Capitolo 1
Era notte, forse le due passate.
In quella camera si sentivano solo il tintinnio delle armi che venivano sistemate in varie tasche della tuta che indossava, il resto, quelle più grandi, vennero posate dentro un borsone che successivamente mise sulla spalla, pronto per cacciare.
C'era la luna piena quella notte, alta e luminosa.
Hawks sentiva già gli ululati di alcuni lupi mannari e licantropi.
Sicuramente dei principianti dato che oltre lui ci sono anche altri cacciatori, ovviamente ognuno ha la sua zona ma ad Hawks questo non importa, lui va dove ci sono solo alpha.
Un licantropo intelligente non ululerebbe sbandierando ai cacciatori la zona in cui si trovano, perché si, i cacciatori riuscivano a capirlo.
Era da lì che capivano con chi avrebbero avuto a che fare, se sarebbe stato facile o se fosse una trappola.
E Hawks, essendo un licantropo anche lui, riusciva ad intuire subito che genere fosse: alpha, beta, omega.
Lui lo intuiva subito.Beta principiante, pensò con superiorità.
Perché se Hawks cacciava solo gli alpha, non era la stessa cosa anche per gli altri cacciatori.
Lui era l'unico cacciatore a cacciare quelli della sua stessa razza.
Alcuni potrebbero definirlo un traditore, disgustoso, penoso, ma a lui non importava, detto sinceramente se ne fregava, tanto nessuno sapeva della sua doppia vita. Non se ne preoccupava più di tanto, lo faceva già da un anno dato che dovette aspettare la maggiore età per iniziare a cacciare nei boschi, e fino a quel momento era riuscito a cavarsela senza dare nell'occhio.
Lui voleva solo attirare l'attenzione dello stesso licantropo che uccise sua madre, perché nonostante lo cercasse, non riusciva mai a sentire quell'odore. Poteva basarsi solo su quello, l'odore era la sua unica traccia e sinora non l'aveva trovato, ma non si sarebbe mai arreso.
Era il suo unico motivo per il quale continuava a vivere, dopo sarebbe pure potuto morire, non gli importava.Un'altro ululato interruppe il silenzio della notte in quei boschi in cui Hawks si stava inoltrando con passo silenzioso e felino.
Non poteva mica trasformarsi e farsi scoprire dagli altri cacciatori.
Lui la notte non era Keigo, ne tantomeno un omega; la notte era Hawks il cacciatore. Nulla di più, nulla di meno.
Si nascondeva dietro i suoi finti occhiali, così da coprirli mezzo volto, con un mantello rosso sulle spalle a nascondere la tuta nera piena di armi.
Le sue preferite erano da sempre le sue piume rosse, così chiamava i suoi coltelli rossi, creati appositamente per lui.
Perché quel nome? Oltre il colore aveva fatto fare la forma delle piume.
Se uccideva con quelle armi lasciava sul cadavere delle vere piume rosse che stavano attaccate sul suo mantello; era il suo marchio.
Un modo per farsi conoscere in quell'ambito.
Un modo per attirare l'attenzione degli alpha su di lui.
Quanto amava vederli terrorizzati quando le loro sicurezze crollavano una volta messi KO, amava quando li pregavano di risparmiali, anche quando piangevano e chiedevano perdono per tutti i loro peccati.È peccato volere vendetta?
È peccato credere che lo sia.Perché nessuno poteva dire quale fosse o meno un peccato, nessuno poteva definirlo tale, tranne se stessi. O almeno era da anni il motto di Hawks.
Stronzo, maligno, sadico, lo definireste, sbaglio?
Ma nessuno può sapere cosa si prova ad avere sette anni, tornare a casa e trovare la propria madre uccisa da un alpha, la loro stessa razza.
Per non parlare di suo padre che gli voltò le spalle, fregandosene di sua moglie con la gola sguazzata e di suo figlio in lacrime, traumatizzato accanto il suo cadavere.Ma in fondo che ne sanno gli altri.
Un'altro ululato ruppe la quiete del bosco.
Hawks ghignò, c'era un alpha; un branco.
Ma erano dei principianti, oppure sapevano di lui e volevano attirarlo, ma funzionava sempre in modo diverso.
Tuttavia, Hawks optò per osservali e capire chi fossero e soprattutto quanti fossero, che intenzioni avessero, e poi li avrebbe divisi in qualche modo e si sarebbe concentrato solo sull'alpha.
STAI LEGGENDO
Il peso di esistere -DabixHawks OMEGAVERSE
FanfictionDal capitolo tre: "«Ti ucciderò. Stai in guardia, Alpha.» «Non vedo l'ora, Omega.»" - Qualunque essere umano rimarrebbe terrorizzato nello scoprire le creature leggendarie che vivono attorno a loro, che si mischiano con loro. Vivono in incognito, i...