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Dopo l'approvazione della produzione possiamo tornare in casetta. Inizio a correre più veloce che posso. Mi sto indirizzando da Maddalena.

Apro velocemente il cancelletto bianco senza neppure pensare di rimanere ad aspettare che qualcuno entrasse. La serratura scocca, di conseguenza è chiuso, ma non gli do importanza.

La bionda, di conto suo, è già in giardino, e automaticamente gli corro in contro saltandole in braccio. Prontamente mi tiene, mentre io circondo con le gambe la sua vita e le stringo il collo con le braccia. Ci ritroviamo i nostri capelli biondi tra i visi, tra i miei lisci e i suoi mossi scorgo un grande sorriso da parte sua.

"Bravissima Ver" "te la sei meritata" continua a ripetere, fin quando, qualche manciata di secondi dopo anche i nostri compagni entrano nell'abitazione. Alcuni si fermarono sorridendo alla scena palesata difronte i loro occhi.

Noi, però, restiamo noncuranti della loro presenza, rimanendo strette una all'altra.

Poi ci stacchiamo, lasciando che Maddalena si potesse congratulare anche con gli altri magliati: Wax, Federica, Mattia, Alessio e Samu.

Ci spostiamo dentro, pur essendo i primi di Marzo, le temperature di Roma non sono ancora diventate totalmente accoglienti e al calar del sole, l'aria si raffredda più frettolosamente rispetto al resto della giornata.

Sul divano mi accascio sul corpo della ballerina genovese, mentre il suo braccio mi circonda la schiena.

In quel momento di serenità, un filo vibrante di tensione non potette mancare. Come di consueto, Benedetta mi squadra con un espressione esasperata dipinta sul suo viso.

Di benedetto ha solo il nome quella ragazza.

"C'è qualcosa che ti turba, Bendetta?" Le chiedo appositamente per poter mettere il dito nella piaga. Mi lascia un flebile, quanto finto, sorriso e un "non preoccuparti, Vera" mentre alzo gli occhi al cielo.

Si avvicina al bancone della cucina, dove c'è NDG. La sento parlare. O meglio lamentarsi della classifica.
"Ma è ovvio che è arrivata prima" riesco a capire. "Se venisse la mia insegnante, anche lei mi avrebbe messa prima. Raccomandata" sospiro fortemente, mentre Maddalena mi accarezza il braccio, forse per placarmi.
"Ma fin dall'inizio lo è stata, con Todaro e la Tocca si è fatta la strada facile."

Non ci vedo più.

Mi alzo di scatto e con una camminata veloce mi dirigo nella loro direzione.
I miei capelli biondi dondolare davanti gli occhi verdi. Quel verde che però sta diventando fiamma.

Quando sono difronte a loro alzo un braccio, quasi tentata di poter dargli una cinquina. Cosa che però non ho fatto. La mia mano rimane bloccata in alto, giro la testa e vedo una mano bloccarmi il polso.

Samu.

"Ver, calmati" mi stava sussurrando, per poi lasciare il polso. Ritiro il braccio lungo i fianchi, che pochi secondi dopo sono coperti da due braccia.
"Non serve arrabbiarti" sussurra al mio orecchio.

Nonostante non è da me arrabbiarmi o arrivare le mani, la situazione stava degenerando troppo velocemente da arrivare al punto da arrabbiarmi realmente.

"Senti cosa stai insinuando?" Incrocio le braccia al petto.
"Vedi che hai sentito, non vedo motivo di ripeterlo" risponde la ballerina scendendo dallo sgabello. "Ed ora scusami" mi supera e prontamente le afferro il polso per poi tirarla nuovamente indietro.
Le faccio incontrare i miei occhi.
Occhi che chiedevano spiegazioni.
Occhi accecati dalla rabbia.
Rabbia provocata proprio da lei.

"Cosa vuoi sentirti dire esattamente? Che sei una raccomandata? Beh ora l'ho detto" ripete con superiorità.
"Raccomandata a chi? A me, divertente. Forse tu non sai le paranoie, i pensieri e le preoccupazioni. Forse tu non sai quante volte stavo per preparare le valige. Forse tu non sai quante volte stavo uscendo dal cancello per non metterne più piede. Forse tu non sai quante volte sono stata male. No tu non lo sai. Non puoi saperlo. Cosa sai di me infondo? Niente. Sei arrivata a fine percorso. Nonostante non te ne sei mai fregata di me. Sei sempre stata così concentrata sul dovermi odiare che farti dire qualcosa su di me" questa volta sono io a girare i tacchi per andarmene.

Vado in camera e mi butto sul letto dalla trapunta celeste. Metto la faccia sul cuscino per poi lasciare che le lacrime bagnassero il tessuto bianco della federa.

Sento il rumore della porta che si apre, poi il materasso si abbassa ai piedi del letto. Una mano si muove delicatamente sulla schiena.

"Ver" Maddalena continua ad accarezzarmi. "Non piangere che poi piango io"  scuoto la testa. Non deve essere triste per me.

"Sole non piangere." Riconosco la sua voce.
"Ma io non mi chiamo Sole"
"Però sei il mio sole. Sei il sole per il mio girasole. I vivo solo se vedo la tua luce" poi sente dei passi che pochi attimi dopo si cessanno. Si china lasciandomi un bacio sui capelli.

Mi volto piano, alzo la testa per poi mettermi a sedere.
Maddalena che sta al mio fianco si butta su di me abbracciandomi.
Difronte a noi, sul letto della bionda c'è seduto Samu.

"Io vado, dopo torni di là?" Alzo le spalle non rispondendo alla ballerina.

Si alza.
Mi alzo.
Si avvicina.
Mi avvicino a lui.
"Piccola Ver"
Mi stringe a lui tenendo la mia testa poggiata al suo petto.
Porto le braccia attorno al suo busto.
Mughigno qualcosa di incomprensibile.
"Mi piace più questo" ammetto riferendomi al soprannome.
"Non vuoi essere il sole per il mio girasole?"
"Non fraintendere, mi hai fatto una delle dichiarazioni più belle di sempre, ma mi conosci. Non mi sento all'altezza. Voglio essere la tua piccola Ver, anche se essere il tuo sole sarebbe stato fantastico."
Mi lascia un bacio in testa e poi continuo.
"Solo che mi rappresenta di più"
"Allora sarai la mia piccola Ver che ha la luce che necessita il mio girasole".

Restiamo per qualche minuto in quella posizione in silenzio.
Mi prende il viso tra due mani. Si abbassa leggermente.
"Piccola Ver non puoi capire ciò che mi fai sentire" mi avvicina al suo viso.
"Non puoi capire l'effetto che mi fai".

Fa congiungere le nostre labbra in un bacio dolce e delicato.
Questo bacio rimarrà impresso in me per sempre.
Ci stiamo dicendo quello che non riusciamo a dirci a parole. Sarà codardia? Sarà presuntuoso? Sarà che a noi va bene così.

Angolo autrice
Ecco Veretta è tornata.
Mi sono accorta solo oggi che il 31 Marzo è questo venerdì.
Quindi per venerdì ci dovrebbe essere il capitolo.
Il compleanno della piccola Ver è vicinissimo.

Sono troppo sottana per questi due.

Wendy || Samuele Segreto || Amici22Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora