Capitolo 22 Battaglia Sul Monte Yoko

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Piccola nota prima d'iniziare, vorrei ringraziare di cuore SotirisYokikami
E Affiiinity
Per i due loro Oc che mi hanno permesso di usare in questo capitolo (nonché i vincitori del so saggio che feci prima d'iniziare questa storia; premetto che ho preso solo l'aspetto di questi personaggi mentre la caratterizzazione l'ho ideata io. Grazie buon proseguimento.

I mesi passarono e così le stagioni, Naraku e gli abitanti del villaggio completarono la costruzione del laboratorio sotterraneo entro Giugno e, nel mentre, il giovane demone sfruttò i propri poteri per potare prosperità a quelle persone.
Nel laboratorio, Naraku aveva condotto diversi esperimenti sul proprio corpo mozzandosi gli arti per vedere se riusciva a controllarli a distanza con estrema precisione. I primi risultati furono, in parte, deludenti; non riusciva a controllare gli arti se non ad una distanza massima di 5 metri o meno ed aveva molta difficoltà a controllarne più di uno alla volta.

Tra le altre cose, adesso che non era più sotto il controllo di Muzan, poteva creare demoni che avrebbero risposto solo a lui. Tuttavia, gli venne un dubbio molto preoccupante: trasformando il proprio sangue in quello di Muzan, c'era il rischio che il re dei demoni si riuscisse a collegare alla mente di Naraku?
Il giovane demone non aveva alcuna intenzione di correre questo rischio, così prese delle precauzioni molto drastiche.

Innanzitutto, lasciò Cayman-kun al laboratorio di Tsushima e poi, dopo aver preso un paio di lucertole per fare da cavia e qualche siringa, alambicco e sanguisuga, il giovane demone usò i propri poteri per congelare una zona di mare, un po' lontana dalla costa.
Naraku decise che avrebbe condotto quegli esperimenti sul ghiacciaio, in modo che, anche se fosse stato intercettato da Muzan, il re dei demoni non avrebbe potuto individuare la posizione esatta del ragazzo.
Con questa premessa, Naraku eseguì gli esperimenti e riuscì con successo a trasformare i 2 rettili in piccoli demoni. Le creature obbedivano ad ogni suo ordine e, cosa più importante, avendo usato pochissimo sangue trasformante (quello reso uguale al sangue di Muzan), non si venne a creare alcun collegamento mentale tra lui ed il sovrano.

Stabilito che il processo di trasformazione fosse sicuro ed non tracciabile, Naraku tornò a Tsushima e dopo una settimana passata a raccogliere tutti gli elementi necessari, si preparò alla successiva procedura: trasformare Cayman-kun in un demone chimerico.

Perché? Beh perché così, il suo prezioso animale domestico, nonché caro amico, sarebbe vissuto in eterno affianco a lui e sarebbe stato in grado di difendersi da solo, qualora fosse stato separato dal giovane demone.
Naraku eseguì l'esperimento su una costa non troppo lontana dall'isola di Tsushima e, come prima cosa preparò la miscela con il proprio sangue trasformate, unito al sangue di altri animali (che avrebbero provveduto a rendere il coccodrillo una chimera) che il giovane demone si era procurato allo zoo Ueno di Tokyo. Poi mise da parte il sangue trasformante ed iniettò nel rettile il sangue rinforzante.
Cayman-kun era tutt'altro che felice e Naraku lo sapeva e gli sanguinava il cuore nel vedere il suo animale domestico soffrire.

"Finirà presto, te lo prometto e poi diventerai inarrestabile. Nessuno ti farà del male, anche se io non dovessi esserci", disse Naraku abbracciando il coccodrillo prima di iniettargli la seconda fiala di sangue. Di lì a breve il coccodrillo iniziò ad avere prima spasmi e poi convulsioni con il corpo che si piegava ad angoli anatomicamente impossibili; l'animale stava soffrendo immensamente e Naraku sapeva che non poteva fare nulla per consolarlo poiché a che lui aveva attraversato il medesimo dolore durante la propria metamorfosi.

Dopo circa 10 minuti, però, il processo fu completato. Il coccodrillo era vivo ed era diventato un demone chimerico assolutamente incredibile. La testa e la coda erano rimaste quelle di un coccodrillo ma, grazie al sangue di altre specie animali, adesso aveva la parte anteriore del corpo (zampe incluse) come quella di un leone, con tanto di criniera; la parte posteriore (sempre zampe incluse) pareva molto simile a quella di un ippopotamo ma più muscolosa, slanciata e con le dita degli arti posteriori dotate di artigli rettiliani. Ed infine, dalla sua schiena, emersero un paio di ali piumate molto simili a quelle di un'aquila arpia. Tutto il corpo era perfettamente proporzionato e crebbe notevolmente di dimensioni, diventando alto circa 2,50 metri al garrese e raggiungendo la lunghezza di almeno 10 metri.

Demon Slayer: Chronicles of New Legacy Volume 1Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora