Usando dei pezzi di ricambio, non proprio perfetti, dal carro di Hana, Naraku riuscì ad effettuare delle riparazioni d'emergenza al proprio carro blindato. In realtà, il ragazzo demone accettò di buon grado anche gli utili consigli dell'umana visto che lei aveva esperienza nella riparazione di questi mezzi di trasporto.
Comunque decisero che avrebbero trovato un adeguato riparatore di carri al prossimo villaggio in cui si sarebbero fermati per fare rifornimento (soprattutto per recuperare provviste e beni di prima necessità per Hana e per i cavalli di Naraku). I due non si parlavano molto all'inizio ma era una situazione dovuta al fatto che la donna era ancora abbastanza intimidita dal demone e dal fatto che le abilità sociali di Naraku, soprattutto quando si trattava di conversare con degli sconosciuti, lasciavano molto a desiderare."Allora...immagino che non vedrai l'ora di riabbracciare tuo marito, una volta che sarai tornata ad Oshino", disse casualmente Naraku mentre guidava il carro.
"Ecco...mio...mio marito purtroppo è morto quando ero incinta di 3 mesi circa...ebbe un incidente sul lavoro; lui era un abile muratore ma...un giorno una impalcatura cedette e lui cadde rompendosi il collo...", rispose tristemente Hana.
"Io...ehm...scusa...non volevo riaprire vecchie ferite", rispose Naraku amareggiato per poi non dire più una parola per il resto della giornata
Fu solo dopo la prima settimana di viaggio insieme, durante una notte in cui il demone stava lasciando i cavalli riposare, che Hana si fece un po' di coraggio e cominciasse ad intraprendere un semplice dialogo con lui.
"Allora...sei riuscito a capire a cosa servono quelle...quelle specie di pietre colorate che hai sulle dita?", chiese cautamente Hana mentre mangiava un po' di carne essiccata.
"Beh visto che adesso ho un po' di tempo libero, sono intenzionato a scoprirlo. Tuttavia devo avvertirti di non avvicinarti, non ho la più pallida idea di cosa potrebbe accadere", disse Naraku mettendosi ad almeno 15 metri di distanza dal campo che avevano realizzato.
Il giovane demone cominciò ad osservare attentamente le gemme, le toccò con le dita, le annusò, le barrette insieme (nocche contro nocche) e persino le leccò, pur di ottenere una qualunque reazione da loro; il suo successivo approccio fu più "diretto" visto che iniziò a dare dei violenti pugni al terreno sia per verificare quanto le gemme fossero solide sia nel tentativo di innescare una qualunque risposta da parte loro.
"Mhhh strano...sono molto solide ma a parte questo non riesco ancora ad ottenere una qualsivoglia reazione da loro", disse Naraku sollevando un sopracciglio.
"Forse...forse stai agendo nel modo sbagliato", sussurrò Hana.
"Uh? Cosa intendi?", domandò il demone.
"Hai detto...che il sangue di un demone è la chiave della sua forza...forse potrebbe essere la chiave per comprendere anche quelle gemme", disse Hana cautamente.
"Beh...mhhh forse...insomma...è pur sempre una teoria", rispose Naraku pensieroso, "Vediamo se riesco a concentrare il mio sangue su un singolo dito alla volta per scatenare una qualche risposta da questi affari."
Naraku cominciò concentrando il proprio sangue nel mignolo della mano sinistra; la gemma viola, inaspettatamente, si il illuminò ma, a parte questo, non sembrò manifestare alcun effetto eclatante.
Però, dopo pochi secondi, una forte raffica di vento si alzò all'improvviso e più passavano i secondi più la forza del vento aumentava. Impressionato da questa capacità, Naraku ignorò le urla di Hana e spostò la mano verso un albero ed il vento si concentrò su quel bersaglio.
La forza del vento fu così forte da sradicare l'albero e sollevarlo verso l'alto e fu solo allora che Naraku interruppe il flusso di sangue al mignolo facendo anche placare il vento.
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Demon Slayer: Chronicles of New Legacy Volume 1
FanfictionUmani e demoni, due specie in guerra in Giappone da 1000 anni. Sono davvero destinate a combattersi fino all'estinzione? Possibile che non ci sia un modo per far sì che le due specie convivano in pace? Forse no, o forse sì. Potrebbe esserci una sper...