Capitolo 2
Il lunedì era il giorno della settimana che più odiava in assoluto.
Era passata una settimana da quella strana notte di luna piena, non aveva più sentito quella presenza nei boschi però non si faceva di certo distrarre da un alpha qualunque. Anzi, in quella settimana aveva ucciso più di otto alpha senza pensare ad altro, la sua concentrazione era basata sull'obiettivo del momento. Era sempre stato così.
Purtroppo, però, non poteva dire la stessa cosa di giorno: il lavoro, il lavoro di lunedì era un inferno.
Lavorava solo di pomeriggio, allenava dei ragazzini che frequentavano lo UA, una scuola di arti marziali, Hawks non era un loro professore ma poteva definirsi tale dato che allenava quattro/cinque di loro ogni pomeriggio.
Più che altro erano dei corsi extra. Si faceva chiamare con il suo nome, odiava quando lo chiamavano "professore", lo facevano sentire vecchio.
Nonostante potesse dormire tutta la mattinata non era abbastanza.
La notte la passava sempre fuori, quindi avrebbe voluto avere l'intero giorno libero per poter dormire e mangiare pollo, anche se ne mangiava abbastanza e non doveva esagerare, aveva una linea da seguire. Non gli piacevano le diete, le odiava, tuttavia gli erano utili per tenersi in forma e avere sempre il corpo allenato, senza mai arrugginirsi o scarseggiare prendendo peso e perdendo quella poca muscolatura che definiva il suo corpo leggermente minuto e esile; era pur sempre un omega.
Odiava esserlo ma aveva altra scelta?
Tuttavia non gli importava più di tanto, non ci dava troppo peso se sapeva che il suo fisico era abbastanza decente per poter combattere senza morire ogni due secondi per il respiro accelerato, cosa mai successa finora è per fortuna.Passava tre ore ad allenare quei ragazzini odiosi che non facevano altro che lamentarsi, ma doveva se voleva avere un tetto sopra la testa e del cibo da mettere sotto ai denti.
Tra l'altro, due volte a settimana si allenava in una piccola palestra sotto casa sua, non erano allenamenti pesanti, odiava gli allenamenti in generale che richiedessero troppi sforzi, ma erano indispensabili per quello che faceva la notte quindi l'avrebbe fatto senza lamentarsi.
Passava solo un'ora li, faceva il minimo indispensabile, usciva quando finiva, tornava a casa, si lavava, mangiava, è iniziava a prepararsi per la sua seconda vita.
Diciamo che sembrava una cosa da niente ma per Hawks era tanto.
Ma la notte, quando si trovava nel bosco nelle vesti di Hawks, sentiva talmente tanta voglia di uccidere gli alpha che l'adrenalina gli dava le giuste energie.Penserete "ma gli alpha che incontra per strada durante il tragitto di giorno?", Hawks è un cacciatore ed uccide, non Keigo.
Keigo è un diciannovenne che fa palestra ed insegna arti marziali in una delle scuole più prestigiose del Giappone.
Hawks è un cacciatore spietato di cui nessuno sa la vera identità.
Sono due persone distinte ma con gli stessi pensieri.
E se ve lo stesse chiedendo, si, avrebbe ucciso anche bambini se fossero stati alpha. Egoista, vero?
Ma nessuno aveva avuto pietà per lui, quindi perché avrebbe dovuto averla lui? Hawks sa di essere egoista, sa di essere una persona negativa.
Tuttavia in testa aveva solo un obiettivo è lo avrebbe raggiunto ad ogni costo.
Si, Hawks era uno spietato assassino, se così vogliate definirlo, anche se lui preferisce definirsi cacciatore.Si alzò dal letto, sbadigliando e con la voglia sotto ai piedi, si vestì in un modo decente è uscì di casa, pronto a scervellarsi per allenare tredicenni in fasi ormonali.
Per sua fortuna erano tutti umani.
Di creature come licantropi e lupi mannari non ce ne erano tanti, più che altro i bambini/ragazzini sovrannaturali venivano insegnati direttamente da casa, in privato. I genitori avrebbero rischiato troppo nel mandare i loro figli licantropi in delle scuole piene zeppe di umani, o alcuni.
Gli lasciavano frequentare solo il liceo, erano già più responsabili e capaci di nascondere il loro segreto a gli occhi umani.-
Erano le sette di sera e finalmente poteva ritornare a casa, lavarsi, mangiare e prepararsi per andare a caccia.
Per alcuni potrebbe sembrare una routine noiosa e ripetitiva ma per Hawks no, anzi, sentiva ogni qualvolta uccidesse gli alpha, avvicinarsi sempre di più al suo obbiettivo principale.
Sentiva di essere più vicino nel ucciderli tutti, ovviamente contando solo quelli del Giappone, sicuramente erano sparsi anche in giro per il mondo, nonostante la loro nascita fu fondata proprio lì, in Giappone.
Erano pochi quelli che uscivano dalla loro zona.
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Il peso di esistere -DabixHawks OMEGAVERSE
FanfictionDal capitolo tre: "«Ti ucciderò. Stai in guardia, Alpha.» «Non vedo l'ora, Omega.»" - Qualunque essere umano rimarrebbe terrorizzato nello scoprire le creature leggendarie che vivono attorno a loro, che si mischiano con loro. Vivono in incognito, i...