~ Valentina ~
Non credevo di sopravvivere, ho temuto fosse davvero la fine. Invece eccomi qui, con un fianco bucato, dentro questo minuscolo appartamento. Alzo gli occhi alle finestre in alto che toccano il soffitto, entra appena un po' di luce e quelle sbarre mi smuovono dentro una rabbia che devo reprimere. Non dovevo finire io in galera, ma lui. Invece lo immagino già a Santo Domingo in un hotel di lusso. Da lì, muove le fila di quei burattini che paga o ricatta per trovarmi. Non mi darà mai pace e la polizia non lo troverà. Come ho potuto pensare di fermarlo? È vero, ho fermato il suo orrido giro d'affari per adesso, ma lui non lo fermerò mai; ci metterà poco a rimettere in piedi tutto. Avrà dei soldi su conti all'estero di cui non sono a conoscenza.
Basta! Non posso torturarmi con questi pensieri o finirò per impazzire, devo impegnare la mente e ambientarmi qui. Comincio a guardarmi intorno, non c'è molto. Una semplice cucina dell'IKEA presumo, lo stile sembra quello, lo stesso della mia camera. Poi giro lo sguardo verso quella porta chiusa: la camera di Gabriella. No, Gabri; ha detto che preferisce essere chiamata così.
Perché è andata via stamattina? Non è proteggermi il suo lavoro? Forse arriverà qualcun altro a darle il cambio. È stata molto discreta in questi giorni, non è come i poliziotti della squadra che mi proteggeva prima di arrivare qui. Quel taglio di capelli rasato dietro, con le ciocche mèchate bionde sempre in disordine sulla base castana. I suoi occhi di ghiaccio, freddi come se portassero dentro un dolore che tiene nascosto anche a sé stessa. Il modo buffo di sedere sempre disordinata, e spero non cucini mai più. È la poliziotta più strana che abbia mai visto.
Il silenzio di questa stanza viene rotto dalla porta che si apre.
Scatto spaventata, poggiandomi al pensile della cucina.
È la direttrice che entra con il suo sorriso rassicurante, tenendo il vassoio della colazione tra le mani, e mi dà il buongiorno. Dietro di lei c'è Giulia, di cui non ho ben chiaro il ruolo qui. Poi scorgo un uomo alto, con i capelli brizzolati e la barba incolta. Ho la sensazione di conoscerlo. «Buongiorno Valentina, sono il maresciallo Luigi Di Stefano, si ricorda di me?» È l'uomo che mi ha portato qui, adesso ricordo. Faccio cenno di sì, non mi sento a mio agio. «Facciamo colazione e parliamo un po'?», mi chiede il maresciallo con fare molto formale. Acconsento e Carmen e Giulia ci lasciano da soli. «Come si trova qui?»
Vuole rompere il ghiaccio e mettermi a mio agio, ma io ho molte domande da fargli. «Avete preso mio padre?» Vado dritta al punto, anche se conosco già la risposta.
«No, la squadra che la proteggeva ha preso i due uomini che le hanno sparato.»
Mi lascio sovrastare dallo sconforto. «Non parleranno mai.»
«Non con i poliziotti, ma nella stessa cella con loro c'è un nostro infiltrato, speriamo così di avere le informazioni che cerchiamo.» So che vuole rassicurarmi, ma in questo momento vedo solo nero. Nonostante tenti di trattenerle, le lacrime iniziano a invadermi il viso. «Non si scoraggi così, prenderemo suo padre e nel frattempo qui lei sarà al sicuro.»
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Sunshine - Oggi è un dono
RomanceSi narra di due anime gemelle, un tempo unite, che si attraggono come calamite senza cercarsi. È il destino di Gabri e Valentina, due donne diverse come il giorno e la notte. Il loro incontro avviene in un contesto inaspettato, dove l'incertezza e l...