Capitolo 16
«Shigaraki?»
«Non ti sei più fatto sentire o vedere, mi sento profondamente offeso...»
Il silenzio del corvino, lo sguardo serio... corrucciato più che altro.
Entrambi uno di fronte all'altro, l'aria si fece improvvisamente tesa e Dabi si sentì quasi come se fosse con le spalle al muro. Si, lui, il grande erede degli alpha che si sente messo con le spalle al muro da una persona.
In quel momento i pensieri si spensero del tutto e tutto quello che c'era attorno a loro sparì, la sua visuale, il suo sguardo... era rivolto solo a lui.
Nei suoi occhi, in quell'istante c'era solo Shigaraki.
La persona che non si sarebbe mai più aspettato di rivedere, mai più... eppure ora era davanti a lui, con uno zaino malandato su una spalla, i soliti vestiti oversize che portava da sempre, quei segni sulla pelle che oramai sembravano esser una parte integra di lui e infine quei suoi capelli azzurri e sbarazzini, che con gli anni sembrarono esser molto più lunghi rispetto all'ultima volta che lo vide.
Ricorda ancora perfettamente ogni scena di quel giorno, del giorno in cui decise di andarsene e non farsi mai più rivedere.
Ogni momento vissuto con quel ragazzo... era ancora impresso nella sua mente ed era completamente convinto di aver cancellato ogni scena, ogni momento.... Invece no. Era tutto impresso come un fottuto tatuaggio.«Che ci fai qui?» il tono autoritario non ammetteva repliche, era ormai ovvia come cosa che ci fosse sotto qualcosa.
Shigaraki in quella zona? Shigaraki davanti a lui dopo tutti gli anni passati?
C'era gatta ci cova.«Anche per me è un piacere vederti...» rispose ironico.
Uno scintillo divertito passò attraverso i suoi occhi ed ebbe la conferma che quell'incontro non fu un caso, anche se di questo, Dabi, non aveva dubbi.
Il corvino sbuffò, già scazzato da tutta quella situazione.
«Shigaraki.» lo ammonì, «arriva al dunque: cosa vuoi?» concluse, serio come solo si può immaginare, e freddo come il marmo.Il ragazzo davanti a lui continuava imperterrito ad avere quello sguardo convinto di avere il mondo tra le mani, ma Dabi ha sempre saputo che non era altro che un ciarlatano. Forte, pieno di assi nella manica, intelligente (oserebbe dire), ma non capace di sfruttare tutte queste qualità.
Era uno che faceva quello che doveva fare e poi si rintanava nella sua tana, a volte voleva un po' di movimento e di conseguenza creava il caos, a volte semplicemente andava in letargo.Il ragazzo dai capelli azzurri sorrise e buttò fuori l'aria dai polmoni, dopodiché gli fece segno a Dabi di sedersi nella panchina poco distante da loro.
Il corvino aveva tutto, davvero tutto, tranne la voglia di affrontare un altro problema. Difatti decise di seguirlo e ascoltare ciò che avesse da dirgli, per poi dileguarsi come solo lui sapeva fare.«Ho saputo tante cose sul tuo conto» la voce era molto più roca, come se la sua gola ormai fosse partita da un pezzo.
Disse quelle parole quasi con superficialità e superiorità, era questa la cosa che a gli occhi di Dabi lo faceva risultare un verme: si credeva invincibile e se ne vantava, ma non era altro che una farsa.
Quello che voleva era solo vincere e raggiungere il potere supremo, solo questo.
Certo, tutti volevano vincere, persino Dabi.
Ma lui aveva dei motivi, nobili o no, erano abbastanza per fargli scatenare l'inferno dentro. Abbastanza per ribaltare ogni cosa creata da quell'essere che ancora si faceva definire "padre".«Le voci girano»
«e cosa dicono?» gli rispose, curioso e divertito allo stesso tempo di sapere le nuovi voci sul suo conto.
Shigaraki lo guardò negli occhi come se stesse cercando di beffeggiarsi di lui, dopodiché, mise una mano all'interno del suo cappotto malridotto, e sotto lo sguardo attento del corvino, uscì quella polaroid.
Il corvino la guardò confuso, ci stava arrivando ma non voleva accettarlo.
Perché quando shigaraki si ci mette è bravo a rovinare le cose, di conseguenza o lo si uccide, o muore l'altro.
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Il peso di esistere -DabixHawks OMEGAVERSE
FanfictionDal capitolo tre: "«Ti ucciderò. Stai in guardia, Alpha.» «Non vedo l'ora, Omega.»" - Qualunque essere umano rimarrebbe terrorizzato nello scoprire le creature leggendarie che vivono attorno a loro, che si mischiano con loro. Vivono in incognito, i...