Wendy || Samuele Segreto || Amici22

19

Vera non è mai stata un ragazza collegata direttamente ai social. Li reputava inutili e maniacali, sicura che portavano nel credere a sciocchezza di frivola, o meno, importanza. Non a caso se si cercava un profilo col suo nome sarebbe comparsa una schermata bianca con pseudonimi di gente che non voleva mostrare la sua vera identità, ma mai qualcosa inerente a lei.
Ha avuto profili in passato ma con l'entrata nel programma ha cancellato ogni traccia che la riportava alla sua identità. Nonostante, ormai, sia stata svelata le sue credenze non finiscono e ha deciso di non riaprire profili. Il suo obiettivo non è popolarità ma la danza.

Questa serie di fattori, uniti ai silenzi dei compagni, portarono Vera all'oscuro della verità. Non immaginava neanche ciò che all'esterno succedeva.

Una foto.
Una semplice foto.
Ha rovinato tutto.

La foto in questione ha portato molte malelingue sui conti della ragazza e anche su quelli di Samuele, che li accusavano di essere un traditore. Il popolo era diviso in due: la parte che crede alla foto e le testimonianze lasciate sui social. La seconda che crede all'amore -ancora prematuro- tra i due ragazzi rinchiusi in quelle mura.

I suoi compagni sapevano tutto.
Tutti sapevano tutto.
Dai compagni in casetta, a Claudia e Ludovica ormai fuori il programma, alla produzione del programma, a Maria stessa. Todaro sapeva tutto, Francesca lo stesso, persino Anastasia e Tove. Tutti nascondono la verità, secondo loro occultarla renderebbe migliore la convivenza per Vera.

Tutti in casetta sapevano quando sia social Maddalena, infatti non ci volette molto a capire chi sia stata la prima a scoprirlo, e di conseguenza a omettere tutto alla sua amica. Un passaparola sui social possa scatenare il finimondo, forse Vera non lo saprà mai, ma Samuele sa tutti gli errori che sta commettendo.

Vera

Stanca dalle prove torno in casetta, varcata la soglia d'entrata cerco Samu con lo sguardo senza trovarlo. Troppo stanca per continuare a camminare con i tacchi mi conduco con pesantezza verso il divano, laddove mi siedo rilassandosi. Per la settimana dobbiamo creare coreografie da soli, ma non mi reputo una coreografa di alto livello, per di più se deve creare una coreografia d'assolo. Non sono abituata a ballare assoli e questo non aiuta nel creare.

Mi sfilo i tacchi lanciando uno sguardo veloce al monitor che segnava gli orari di prove, notando che la lezione del ballerino era terminata da pochi minuti, così decido di aspettarlo su quel divanetto. La porta si riapre mostrandolo, mi alzo e, con la stessa lentezza che avevo minuti prima, mi avvicino per abbracciarlo. Lo seguo fino all'arrivo della sua camera, posa il borsone vicino a letto. Recupera il cambio sporco ed entra in bagno per metterlo nella cesta. Entro furtiva nella struttura e gli porto le braccia al collo guardandolo negli occhi mentre sorrido. Il suo sguardo è puntato nel mio, ma con una velatura triste, malinconica. Gli lascio un dolce bacio sulle labbra per poi sganciare le braccia e uscire seguita da lui.

Lo vedo distante, non so bene perché, un distacco. Sono passati dei giorni dal bacio e nonostante cerca contatto fisico lo vedo distaccato. Non direi che si pente del bacio, poiché me ne ha ridati anche lui più volte da quel giorno. Però sento una specie di muro che ci divide, ma non so cosa sia.

"Vera ti potresti mettere un paio di scarpe, il giubbotto e seguirmi" dice sospirando con un tono freddo, dubbiosa faccio ciò che mi ha chiesto e lo seguo.
Mi conduce agli studi, precisamente nella sala 6, un'aula di ballo. Alzo lo sguardo e noto tutte le telecamere spente, confusa mi fermo al centro della sala. Samu non parla, non trasparisce emozioni. "Perché mi hai portato qui?" Chiedo con un tono talmente basso da farlo sembrare un sussurro. "Devo dirti la verità. Forse avrei dovuto farlo da prima che la situazione, la nostra situazione" specifica guardandomi tra vari sospiri "prendesse una piega differente una semplice amicizia. Ma che dico, per te non ho mai provato amicizia. Dovevo mettere in chiaro le cose fin da subito e non te ne farò una colpa, perché alla fine è solo colpa mia" dice desolato. "Solo colpa mia" ripete.