Epilogo

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-mi sento un fascio di nervi- disse Mikel guardando preoccupato in direzione di Kamar che aveva da poco messo il telefono in tasca.

-perché?- gli domandò il suo ragazzo guardandolo confuso -hai affrontato più volte i nobili di Werland e adesso sei nervoso perché mi presenti ufficialmente ai tuoi genitori? Dovrei essere io quello in ansia- ridacchiò Kamar lasciando un bacio sulla testa del castano che sospirò.

-è diverso, con i nobili mi basta pensare ad altro e sto tranquillo ma loro sono i miei genitori e...-

-e cosa amore mio? Li hai avvisati che hai trovato la tua anima gemella quindi non credo che tu debba preoccuparti troppo- concluse Kamar -se poi iniziano a lamentarsi farò presente loro che sono un principe-

-Kamar- protestò Mikel -non voglio dire loro che sei un principe per il momento, non so come potrebbero reagire-

-ma potresti spiegare loro come mai non sei tornato a casa per le vacanze invernali- gli fece notare Kamar -sei stato costretto a passarle a corte con me e tu hai detto loro che avevi da fare al college-

-glielo dirò con calma okay? Non voglio affrettare le cose- concluse il discorso Mikel anche perché aveva notato la macchina del padre e l'uomo scendere dalla stessa. -papà- chiamò Mikel avvicinandosi all'uomo seguito a poca distanza da Kamar.

-allora sei vivo- disse l'uomo rispondendo all'abbraccio del figlio e una volta che i due si furono staccati lo guardò confuso -che ti è successo?- chiese poi. Non aveva mai visto Mikel con un maglioncino aderente addosso e la cosa lo stava sorprendendo in positivo: stava davvero bene Mikel vestito così.

-oh ecco...mi sono messo la prima cosa che ho trovato- disse sinceramente il castano accorgendosi sono in quel momento di essersi vestito in automatico come se stessero andando a Werland.

-stai bene e poi da quando hai gli occhiali nuovi?- a quella domanda Kamar guardò confuso Mikel visto che il ragazzo aveva detto di aver avvisato i suoi genitori del cambio occhiali mesi fa.

-si erano rotti- inventò sul momento Mikel -papà lui è Kamar- presentò poi indicando il ragazzo moro alla sua destra -il mio ragazzo-

-è un piacere conoscerti, sono felice che vi siate trovati finalmente-

-anch'io signore- rispose Kamar con un sorriso.

-venite salite in macchina- aggiunse poi e Kamar ne approfittò per lanciare un'occhiata interrogativa a Mikel.

-la foto era per tua sorella- sussurrò allora Mikel capendo la domanda silenziosa dell'altro. Dopo quello scambio i due rimasero in completo silenzio per tutto il viaggio in macchina e solo una volta arrivati davanti casa Mikel si permise di sospirare pesantemente.

-ehi andrà tutti bene- sussurrò Kamar mettendogli il braccio intorno alla vita.

-sono preoccupato lo stesso- e nemmeno il tempo di dire quelle parole che sua madre apparve dalla porta d'ingesso con un sorriso radioso.

-siete arrivati finalmente-

-si mamma- rispose Mikel abbracciando la donna per poi voltarsi verso Kamar che nel mentre aveva aiutato suo padre a scaricare le valigie. -lui è Kamar, il mio ragazzo- presentò e il moro si avvicinò alla donna sorridendo e porgendole la mano per presentarsi propri come aveva fatto prima con il padre di Mikel.

-Mikel non mi avevi detto fosse così bello-

-MAMMA!-

-la ringrazio- sorrise Kamar felice di quel complimento mentre metteva un braccio intorno alle spalle di Mikel.

-noi andiamo a sistemare le valigie- sussurrò poi Mikel per evitare domande da parte dei suoi genitori trascinando il moro verso la sua camera.

-Mikel- rise Kamar seguendolo comunque portando su le valigie -non hanno detto niente di male-

-lo so, ti stanno facendo solo complimenti- sbuffò il castano buttandosi a peso morto sul suo letto.

-e per te non è buono?- gli domandò Kamar sporgendosi per lasciargli un bacio sulle labbra.

-si ma...sono fin troppo carini con te e non lo sono mai stati con me- sbuffò ancora il castano mettendosi seduto -e poi non volevo che mia madre iniziasse a fare domande sugli occhiali o sui miei vestiti, siamo riusciti ad ingannare mio padre ma lei...lei capisce quando mento fin troppo bene-

-allora diciamo loro la verità. Amore mio fino alla fine lo dovranno scoprire-

-potrebbe sembrare così strano e...-

-ho la mia carta di identità con tutti e nove i miei nomi segnati sopra più tante di quelle foto ufficiali con la corona in testa, sarà strano all'inizio ma di certo non impossibile-

-ancora devo abituarmi al fatto che hai troppi nomi-

-ma se da quando li hai scoperti non fai che urlarli tutti quando sei arrabbiato!- protestò Kamar per poi mettersi in ginocchio davanti a Mikel, in realtà voleva farlo qualche giorno più tardi ma vedendo lo stato del suo ragazzo forse era meglio chiederglielo in quel momento così avrebbe pensato ad altro e non al fatto che fossero a casa sua -vuoi sposarmi?-

-che?- sbottò sorpreso Mikel guardando sconvolto Kamar che aveva uscito anche un anello d'argento con un acquamarina incastrata al suo interno.

-hai sentito bene, ti sto chiedendo di sposarmi-

-ma se ci siamo fidanzati ufficialmente qualche mese fa e tu...- Mikel sbuffò -certo che ti sposo Kamar Lettaryan-

-ne sono felice Mikel Solman- Kamar mise l'anello all'anulare sinistro del castano dove era presente ancora l'altro che gli aveva dato -anche se fra un po' sarai Mikel Lettaryan-

-e ora come lo dico ai miei che mi hai fatto la proposta?- e Kamar a quella domanda scoppiò a ridere di gusto.


Prince's SoulmateDove le storie prendono vita. Scoprilo ora