Capitolo 21

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~ Valentina ~

L'amore cambia le persone.

Quello vero, profondo e infinito, non è fatto solo di sentimenti.

È l'aria che entra nei polmoni, alimenta il corpo con un'energia nuova e ti muove con gesti semplici, piccoli e importanti. Capaci di trasmettere tutto l'universo che hai dentro a chi li dedichi.

Sì, l'amore ti cambia, come un tornado ti distrugge, ti spezza in mille piccole particelle ed è capace di ridurti in niente.

Poi rimette insieme i tuoi minuscoli frammenti e ti fa rinascere in una persona nuova. Sei nuova perché i pezzi con cui rinasci non appartengono solo a te.

Hai qualcosa in più, quel qualcosa che chi ricambia il tuo amore ti ha donato senza saperlo. Ti ha reso migliore e più forte.

Diventi chi hai sempre voluto essere, ma non lo sapevi prima di rinascere con lei.

Febbraio è appena iniziato, sono trascorse due settimane da quella sera sul tetto.

Solo due settimane, eppure, se mi guardo indietro, mi sembrano una vita, come se avessi vissuto solo questa fino a oggi.

Non ricordo altro del mio passato, non m'importa chi fossi e cosa facevo.

Sono Valentina e al mattino mi sveglio tra le braccia di Gabri, che ancora assonata, mi sussurra un dolce buongiorno.

Con lei iniziano le mie giornate, abbracciate davanti ai fornelli in attesa che il caffè sia pronto.

È il nostro rito mattutino. «Tutti i giorni dovrebbero iniziare così, per vivere bene qualunque cosa ci aspetti.» Le ho sussurrato il secondo giorno che ci siamo trovate strette in quell'attesa.

Sono importanti minuti, un breve lasso di tempo, per fare respiri profondi e inalare il suo odore. Godermi il tatto del suo abbraccio fino a sentirne i solchi lievi che crea sulla mia pelle.

In quei pochi minuti, imprimo nei miei sensi la sua essenza e la porto con me durante il giorno.

Le nostre giornate adesso sono diverse. Viviamo in una routine che mi dà sicurezza e mi fa sentire più viva che mai.

Gabri mi ha detto d'aver parlato di noi con Giulia e Carmen.

Mi ha rassicurato molto sapere che non si sono opposte, che non mi vedono come un pericolo per lei.

Quel pericolo è distante da qui, non mi troverà.

Adesso ci credo anch'io.

«Cosa devi fare con quelli?» M'incuriosisce vedere, la scatola di pastelli e il blocco da disegno, che poggia sul tavolo della cucina.

«Disegnare, e voglio che tu suoni per me.» Sposta la piccola cassa al centro del tavolo e mi invita a sedermi di fronte a lei.

Dopo pranzo, mentre aiutavamo i ragazzi a sparecchiare, mi ha chiesto di tornare nel nostro piccolo appartamento incantato.

Non so se perché lo ha sussurrato al mio orecchio, o per il tono di voce che ha usato, ma avevo immaginato che avremmo trascorso diversamente il pomeriggio.

«Mi piacerebbe molto farlo, ma manca lo strumento essenziale.»

Prende posto e osserva i pastelli sfiorandoli con le dita, in attesa di scegliere il fortunato con cui iniziare la sua opera. Non dà peso alla mia risposta. «Ho visto come muovi le dita sul bordo tavolo quando ascoltiamo musica. Ho sempre la sensazione che sia tu a suonare. Non serve un pianoforte, non hai mai mancato una nota.»

Sunshine - Oggi è un donoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora