Capitolo 11 Il Monarca e La Puttana D'Alto Rango

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La notte passò molto in fretta a casa della famiglia Kamado ed il mattino giunse troppo presto secondo i bambini.

"Devi davvero andartene...?", chiese Nezuko con occhi lacrimanti e voce triste, i suoi due fratelli erano accanto a lei per consolarla mentre i suoi genitori erano alle sue spalle (Kie teneva la bambina più piccola in braccio).

Naraku accarezzò la testa a tutti i bambini (incluso quello tra le braccia della madre) e disse: "Devo tornare dai miei cavalli o non sopravviveranno soli con questo freddo. E poi...non sono mai stato una persona che voleva fermarsi in unico posto troppo a lungo. Ma, vi prometto che questa non sarà l'ultima volta che ci vedremo, va bene? Quando sarò più libero dai miei impegni di ricerca e studio, tornerò a trovarvi, promesso."

"Dici davvero?", chiedessero i tre bambini contemporaneamente.

"Ma certo e voglio che voi tre vi prendiate cura l'uno dell'altro e della vostra famiglia, avete dei genitori...meravigliosi, che vi amano con tutta l'anima", disse il ragazzo demone prima di rivolgersi a Tanjuro e a sua moglie, "È stato un onore essere vostro ospite, giuro che non dimenticherò mai la gentilezza che mi avete mostrato."

"Ti auguriamo tutta la fortuna del mondo, Naraku-san", disse Tanjuro con un breve inchino rispettoso.

"Si prudente, mi raccomando. La gente...molto probabilmente reagirà con paura sapendo chi sei, ma la porta della nostra dimora sarà sempre aperta per te", rispose Kie che, una volta svegliata, era stata informata della vera natura del ragazzo ed aveva visto il suo aspetto da demone; tuttavia, invece di mostrare paura, la donna continuò a trattare con premura e rispetto il ragazzo, comprendendo il motivo per cui avesse nascosto la sua vera identità.

"Grazie ancora di tutto", ringraziò un ultima volta i Kamado prima di andarsene, ricordando alla famiglia che questo non era un addio ma un arrivederci.

Inoltre, Naraku sentiva che più si fosse trattenuto con loro, più difficile sarebbe stato per lui andarsene perché temeva che avrebbe finito con l'affezionarsi troppo a quella famiglia.

"Ma questo non avrebbe senso...dopotutto...sono solo umani", pensò Naraku tristemente, "Un giorno loro moriranno ed io continuerò ad esistere...se solo potessi renderli come me. Ma non credo che accetterebbero questa vita da demoni. Avevo chiesto, ieri notte, a Tanjuro se avesse voluto diventare un demone per guarire ma lui ha risposto che avrebbe preferito condividere una sola vita mortale con la sua famiglia piuttosto che passare le ere senza di loro. E poi Nezuko, Tanjiro e i loro fratelli sono troppi giovani per avere il dono della vita eterna; se diventassero demoni adesso, resterebbero per sempre bambini. Magari un giorno...chissà, chissà."

Per camminare di giorno, Naraku stava generando delle nuvole temporalesche e, nel mentre, decideva la sua prossima mossa.

"Avrò sicuramente bisogno di migliorare le mie doti di mascheramento...portare tutti quegli abiti e quelle bende in faccia si può rivelare controproducente, alla lunga. Mhhhh se solo qualche demone con molta esperienza potesse insegnarmi a...UN MOMENTO! Ma certo! Come ho fatto a non pensarci prima?! Il mio signore potrà sicuramente aiutarmi e...", pensò il ragazzo demone ma il suo entusiasmo fu subito spento, "...è altresì vero che lui mi ha chiesto di non disturbarlo a meno che non avessi qualcosa d'importante da riferirgli...beh...potrei, forse...dargli una dimostrazione dei miei poteri. Insomma, quanti demoni possono dire di potersi muovere liberamente alla luce del sole? Giusto...? Eh...qui mi sto giocando la vita ma, se voglio riuscire ad imparare come mutare il mio aspetto, potrei non avere altra scelta."

Una volta arrivato al carro e nutriti e accuditi i cavalli, Naraku si spostò (con tutto il carro) per cercare una zona più isolata e adatta a preparare una dimostrazione pratica dei suoi poteri. Il ragazzo demone non voleva certo rischiare di causare, inavvertitamente, una valanga che avrebbe potuto mettere in pericolo la casa dei Kamado; così arrivò sul versante opposto della montagna e parcheggiò il carro ed i cavalli dentro una grotta.
Era appena calata la notte e Naraku esplorò la zona per assicurarsi che fosse ben isolata e, una volta accertato questo, organizzò un elenco mentale di tutto ciò che avrebbe eseguito durante la dimostrazione e, come gran finale, avrebbe mostrato che poteva camminare, senza alcun pericolo, durante il giorno.

Demon Slayer: Chronicles of New Legacy Volume 1Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora