati.» jimin espirò, accasciandosi e reprimendo un sorriso.
«Quello, signore, non è stato molto carino.» Ridacchiò e gli allargò le ginocchia, poi si avvicinò, allungando le braccia attorno al corpo di jimin.«No. Non lo è stato,» borbottò piano. Le sue mani trovarono i polsi di jimin e abilmente li liberarono.
«Perché non sono un bravo ragazzo, jimin. Ricordatelo.» Fece un passo indietro.
Jimin lo studiò, i suoi occhi azzurri del tutto attenti. Alla fine, scosse la testa. «Nah. Non me la bevo.»
«Certo che non lo fai.» Si diresse verso la testa del tavolo.
«Vedi tutto rosa, quindi come potresti?» jimin rise.
«Non è vero.»
«Sì che lo è. Ora sdraiati.» jimin obbedì senza esitazione, sistemandosi in cima alla metà inclinata del tavolo.«Hmm. Sorprendentemente confortevole.»
«Dammi il polso.»
«Ancora?»«Ancora.» jimin ne allungò uno e lui lo assicurò a un angolo, poi ripeté la stessa operazione con il secondo polso. Tornò tra le gambe di jimin e gli afferrò un ginocchio, sentendo i suoi occhi su di sé per tutto il tempo. Posò la gamba piegata nella staffa e la fissò saldamente, ma non troppo stretta.
Il commento successivo di jimin fu più tranquillo. Basso e roco.
«Ti piace bloccare le persone. Le rende indifese.»«Sì. Mi piace,» concordò prendendogli l’altro ginocchio.
«Posso dirlo… dallo sguardo nei suoi occhi.» Fece una pausa e incontrò lo sguardo fisso di jimin.
«Sei un lettore di occhi, adesso?» jimin sorrise.
«No, signore.»
Grazie a Dio, per quello.
«Bene. Iniziamo.» Strattonò il sedere di jimin fino al bordo del tavolo e il sub sorrise di nuovo, sembrando gradire la ruvidezza del Dom. Lui sorrise e gli palpeggiò le ginocchia, poi fece scivolare lentamente le mani sulle sue cosce. Si fermò in fondo, ma solo per un secondo, prima di infilare le mani nei fori delle gambe del perizoma. jimin trattenne il respiro, il suo sorriso svanì rapidamente, la sua espressione divenne seria, eccitata.
Non che non fosse stato eccitato prima di quel momento. Stava già sfoggiando un’erezione quando jungkook era entrato per la prima volta nella stanza. Una cosa fantastica, che dimostrava che aveva di certo anticipato il suo arrivo, e l’ora di sordido divertimento che avrebbero avuto insieme.
Con le mani aperte, circondò la base del pacco di jimin con i pollici e gli indici. Accidenti. Le sue palle erano calde, morbide, con un bel peso. E
cazzo, il suo uccello era duro come una roccia.jimin si spostò contro la sua presa e deglutì, leccandosi le labbra.
«Quindi questo tavolo… con i tuoi sub… fai davvero finta di essere un dottore?»

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Rise Again
Fiksi PenggemarAmore. La forza più potente al mondo, ma anche la più spietata. Scaltra e ingannevole. Il tallone d'Achille dell'uomo, Lascia deboli e vulnerabili tutti coloro che abbraccia. O almeno è come la vede il Dom Jeon Jungkook , dopo che l'amore della sua...