Capitolo 20 Punto Di Rottura

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Come prima cosa, Naraku andò a parlare con l'umano che gestiva la bancarella dove si sarebbero dovuti fermati Tanjiro e Nezuko. L'uomo disse che aveva servito i due bambini pochi minuti fa e che poi il fratello e la sorella si erano seduti ad una panchina vicino a un vicolo (l'uomo indicò la panchina al demone); tuttavia l'umano non aveva visto altro poiché impegnato a servire altri clienti.

"Capisco, grazie infinite per le informazioni", disse Naraku per poi dirigersi alla panchina a cercare altri indizi.

Lì, nel punto indicatogli, il giovane demone trovò a terra un po' del cibo che Nezuko e Tanjiro stavano mangiando.

"È ancora caldo", disse tra se e se il demone toccando l'alimento scartato a terra, "Non possono essere andati lontani...spero di riuscire a fiutare una traccia."

Dopodiché Naraku si abbassò a terra e cominciò ad annusare il terreno con la speranza di riuscire a trovare l'odore dei due bambini. Gli ci volle qualche minuto ma, alla fine, trovò una pista odorosa da seguire; il demone si mise a quattro zampe (ancora in forma umana, ignorando gli sguardi che le altre persone gli lanciavano) e cominciò a seguire la pista, come un segugio che insegue una lepre, mentre percepiva un terzo odore. Non sapeva a chi appartenesse quel lezzo, ma temette che potesse essere stata questa terza persona a prendere Tanjiro e Nezuko. La pista condusse Naraku prima in un vicolo in periferia e poi verso il bosco fuori città.

"Uh? E queste? Segni di ruote di un carro?", pensò il demone trovando altre tracce, "E oltre ai 3 odori che seguivo...adesso se ne sono aggiunti altri 6..."

Le preoccupazioni del demone crebbero e continuò a seguire la pista a tutta velocità, inoltrandosi nel bosco finché non udì il rumore delle ruote del carro e delle voci umane; Naraku identificò le voci di almeno due uomini adulti e di diversi bambini.

Il carro aveva una gabbia sul retro, questa conteneva 6 bambini e, due di questi, erano i fratelli Kamado.

"Abbiamo fatto proprio un bel bottino", disse uno dei due uomini che sedevano sul sedile del conducente del carro.

"L'hai detto Gennai", disse l'uomo accanto al suo compare, "Questi sei mocciosi sembrano abbastanza in salute e, tranne quello che sta urlando adesso, sono tutti molto giovani. Ci frutteranno parecchi soldi, una volta che li avremo venduti come schiavi."

"Bastardi! Non avere alcun diritto di tenerci qui! Lasciateci andare!", urlò Tanjiro battendo i pugni sulle sbarre.

"Fratellone...", piagnucolò Nezuko.

Tanjiro si voltò e abbracciò sua sorella.

"Non temere Nezuko, vedrai che troveremo il modo di fuggire. E poi...sono sicuro che Naraku si sia accorto della nostra scomparsa e sono certo che sia già sulle nostre tracce", assicurò Tanjiro.

"È questo che mi preoccupa...sarà così arrabbiato che potrebbe uccidere queste persone", disse Nezuko preoccupata facendo capire a suo fratello la situazione.

"Oh cavolo...", sussultò Tanjiro.

"Ehi! Vedete di stare zitti là dietro! Se non volete assaggiare la mia frusta", ringhiò Gennai, "Ehi Matsuta, non ti sembra strano che si sia alzata questa nebbia innaturale?"

"Infatti...e in questo periodo dell'anno poi...Uh? Ma sbaglio o c'è qualcuno in mezzo alla strada?", disse Matsuta strizzando gli occhi.

Naraku aveva osservato i due uomini prima di decidere come agire, ma ora non poteva più aspettare...non dopo che aveva sentito quei due parlare di vendere i bambini.

"Non avreste dovuto prendere ciò che è mio", disse tra se e se Naraku camminando verso il carro finché i due umani non furono costretti a fermare il veicolo.

Demon Slayer: Chronicles of New Legacy Volume 1Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora