Prince's Soulmate

Capitolo 4

-tu...quando?- sussurrò Lucas prendendo la mano di Kamar e osservando quasi sconvolto il segno rosso sul dito dell'altro che sospirò.

-una settimana fa- rispose lui togliendo la mano dalle grinfie del cognato e rimettendosi l'anello d'argento -solo che...-

-solo che cosa? Dovresti essere felice di aver trovato la tua anima gemella e non avere quella faccia. Ci hai già parlato?- domandò Lucas incrociando le braccia al petto -e perché non vuoi che i tuoi e Cas lo sappiano?-

-perché è complicato. Quando ci siamo scontrati io ho avvertito la scossa ma lui no visto che non ha avuto nessuna reazione-

-lui? È un ragazzo quindi-

-si e l'altro problema, che è anche il più grosso, è che non è minimamente adatto ad essere il consorte di...me- sussurrò Kamar mordendosi il labbro inferiore. Nessuno li a parte Lucas e il rettore sapevano che era in realtà un principe e futuro erede al trono del suo regno.

-ma potrebbe imparare- gli fece notare Lucas -anch'io non sapevo niente ma da quando ho scoperto di essere l'anima gemella di Cas mi sono impegnato per imparare tutto quello che c'era di importante per poterle stare accanto senza creare guai e ci sono riuscito. Certo a volte ho ancora ansia di sbagliare qualcosa ma se ci sono riuscito io ci può riuscire chiunque-

-tu non hai capito Lucas- borbottò Kamar -è un caso perso, letteralmente!-

-non dire così-

-e poi tu hai avuto anni, io per istruire lui ho solo pochi mesi visto che appena si spargerà la voce che l'erede al trono di Werland ha trovato la sua anima gemella tutti i nobili pretenderanno la presentazione ufficiale e se qualcosa va male io...-

-ehi calmati. Non farò parola con nessuno, nemmeno con Cas, della cosa ma tu per favore cerca di parlare con lui. Digli la verità e aiutalo a fare buona impressione sui nobili così come hai aiutato me. Sono certo che ci riuscirai senza problemi- lo rassicurò Lucas che era convintissimo di quello che stava dicendo, se quei due ragazzi erano anime gemelle c'era sotto sicuramente qualcosa.

-Lucas è un fottuto nerd- ringhiò Kamar ringraziando che il ragazzo in questione fosse andato a lezione -è un caso perso in tutti i sensi e...non mi piace nemmeno-

-perché ti fissi sull'aspetto fisico Kamar?- domandò Lucas sospirando -devi pensare più al carattere delle persone e non a come appaiono e poi sono sicuro che se gli parli le cose tra voi potrebbero andare bene, più di quanto immagini-

-si come no- borbottò Kamar -proverò a fare qualcosa ma non credo riuscirò a rendere presentabile quel caso perso-

-Kamar...-

-Kamar cosa? Ho ragione- sussurrò il moro passandosi nuovamente la mano tra i capelli -ho bisogno di pensare ad un piano d'azione e tu ricordati di non dire niente a nessuno-

-agli ordini vostra altezza- ridacchiò Lucas ricevendo un'occhiataccia da parte di Kamar mentre quest'ultimo tornava nella sua camera con calma ringraziando anche di non avere lezioni per quel giorno visto che aveva davvero di un piano d'azione per rendere almeno un minimo presentabile la sua anima gemella. Che poi doveva anche capire come approcciarsi al ragazzo visto che era una matricola e di certo non sembrava interessato a lui.

-hai finito?- Kamar alzò lo sguardo incrociando quello del biondo con il quale stava pomiciando fino a poco prima e che a quanto pareva lo aveva aspettato sulle scale.

-si, ma non ho tempo per te adesso-

-cos'ho che ti da fastidio? È colpa di quel quattrocchi che ci ha interrotti che non vuoi portami a letto?- domandò ancora lui furioso e Kamar alzò gli occhi al cielo.

-non è per colpa sua ma davvero ho da fare e sai che io non mi fisso mai con qualcuno. La tua occasione l'hai avuta, ora spostati- in realtà si sarebbe volentieri portato il ragazzo in camera per farci sesso ma da quando aveva visto il castano quel giorno si sentiva bloccato, come se gli dispiacesse ferirlo ancora una volta. Prima non gli fregava niente della sua anima gemella ma in quel momento l'averlo visto in faccia rendeva il tutto più reale e si sentiva strano, si sentiva in colpa per i segni che gli aveva lasciato sul corpo.

-non me ne hai mai data una! Ti sei bloccato!-

-dovevi pensarci prima-

-sei un bastardo! Tra noi c'era alchimia-

-senti non siamo anime gemelle- borbottò Kamar guardandolo negli occhi -io faccio sesso con ragazze e ragazzi perché ne ho voglia ma tutti, e ripeto tutti, sanno che non potremmo mai stare insieme perché ognuno di noi è destinato a qualcun altro. Lo facciamo solo per il piacere del momento punto-

-sei uno stronzo! Anche se non sono la tua anima gemella ho diritto a una scopata con te!-

-no che non lo hai e scusa ma io adesso non ne ho voglia-

-ma io si quindi devi scoparmi-

-no- si impose ancora Kamar che stava iniziando a pensare di poter davvero picchiare quel biondino -anche perché preferisco fare male alla mia anima gemella quando anch'io voglio fare sesso e non quando non ne ho voglia. Ti ricordo che quando li tradiamo li feriamo fisicamente- e dicendo ciò superò il biondo con una spallata riuscendo finalmente a raggiungere la porta della sua camera ed entraci dentro chiudendosi a chiave sperando che in biondo non si piantasse ad aspettarlo anche davanti alla porta.

-ci mancava solo lui- borbottò Kamar passandosi una mano tra i capelli e andando verso il comodino dove aveva lasciato il suo telefono a caricare per poi sbiancare nel notare parecchie chiamate non solo da parte della madre, ma anche da parte della sorella e del padre. Cosa volevano? Sospirando richiamò la madre.

-KAMAR FARAJI JELAN KANDAL LEONARD ESSIEN JULIAN ROBERT DIARA LETTARYN- tuonò la voce di sua madre.

-tutti i nomi, sei davvero molto arrabbiata- borbottò il ragazzo -a mia discolpa dico che avevo il telefono scarico e che non potevo portarlo con me a lezione-

-non mi interessa Kamar- disse la donna -tra due settimane devi essere qui-

-per cosa?- domandò confuso il moro, non c'era nessuna festa in programma in quei giorni.

-i nobili hanno richiesto un ballo e la tua presenza-

"che stronzi" pensò il principe che già aveva capito dove volevamo andare a parare i nobili con quel ballo.