XLVIII.

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Ho scritto velocemente quindi perdonatemi per gli errori e buona lettura!
Ps: cara ladyherm fammi leggere ancora, potrei morireeeee!!! ❤️
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MARGARET'S POV.

Mi è sempre piaciuto tornare a casa dopo le mie vacanze o i miei viaggi brevi.
Sapere che a casa c'erano persone ad aspettarmi mi rendeva davvero felice.
Era una sensazione che avevo imparato a conoscere solo da quando mi ero trasferita a Los Angeles poiché a Londra la maggior parte delle persone che vivevano con me non erano realmente interessate al fatto che io fossi tornata da campeggio o dalla gita scolastica.
Solo mia madre era davvero felice insieme a Hugh.

Ricordo che la sera, quando mio padre e Hugh dormivano, lei entrava nella mia stanza e mi chiedeva se volevo una tazza di camomilla.
Allora, anche se era stanca, scendevamo giù in cucina e lei metteva l'acqua a bollire sul fuoco.
Era questo quello che mi faceva capire che lei mi amava profondamente, il fatto che avrebbe potuto chiedere a circa 6 maggiordomi di farlo per lei visto che era stanca, ma nonostante tutto lo faceva lei stessa.
Allora ci mettevamo a parlare della giornata o delle esperienze che avevo fatto, le persone che avevo conosciuto.

Anche Hugh era sempre felice di vedermi.
Tutte le volte che entravo in casa, lui aveva il vizio di togliermi dalle mani le borse, le valigie e i sacchi pesanti, questo era il suo modo di accogliermi a casa.

Quando poi me ne sono andata a Los Angeles, ho capito che la famiglia non è solo un legame di sangue, è molto di più.

Daisy usciva sempre fuori sul viale del giardino quando sentiva aprire il grande cancello, mi correva incontro seguita da Darren e Jason.
I due uomini mi salutavano con un enorme sorriso e portavano i bagagli dentro, mentre Daisy mi saltava letteralmente addosso abbracciandomi.
Una delle cose che però amavo di più era che ogni volta che tornavo, lei mi cucinava qualcosa di buono.

Potrebbe sembrare una stupidaggine ma avere qualcuno che ti cucina qualcosa di buono appena torni a casa ti fa sentire veramente a casa.

Ed ero felice anche quel giorno se non per un minuscolo, insignificante particolare: HARRY STYLES STAVA ENTRANDO CON ME IN CASA.

Ora avrei dovuto usare la calma ma per me in quel momento era tecnicamente impossibile.

Aprii il grande cancello con il telecomando ed entrammo.
Come previsto la porta si aprì e da dietro comparve Daisy.

La sua prima espressione fu quella di sempre: felice di vedermi mentre mi veniva incontro.
Si congelò ben presto su suo posto cambiando completamente espressione quando vide Harry al mio fianco che portava la mia valigia.

Darren la guardò confuso, ma anche lui, insieme a Jason, capì guardando verso di me.

Quando fummo davanti alla scalinata d'ingresso, Daisy ci salutò.

"Ciao ragazzi! Ciao Harry, io sono Daisy, la cuoc..."

"Loro sono la mia famiglia Harry." dissi io.

"Tanto piacere Mis Daisy, sono Harry."
Disse lui stringendole la mano con quella che non reggeva la valigia.

"E loro sono Jason e Darren."

Harry strinse la mano a tutti e due sorridendo.

"Mr. Styles mi dia la valigia, la porto io." disse Darren con tono molto educato.

"Oh no, la prego insisto, la porto io in casa." rispose Harry altrettanto gentilmente.

"Bene, ho preparato la torta al cioccolato e confettura, Harry ti piace? Andiamo dentro!" Sorrise Daisy e ci avviammo in casa.

Let me be. || Harry StylesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora