Capitolo 12 Spedizione Punitiva

49 7 15
                                    

Naraku permise a Daki di rientrare senza alcun pericolo dalla finestra aperta della sua stanza, mentre lui rimase appeso sul bordo della finestra stessa. Da una parte, il ragazzo demone non doveva temere ripercussioni da parte della luce solare, però non poteva neanche rimanere troppo tempo in quella posizione visto che, presto, gli abitanti di quella zona di sarebbero svegliati.

"Non avevo davvero idea che questo fosse il tuo potere...comprendo, adesso, perché il mio signore ti abbia detto di venire da me ad allenarti", disse Daki mentre rendeva i propri capelli nuovamente neri, "È stato incredibile!"

"Grazie Daki", rispose naraku facendo un occhiolino.

"Ricordati di continuare a esercitarti ogni volta che ne avrai possibilità", aggiunse la ragazza demone.

"Che tu sappia, il re aveva mai dato simili consigli o...che si sia preoccupato di inviare un demone da un altro demone per insegnargli qualcosa?", domandò Naraku.

"Assolutamente no! Il mio signore non si è mai preso il disturbo di fare qualcosa di simile, almeno, non che io sappia ed io sono in giro da più di un secolo", spiegò Daki.

"Capisco. Ad ogni modo hai i miei più sinceri ringraziamenti, Daki-sensei", disse Naraku con onestà per poi fare un piccolo inchino, "Senza il tuo aiuto ed i tuoi insegnamenti, non so se sarei riuscito nell'impresa. Questa sera contatterò il nostro signore e gli riferirò ogni cosa e, soprattutto, non mancherò di esaltare le tue grandi doti d'insegnante."

"Il mio maestro sarà così soddisfatto del mio operato! Awwwww non sto più nella pelle al pensiero che potrebbe venire qui di persona per congratularsi con me!", esclamò Daki con voce sognante.

"Eheheh", ridacchiò allegramente Naraku prima di congedarsi, "Spero che un giorno ci rivedremo, prenditi cura di te, Daki, grazie ancora di tutto."

"Lo spero anch'io, è stato...interessante...e ti ringrazio per avermi insegnato a giocare a scacchi", disse Daki salutando il ragazzo demone con un lieve inchino.

Detto ciò, Naraku, continuando a tenere il cielo coperto, uscì dalla finestra e tornò al suo carro.
Quella sera il ragazzo demone si rimise in viaggio verso nord lasciandosi alle spalle il quartiere a luci rosse e cercando un posto tranquillo dove contattare il re dei demoni il prima possibile.
Quando calò la sera, Naraku ed il suo carro vennero assaliti da un paio di banditi (a cavallo) di poco conto che, Naraku, uccise senza alcuna difficoltà per poi mangiarli; successivamente, il giovane demone si fermò in una radura isolata per contattare Muzan ed il re rispose subito alla invocazione.

(Il re dei demoni comparve improvvisamente come la volta precedente)

"Mio signore", disse Naraku inginocchiandosi e abbassando la testa, "perdonatemi se sono coperto di sangue ma ho cenato poco fa..."

Muzan però fu del tutto indifferente allo sporco che copriva i vestiti del ragazzo, si avvicinò a lui, gli mise due dita sotto il mento e lo sollevò per guardarlo negli occhi.

"Se mi hai contattato, deduco che la lezione con Daki sia andata bene", disse Muzan con una certa soddisfazione.

Naraku, per tutta risposta, diede al re una dimostrazione pratica della sua nuova capacità di cambiare aspetto, assumendo una forma più umana (anche se gli ci volle qualche minuto, non fu immediato).

"Avrò ancora bisogno di tempo per velocizzare il processo, ma...credo di aver raggiunto dei buoni risultati, per una notte intera di lezione", disse Naraku umilmente.

"Lo credo anch'io", disse Muzan mentre il ragazzo tornava alla sua forma demoniaca.

Il re lasciò il mento del giovane e cominciò a camminargli attorno, lentamente.

Demon Slayer: Chronicles of New Legacy Volume 1Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora