Capitolo 72

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~ Gabriella ~

La serenità che con fatica ero riuscita a ottenere per i bambini di colpo è crollata.

Miguel ha vissuto troppe cose brutte, la malattia di Pilar lo ha segnato molto, e ciò che sta accadendo in questo nuovo anno lo ha turbato oltremodo.

Capisco che le maestre fanno bene a spiegare ai bambini cosa sta accadendo, ma nel caso di mio figlio questa notizia è più pesante rispetto agli altri.

Non fa altro che chiedermi se ho lavato bene le mani, lui per primo le lava spesso e controlla Blanca, se siamo fuori tiene le mani in tasca e ripete alla sorellina di non toccare nulla. È iperprotettivo nei nostri confronti, è un bambin e non dovrebbe vivere con la paura di perdermi.

Per lui ho chiuso subito la galleria, e non m'importa cosa pensino le maestre ho deciso di non mandarlo a scuola, solo così si è tranquillizzato un po'.

La nostra TV ormai trasmette solo cartoni animati se l'accendo, basta telegiornali, per lui stavano diventando un incubo, più ne sentiva parlare più la sua ansia cresceva.

Penso a come impegnare la giornata mentre attendiamo abbracciati che il caffè sia pronto. «Oggi sarà una buona giornata?»

«Certo amore come ieri. Tu studi così non rimani indietro, e io lavoro.» Lo rassicuro e lui mi sorride sembrando più sereno.

«Pure io tudio.» La mia piccola che è già super attiva tra le mie braccia ci tiene a precisare che anche lei ha il suo bel da fare oggi e spero duri più a lungo possibile.

Carla e mio padre a Natale le hanno regalato la casa di Barbie, l'unica bambola che non le ho mai comprato, purtroppo le adora e ogni giorno mi tocca giocarci. Avevo rimosso l'avversità che nutrivo per queste bambole e ahimè si è risvegliata.

In ogni caso il mantenere una quotidianità costante, simile a ciò che abbiamo sempre fatto, sta convincendo Miguel che questa situazione si risolverà presto.

A metà mattina termino di spiegare le lezioni a Miguel, tocca a me fare il lavoro della maestra per adesso, a quest'ora a scuola sarebbe il momento della ricreazione; quindi, facciamo una pausa merenda e dopo i bambini faranno i compiti e io fingerò di mettermi al lavoro.

Inaspettatamente qualcuno bussa alla porta, Miguel si allarma, io mi mostro serena e vado ad aprire.

«Ciao, scusa il portone giù era aperto, ho pensato fosse meglio non usare il citofono nel caso i tuoi figli stessero dormendo.» Rimango bloccata, tutte le volte che l'ho vista al Raggio di Sole avevo il tempo di prepararmi e le ho sempre parlato in mezzo ad altri, che ci fa lei qui? «Posso entrare? Ho bisogno di parlarti.» Mi parla sottovoce è impacciata mentre cerca di mettere le mani nelle tasche dei jeans come se non sapesse che farne, la osservo e cerco di capire cosa devo fare.

«Chi è mamma?» Miguel urla dalla cucina, lo sento arrivare e vorrei solo richiudere questa porta.

«Non credo sia il caso.» È un impulso che non riesco a frenare, voglio solo mandarla via.

«Ti prego è importante.» Non so cosa possa esserci di tanto urgente e la voce di Miguel mi distrae.

«Buongiorno dottoressa, Lucky si è fatto di nuovo male?» le chiede arrivando accanto a me.

«Ciao Miguel, Lucky sta bene non preoccuparti.» Lo rassicura subito e torna a supplicarmi con gli occhi per farla entrar in casa.

Sento il mio cellulare suonare, subito dopo la vocina di Blanca mi fa intuire che ha risposto lei, da quando Tury le ha fatto vedere come è semplice farlo, lo ha imparato subito.

Sunshine - Oggi è un donoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora