Capitolo 20: E' questa la realtà?

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Dal capitolo 19:

"Devo raggiungerlo in qualche modo." Saltai su un tetto di una casa e continuai così fino ad avvicinarmi, anche se di pochissimo, all'akatsuki. L'unica cosa che mi venne in mente era di attaccare con un jutsu di ampio raggio. Aria? Acqua? Quale?

"Y/N! Stai tranquilla ci penso io a lui!" e dopo questa frase, vidi sopra di me una persona che con un solo salto era riuscita ad arrivare fino al nemico.

"RASEEENGAN!"

"NARUTO!"

Y/N POV

Una sfera di chakra rotante colpì il volatile e lo distrusse. Non sembrava reale da come aveva perso la sua forma. Mi cadde un pezzo di 'quella cosa ' ai piedi. La esaminai, era argilla.

<Utilizza il chakra per farla esplodere. Ma come posso fermarlo?> pensai.

Nel frattempo, l'akatsuki cadde in piedi su uno dei tetti pochi distanti a quello su cui ero io. Naruto lo raggiunse e iniziarono a lottare. Naruto era il più determinato, ovviamente. La determinazione di chi diventerà il prossimo Hokage. A proposito di Kage.. <Gaara!>

Saltai da un tetto all'altro per cercare Gaara. Non lo trovai, al contrario riuscivo a vedere uno stormo di corvi volare radunati in un punto. Mi avvicinai. Pensai provenissero dall' akatsuki Itachi ma non era lui. Sembrava una persona molto più anziana.
Rimaneva immobile, non faceva nulla. Stessa cosa per la persona che aveva poco distante ovvero.. GAARA!


GAARA's POV

"La tua debolezza viene a galla quando utilizzi la tua forza con chi non è in grado di sconfiggerti." dissi dopo averlo fermato dall'uccidere un cittadino.

"Ma guarda. Il kazekage in persona. Il grande e possente kazekage. Solo perchè sei diventato Kazekage a quest'età pensi di essere tanto forte? L'eroe del paese. Mi viene da vomitare." e iniziò a vomitare corvi, mi sembrava un giochetto da circo ma lo aveva fatto sul serio. Erano cento corvi. Volavano attorno a me.

Cercai di colpirlo, ma fui ipnotizzato dal suo sguardo per un secondo. "Cazzo."

Mi sono distratto per un secondo. Tempo prezioso per poter attaccare e, di fatti, così fece.
Mi colpì così velocemente da non capire cosa mi avesse colpito. Avevo un taglio al braccio.

"GAARA!" una voce familiare mi chiamò dall'alto. Y/n saltò da un tetto giù nella strada e eseguì un sigillo con le mani seguito da un comando verbale. Che non riuscii a sentire bene. Provavo un leggero fastidio all'orecchio. Lo toccai. Perdevo del sangue.

Rimasi a guardare ricordandomi di aver ricoperto Y/n con la mia sabbia. Ero sicuro che lo avrebbe battuto in poco tempo.
All'improvviso si vide un'aurea oscura nelle mani di quel viscido, stava puntando a Y/N, era un colpo diretto. Cercai di muovere le gambe per avvicinarmi, sembrai congelato, ero immobile. Non avevo più il controllo del mio corpo. Allora cercai di usare la sabbia. Niente, nemmeno un granulo di polvere smossi. Ero completamente disperato. Non potei che guardare la scena con occhi consapevoli ma soprattutto speranzosi..

che tutto andasse bene..

"Y/N NO-" ...

.

.

.


-Time skip-

"Kazekage-sama.. E' un mio dovere ricordarle della procedura. Quando un ninja-" lo interrotti.

"Lo so. Ora vai. Devo finire di.. compilare questi documenti. Lasciami solo Baki."

"Con permesso." indietreggiò chiudendo la porta del mio ufficio alle sue spalle. Poco prima potei vedere i miei fratelli aspettarlo. Il loro sguardo era preoccupato.

<Si preoccupano per me. Come se importasse realmente.>


Sono passati poco più di  10 giorni dal quel giorno. Non ho più dormito proprio come facevo una volta.
Mi sento una delusione ma Temari sta lavorando al posto mio alle spalle di tutti i cittadini, non si deve fare sapere la verità. Sono un debole. La verità è questa.

La notte, non riuscendo ad addormentarmi, guardo le stelle e parlo con lei. Vorrei tanto ricevere una risposta, reale per lo meno. Perché quando la sento, sono consapevole che è solo frutto della mia testa ormai marcia. All'alba vado a trovare la sua tomba. E' stata sotterrata nel terreno della mia famiglia, con mia madre, mio padre e mio zio. E' stata una mia scelta dato che sarebbe stata sepolta nel suo spazio familiare da sola. E' sempre stata sola da quando era piccola. Niente madre, niente padre. Un po' come me, ma io ho avuto modo di conoscere sempre più persone, e poi, ho avuto i miei fratelli sempre accanto. E mia madre, bhe, veglia su di me.

"Madre, spero tu abbia già conosciuto y/n.. è una persona stupenda. Forte e determinata. Buona e coraggiosa. Se non fosse stato per quel mio errore.. non sarebbe con te in questo momento." scoppiai in lacrime. "Y/n.. non sono stato in grado di proteggerti di nuovo. E questa volta non posso più rimediare. Perdonami."

"Perdonami. Scusami. Mi odio per questo. Mi odio. MI ODIO." rimasi a piangere fino ad addormentarmi lì stesso. Perdendo la cognizione del tempo.

Mi svegliai stringendo qualcosa nelle braccia. Era il peluche del gattino che vinsi alla fiera. Mi ricordava lei. Volevo quasi lanciarlo via di quando mi faceva soffrire, ma non potevo distaccarmici.

"Gaara, alzati. Prima che qualcuno ti vede." tornai con i piedi per terra con la voce di Kankuro e le sue braccia che cercavano di tirarmi su.

"Lasciami solo." lo spinsi.

"Non puoi continuare così. Ogni giorno vieni qui e non torni più per almeno 4 ore. Sei il Kazekage, devi prenderti le tue responsabilità."

<Zitto.> ..

" Capisco quanto tu stia soffrendo e credimi sono addolorato pure io. Come pensi che possa sentirmi vedendoti in questo stato?. Ma purtroppo.." <Zitto. NON DIRLO.> "non è raro che un ninja possa morire in battaglia, lo dovresti sapere bene. Quante persone muoiono ogni giorno, ogni ora, ogni minuto durante una guerra? Non possiamo deprimerci per tutti loro, sarebbe troppo. So che lei era speciale per te, come so che per lei tu lo eri. Ma ora non c'è più, devi concentrarti su te stesso e soprattutto sul futuro del tuo paese. Tutti i cittadini sono in attesa per avere tue notizie. Da quanto non ti fai più vedere?." <L'ultima volta ero con y/n..> pensai ricordando i momenti in cui scappavamo dalle responsabilità del lavoro. Non volevo parlare, mi limitavo ad ignorarlo.

Il mio sguardo era perso nel vuoto come il mio cuore in quel momento. Iniziai a camminare lasciando dietro di me le parole di Kankuro che cercava di convincermi. Poi mi spostai usando la mia sabbia. Non ho mai avuto una delusione così grande come questa. Nel momento in cui ne avevo più bisogno non mi ha aiutato. Ma quando devo usarla a scopo personale è sempre efficiente. Non posso separarmene quindi sopporto questo peso di doverla portare sempre con me. (la sabbia)


Coperto con un manto grigio, camminai nelle strade del paese. Le persone sembravano non a conoscenza della situazione. Come se fossero ignari di tutto. Ma in realtà sapevano, avevamo organizzato il funerale pubblicamente. Hinata stessa era venuta, Naruto, Sakura, tantissimi.
I loro sguardi allegri e spensierati mi facevano incazzare. Se potessi distruggerei tutto quanto, ma sono un uomo ormai. So controllare la mia rabbia.
Comprai una mela da un fruttivendolo. Non mi piacciono molto, ma farei qualsiasi cosa per arrampicarmi nei ricordi suoi. Di fatti lei le mangiava quotidianamente.

Continuando a camminare mi allontanai dal villaggio per qualche kilometro, aiutandomi con la sabbia. Attraversando una foresta, trovai una cascata. L'acqua mi da molto fastidio e l'umidità iniziava ad inumidire la mia pelle. Ma lo sopportai. Mi sedetti in uno scoglio vicino a quella valle d'acqua e rimasi da solo a pensare, a mangiare la mela, mentre pensavo a quanto mi mancasse.

I miei pensieri passavano dalla nostalgia alla rabbia, dalla delusione alla tristezza. Provavo disgusto nei miei confronti. Disgusto nei confronti di chiunque riesca a vivere la sua vita come se nulla fosse. Forse sono solo ossessionato, forse sarebbe stato meglio se fossi stato io a morire.

Continuo a piangere, riavvolgendo ogni minuto che passa il ricordo di quando morì davanti ai miei occhi.

Fine capitolo 20

Gaara x Reader Back to RealityDove le storie prendono vita. Scoprilo ora