L'angelo dal cuore nero

1.1K 34 37
                                    

Capitolo 14

Pov's Dabi

«La velocità è tutto in uno scontro. Può bastare un solo attimo per ritrovarti con un coltello conficcato nella trachea.» Dissi.

Osservai i due darsele per almeno mezz'ora, e quella era la quinta volta che riprendevo Hawks.
Il fatto che riuscisse a battere shoto era tanto soprattutto per un omega ma non era abbastanza per uccidere Endevour, doveva almeno riuscire a battere me, in quel caso sarebbe arrivato il giorno che attendevo da tutta la vita.
Era successo tutto troppo in fretta, mi ero esposto troppo, dovevo aspettare o agire in silenzio... ma ormai è tardi. Non ho altra scelta che agire ora, ed in fretta.
Il tempo ci metteva alle strette. Endevour ci avrebbe messo non molto a trovarci e onestamente con Hawks ancora in queste condizioni,non ce l'avremmo fatta.
Io potevo tenere testa a Endevour ma non sarei riuscito ad ucciderlo, non da solo, ecco perché dovevo allenare Hawks, ecco perché era una settimana che ci allenavamo senza riposo. Tutto è successe talmente tanto velocemente che non mi sono nemmeno reso conto di come siano cambiate le cose. Una settimana è volata come il vento e ancora dobbiamo fare strada per trasformare Hawks, e difficile allenarsi senza discussioni, Hawks è la persona più testarda e cocciuta che io abbia mai incontrato. forse può sembrare egoista da parte mia, ma ci sono sempre delle motivazioni dietro a delle azioni.

«Perché cazzo non la smetti di lamentarti? non fai altro che spartire ordini di qua e di là, non pensare che se io abbia accettato tutta questa situazione, allora vuol dire che io non voglia altre spiegazioni o che addirittura io sia la tua marionetta. Se sono qui e perché non mi avete dato altra scelta, ma soprattutto perché sono voluto entrare io in questa situazione aiutando shoto. Invece sparti ordini a destra e sinistra, critichi ogni mia cosa come se io fossi un esperto principiante, come se non avessi passato anni ad allenarmi e non avessi ucciso nemmeno un licantropo. Sono un cacciatore e mi tratti come se fossi un Bambin-> mi urlò Hawks, sbottando per la centesima volta in sette giorni. Cazzo se mi da del filo da torcere, forse é proprio questo suo carattere che mi attira a lui, questo carattere tutto pepe.
Sin dalla prima volta che gli ho posato gli occhi addosso mi ha attirato, mi è piaciuto e ho iniziato a desiderarlo. All'inizio per semplice voglia di giocarci, divertirmi, provarlo, poi ho visto in lui del potenziale e pensai subito che fosse perfetto per essere addestrato ad uccidere un alpha degli alpha, però con il tempo quel desiderio di giocarci si trasformò in desiderio di volerlo farlo mio, di toccare la sua pelle chiara, sfiorare le sue labbra con le mie, provocarlo solo per attirare la sua attenzione, e di farmi guardare da lui. Cosi capì che quel ragazzo così diverso da tutta la massa, totalmente fuori dalla società, mi avesse fottuto il cervello senza nemmeno saperlo. Mi sentì da subito uno stupido patetico, per tutto quel tempo cercai di reprimere quei sentimenti a cui non volere ancora credere, poi realizzai che più cercavo di reprimerli e ignorarli, più il tempo passava, e più sentivo quei sentimenti che tanto odiavo, crescere.

«Se sei un cacciatore come dici tu, uccidimi. Ora e subito. Non basta avere una fottuta licenza o aver ucciso alpha normali, se vuoi la tua fottuta vendetta devi essere brutale, devi diventare un mostro. Non pensare che sia facile, non lo è.» gli urlai interrompendolo. In realtà sono rare le volte in cui sbotto, anzi, nessuno ci riesce mai, per questo sono sorpreso che lui mi faccia avere queste reazioni.
Lui mi guardò con apatia e senza rispondermi continuò a combattere contro shoto. Quello sguardo quasi senza sentimenti rivolto verso di me, mi fece sentire un mostro, il peggiore in assoluto, più di quanto io non lo sia già.

Ho sempre schifato l'amore, non ho mai creduto che esistesse davvero, mi imbarazzava anche solo mettermi al posto di quelle persone che io ritenevo ingenue solo perché avevano l'occasione di riuscire ad amare. Ho passato la mia infanzia credendo che l'amore fosse un suicidio, una prigione, guardavo i miei genitori e mi convincevo che tutti fossero come loro a causa di questo amore. Sono cresciuto senza amore, e di conseguenza quando qualcuno tentava di dimostrarmi qualsiasi tipo di affetto mi sentivo talmente a disagio, mi sentivo talmente indipendente dall'affetto, che finivo per ferire o allontanare chiunque, ed in realtà questa cosa fa ancora parte di me. Con Hawks mi sento sempre di potermi buttare, però non bado mai alle conseguenze, mi fa quasi sentire come se fossi ubriaco e lui fosse una delle droghe peggiori e migliori allo stesso tempo. Di solito nei film si parla in modo sdolcinato e schifosamente diabetico, si danno soprannomi non ironici del tipo "dolcetto" o "pasticcino", si direbbero che sono l'uno il gelato dell'altro, ma con me non sarebbe così, non lo è.
Sono cresciuto con una concezione di amore praticamente distorta e inesistente, non so cosa significhi avere una famiglia normale e unita.
Non so cosa significhi dimostrare affetto in modo normale.
Non so cosa significhi chiedere aiuto o scusa.
Sono cresciuto con una visione dell'amore totalmente malato, tossico, ed ora quell'amore è l'unico che io conosco, l'unico che hai miei occhi appare reale.
Sono cresciuto con talmente tanto caos che ormai lo sono diventato io stesso.

Il peso di esistere -DabixHawks OMEGAVERSEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora