XIX.

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Il Signor Jacobson, il mio avvocato, era arrivato alla clinica dopo 20 minuti circa e adesso si trovava nella mia stanza per parlare di quello che era successo.
Era un uomo distinto sulla 50ina, alto, magro e con i capelli brizzolati.

Giorgia era uscita per tranquillizzare gli altri, comunicando che mi trovavo
fuori pericolo e che sarei stata bene.

Per un attimo il pensiero di Harry ancora la fuori mi fece venire voglia di alzarmi per andare a controllare, ma semplicemente non potevo.

Speravo solo che G non si fosse fatta prendere dall'impeto di rabbia e gli avesse detto qualcosa.

In quei 20 minuti di attesa avevo sentito la mia famiglia per telefono.
Tutti a parte Hugh.
Mia madre mi aveva detto che era troppo arrabbiato e triste per parlarmi.
Non voleva che lo sentissi in quella maniera.

"Mr. Jacobson cosa mi consiglia di fare? Sorgere subito denuncia o aspettare di avere qualcosa in più in mano?"

"Lei mi ha detto che non ci sono testimoni giusto?"

"Esatto, ero sola nel bagno, nessuno ha visto niente di niente."

Bussarono alla porta.

"Avanti."
Vidi spuntare la testa di Giorgia.

"Hai bisogno di niente Maggie? Salve Signor Jacobson!"

Mentre la mia amica salutava il mio avvocato, notai la figura di Louis quasi nascosta dalla porta bianca.

"Ehy Louis..."
Alle mie parole, il bel ragazzo si fece avanti entrando nella stanza.

"Ehy Maggie! Mi dispiace tanto, non sai neanche quanto. Siamo tutti qua fuori ancora."

"Non voglio che stiate qua, tanto adesso va tutto bene! Andate a riposarvi, non avete dormito oggi a causa mia."

"Non scherzare Maggie, qualcuno è riuscito a dormire.
Sophia pensa che sia stata lei a portarti sfortuna visto che vi siete conosciute proprio ieri sera!" Disse ridendo.

"Allora dopo falla entrare che le voglio parlare!"

"Scusate ragazzi ma avrei bisogno di parlare con la mia assistita." disse il Signor Jacobson.

"Non si preoccupi avvocato, loro possono ascoltare. Le stavo appunto dicendo che non ci sono testimoni, ero da sola."

Feci poca attenzione al fatto che Louis dopo le mie parole, si era avvicinato all'orecchio di Giorgia, le aveva detto qualcosa e poi, poggiando la mano sui suoi fianchi, l'aveva baciata e si era allontanato uscendo silenziosamente dalla mia stanza.

"Va bene, oggi pomeriggio studierò il tutto e la chiamerò stasera. Abbiamo tempo fino a domani per sporgere denuncia."

"Va bene, la ringrazio per essere venuto Signor Jacobson, buona giornata!"

"È un piacere!"
***

Il pomeriggio passò lentamente.
Giorgia mi disse che erano tornati tutti a casa tranne Daisy, Darren, Jason e Robert.
Ad ogni modo dopo qualche ora qualcuno tornava o chiamava per avere mie notizie.

La cosa davvero divertente di tutta questa storia era che nessuno aveva nominato Harry Styles, ed io non avevo la voglia e la forza di chiedere di lui.

Avevo quasi obbligato Giorgia a tornare a casa per dormire un po', preparare le valigie e farsi una bella doccia calda.

Erano le 18:34 quando sentii bussare alla porta.

"Avanti."

La porta si aprì di scatto e mi trovai di nuovo in stanza Giorgia con Louis, Liam e Sophia al seguito.

Let me be. || Harry StylesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora