Capitolo 23 Un Fiore Tinto Di Sangue Parte 1

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Al finire del settimo giorno, l'armatura da battaglia fu completata, Naraku venne liberato ed andò a vederla.

A parte per i guanti e gli stivali, l'armatura, di per se, pareva una corazza medioevale a piastre molto spessa che avrebbe avvolto completamente il corpo del giovane demone (senza però farlo apparire ingombrante); l'intera massa d'acciaio e l'elmo, che avrebbe coperto tutta la testa, avrebbe nascosto il genere e le fattezze di Naraku (finché il demone non avesse parlato o non si fosse tolto l'elmo).
Tra le caratteristiche peculiari di questa armatura vi erano: dei fiancali lunghi abbastanza da coprire interamente i cosciali e i ginocchielli (si fermavano sopra gli schinieri/stivali), le cubitiere con uno spuntone aguzzo di circa 10 centimetri, la panciera ed il pettorale erano spessì ma piatti e si avvolgevano perfettamente al torace e all'addome del demone senza sporgere (praticamente se Naraku avesse indossato la cappa, l'armatura non avrebbe spinto e risaltato sotto di essa). I ginocchielli avevano delle borchie acuminate su di essi. Gli spallacci erano molto spessi con un prolungamento che copriva il rebrace senza, però, ostacolare i movimenti del braccio; non c'era una gorgiera ma la parte dell'armatura, che circondava il foro del collo, era rialzata, andando così a creare una sorta di barriera che nascondeva il collo (e, a detta di Daisuke, quando spiegò le caratteristiche dell'armatura, tale protezione avrebbe protetto Naraku dai tentativi di decapitazione da parte di altre armi, soprattutto katane). Dal centro della panziera cadeva, a coprire l'inguine, una piastra spessa e, a coprire questa, vi era un drappo rosso cremisi.
L'elmo, infine, era molto facile da inserire/rimuovere e fissare ed era, praticamente, una testa di Oni (simile a un casco) che sul davanti mostrava una bocca con denti mostruosi (ma la bocca era chiusa), sulla fronte c'era una fessura per permettere la visione del terzo occhio di Naraku e, ai lati della fronte, c'erano delle corna lunghe ma cave all'interno, in modo che il demone non avrebbe avuto la benché minima difficoltà a inserirvi le proprie piccole corna. Le 3 fessure dei fori per gli occhi erano coperte da due lastre di vetro spesso e resistente (una invenzione del giovane fabbro) che in mezzo avevano una sorta di lamina d'oro trasparente per non bloccare la visione. Daisuke spiegò che nonostante la capacità di Naraku, di controllare i fenomeni atmosferici, lo rendesse praticamente immune al sole, l'armatura, nella sua interezza(inclusi gli accorgimenti per proteggere gli occhi), avrebbe schermato il corpo del demone da qualunque fonte luminosa dannosa per lui, incluso il suo stesso attacco con la luce dell'aurora.

"Questa...questa è...", balbettò il padre del fabbro.

"Una delle cose più belle che abbia visto", disse Naraku con timore reverenziale mentre passava delicatamente le mani sulla corazza, "Daisuke...hai superato te stesso. È bellissima."

Il giovane fabbro arrossì per il complimento e chiese: "Vuoi che ti aiuti ad indossarla?"

"Volentieri", disse Naraku dandogli, implicitamente, il permesso di toccarlo.

Una volta indossata l'armatura (tenendo comunque la borsa con Cayman-Kun a tracolla), con tanto di elmo, la corazzata si divise cromaticamente in un lato destro color bianco freddo con sfumature rosse e oro e in un lato sinistro color viola scuro con sfumature bianche e d'oro.

"Straordinario! Ti sta perfettamente!", esclamò Daisuke eccitato.

"Straordinario! Ti sta perfettamente!", esclamò Daisuke eccitato

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