Una settimana dopo.
Naraku era ancora molto scosso dall'orrenda esperienza con Muzan e dalla scoperta dei piani del re. La sua prima reazione fu rinchiudersi nel laboratorio del castello distruggendo ogni cosa, su cui poteva metter mano, per la rabbia e la disperazione. Le sole cose a salvarsi furono i sui effetti personali, alcuni appunti e Cayman-kun.
"A COSA È SERVITO TUTTO QUESTO?! A CHE SCOPO ACQUISIRE L'IMMORTALITÀ E IL SAPERE SE POI DEVO RINUNCIARVI PER COLPA SUA!?", urlò Naraku come una furia scatenata mentre lanciava contro i muri alambicchi e provette.
Il coccodrillo si era nascosto dietro uno scaffale per sfuggire alla distruzione causata dal demone traumatizzato.
Una volta conclusa la devastazione, Naraku crollò a terra in lacrime; si sedette contro il muro con le ginocchia strette al petto così forte da lasciare dei segni sulla pelle. Il giovane demone aveva anche iniziato a lavarsi molto più frequentemente del normale."Per quanto strofino, continuo a sentirmi sporco! Questo schifo non se ne vuole andare!", ringhiò Naraku dentro una tinozza di acqua bollente mentre continuava a strofinarsi ogni centimetro quadrato della propria pelle con una violenza tale da staccarsela. Alcune volte, per lavare più in profondità, finiva con il lacerarsi le carni con i propri artigli.
Il giovane demone non uscì quasi mai dal laboratorio salvo che per qualche missione che gli assegnava Muzan o per prendere da mangiare per il coccodrillo e per i cavalli del carro.
28 Gennaio 1907
Muzan aveva fatto giungere Gyutaro e Daki al castello per ricevere qualche rapporto, Naraku era stato obbligato ad assistere (il giovane demone stava mangiando molto meno da quando era avvenuta l'aggressione, si nutriva ancora solo perché il re glielo ordinava) e lui obbediva per non rischiare di subire nuovamente un abuso come quello passato. Inoltre, Naraku non mostrava più la sua solita allegria e spensieratezza e questo confuse molto Daki; la ragazza demone si avvicinò a lui e, poggiando una mano sulla sua spalla, gli chiese: "Ehi Naraku-kun, è da un po' che non si ci vede, stai bene? Non hai quasi detto una parola da quando siamo qui."
Tuttavia, il giovane demone reagì in maniera molto violenta al contatto fisico con Daki.
"NON MI TOCCARE!", urlò Naraku ci. Paura paura cacciando la mano della ragazza con uno schiaffo per poi indietreggiare fino a schiantarsi contro un muro.
"Ouch! Ma che diamine ti prende?! Perché...Uh?", sussultò Daki prima di rendersi conto delle condizioni del ragazzo.
Naraku era appallottolato a terra in posizione fetale tremando come una foglia sferzata dal vento invernale.
"Nessuno mi deve toccare...nessuno mi deve toccare...nessuno mi deve toccare...nessuno mi deve toccare...", biascicò Naraku con voce piena di paura.
"N-Naraku...? Cosa ti succede?", chiese Daki preoccupata avvicinandosi a lui con estrema cautela, ma questo sembrò spaventare il ragazzo ancora di più.
"Va bene, va bene, non mi avvicino, sta tranquillo", disse Daki alzando le mani ed indietreggiando.
"Torna nel laboratorio, ora", ordinò Muzan senza mezzi termini.
Il giovane demone fissò con estremo terrore Muzan ma obbedì senza fiatare, ritirandosi nelle sue stanze.
Daki avrebbe voluto chiedere una spiegazione ma Muzan la liquidò dicendole che non erano affari suoi.
"Hai i nuovi ordini, Daki. Puoi andare", ordinò Muzan.
La ragazza non ebbe il coraggio di contraddire il re e, così, decise di andare via senza però smettere di pensare al suo amico.
STAI LEGGENDO
Demon Slayer: Chronicles of New Legacy Volume 1
ФанфикUmani e demoni, due specie in guerra in Giappone da 1000 anni. Sono davvero destinate a combattersi fino all'estinzione? Possibile che non ci sia un modo per far sì che le due specie convivano in pace? Forse no, o forse sì. Potrebbe esserci una sper...