Budo e Ayano

il diario di Budo

"Certo che mi ricordo, andiamo!" mentre io e Budo stavamo per uscire dalla porta, mia madre uscii fuori dal bagno " Ayano, non dovevamo parlare?" " ah si, arrivo" Lasciai la mano di Budo per avvicinarmi a mia madre che mi portò in camera sua, si sedette e mi guardò con il suo solito sorriso innocente " Ayano ho trovato un nuovo amore!" " oh davvero? E chi è?" " lui si chiama Fohonami! Luka Fohonami!" " bel nome, e che lavoro fa?" " poliziotto!" la guardai un attimo stupita: ha letteralmente UNA COTTA per un poliziotto? " mamma ma sei seria? Lui dov'è?" " nel seminterrato!" in quel momento stavo per cadere dal letto, come cazzo faceva a rapire un poliziotto e rinchiuderlo nel seminterrato? Vabbè contenta lei. " Non voglio sapere come lo hai rapito" " mi ha accettata." " va bene, ora potrei andare gentilmente?" " va bene divertiti con Budo!" "grazie" " e mi raccomando non fate cose troppo rischiose!" Mi fermai per un secondo, a guardai negli occhi e le chiesi "che cosa intendi con cose troppo rischiose?" " non fare omicidi in strada ti prego!" " come vuoi..." Mi alzai lentamente e me ne andai da Budo " allora andiamo?" "non aspetto altro" Budo mi strinse la mano e uscimmo fuori dalla porta: il paesaggio era meraviglioso, nonostante fosse ancora inverno c'era tanto sole e le piante incominciavano a fiorire ( insomma primavera però ancora nel periodo invernale) " Che bello, hai visto il sole oggi?" " si mi arriva tutto in faccia" " il sole bacia i belli" " mhm come no" Budo ridacchiò mentre si copriva la bocca con la mano: da un piccolo spigolo, riuscii a vedere il suo sorriso, così bello e ammaliante, proprio una cosa bellissima non chiedevo di vedere altro "allora cosa farai col club ora?" " non lo so, io dovrò purtroppo fare finta di nulla e negare negare e negare" " beh hai ragione dopotutto, scusami ancora" " non ti preoccupare, cerca di darmi una mano col club" " va bene" arrivammo alla fontana: era splendida. Ormai noi, che continuavamo a recarci alla fontana di scuola, andare a vedere anche fontane in città, non mi dispiaceva. Infatti questa fontana era bellissima, anzi perfetta. " Ti piace? Ti ricordi quando ci siamo andati per la prima volta?" " certo che me lo ricordo" Budo mi prese la mano e me la strinse forte, io mi appoggiai a lui rimanendo a guardare la fontana. Intanto si faceva buio, e la fontana iniziò ad illuminarsi, e diventò sempre più bella. " Hey Ayano che ne dici se ci facciamo una foto?" " certamente!" Budo tirò fuori il telefono, ci girammo dando le spalle alla fontana e ci scattammo una foto. Quello, fu uno dei giorni più speciali della mia vita. Io e Budo ci fecimo un giro per la città fino a che non tornammo a casa e andammo a dormire. Mentre dormivo, mi svegliai. Avevo sete e volevo avvicinarmi alla cucina. Appena mi alzai calpestai qualcosa di strano: un diario. Io non ho mai avuto diari o agende perciò quello doveva essere di Budo in quel momento avevo due scelte: o leggerlo in cucina e continuare a leggerlo anche in camera, o rimetterlo sulla mia scrivania. Ad essere sincera, morivo dalla curiosità di sapere cosa c'era dentro quel diario, così lo presi e me ne andai in cucina. Aprii la prima pagina del diario, dove c'era scritto: Diario di Budo Masuyama. Molto normale come inizio. Continuai a sfogliare le pagine e trovai una pagina con un disegno: era un disegno molto bello con tanti dettagli che ritraeva...me! Nel diario di Budo c'era un mio disegno? Che lo avesse fatto lui? Non ho mai visto come disegnava Budo perciò non potevo essere certa che fosse stato lui a disegnarlo. Allora decisi di chiudere il diario, di ritornare in camera e di rimettere il diario nella mia scrivania. Appena mi sdraiai, mi girai verso il muro a pensare: perché Budo ha un diario segreto? Perché Budo mi ha nascosto questa cosa? Budo per caso sparla di me in quel diario? Queste domande non mi fecero chiudere occhio. La mattina seguente Budo si svegliò, e si girò subito verso di me: " Buongiorno Ayano, come hai dormito?" " beh, non tanto bene" " oh davvero? Che è successo?" " mi sono alzata perché dovevo bere, ma poi dopo non ho chiuso occhio" " oh potevi avvisarmi, non succede nulla se mi svegli" " va bene dai" Budo si alzò e si mise le calze soffici. Io mi alzai stordita, e lo guardai con un'aria terribile " da lunedì torno a casa di mio nonno" " oh va bene" " mi dispiace che non possa rimanere lunedì" " non ti preoccupare, magari ogni tanto potrei venire a trovarti a casa di tuo nonno" " va bene, ma dovremmo affetuare un piano per farti sgattaiolare dentro" " capito" ci avvicinammo alla cucina per fare colazione fino a che Budo mi chiese una cosa che mi fece rimanere molto sorpresa.