LIV.

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HARRY'S POV.

Le avevo detto che mi sarebbe mancata, ed era quello che realmente pensavo.

Aspettai la sua reazione e la vidi sospirare per poi alzare gli occhi e guardarmi.

"Anche a me Harry." Sorrise.

Per un attimo mi fermai a pensare a cosa sarebbe successo se io quel giorno non fossi andato con mia madre in quel negozio. Cosa sarebbe successo se io non avessi mai conosciuto la ragazza che in questo momento era nella mia cucina con addosso la mia camicia della sera prima e nient'altro sotto.

"Fra due giorni dovrò tornare a Londra dalla mia famiglia." La sua voce mi risveglio dai pensieri.

"Quanto starai a Londra?"
Chiesi.
Le parole uscirono lentamente dalla mia bocca, quasi come se avessi avuto paura di sapere la risposta.
Senza il quasi.
Avevo estremamente paura della sua risposta.

"Fino a fine mese."

Il silenzio si impadronì di noi.
Amavo il mio lavoro, l'avevo amato fin dal primo giorno.
Ma in quel momento, per un istante, immaginai di non essere l'Harry Styles che tutti conoscono. Immaginai di essere rimasto il panettiere di Holmes Chapel. Certo sicuramente avrei dovuto lavorare la notte e sarei stato molto stanco, ma avrei avuto modo di starle vicino, avrei potuto vederla ogni giorno.

E se invece avessi continuato gli studi? Probabilmente sarei diventato un avvocato o un commercialista. Avrei potuto davvero vivere con lei, con un buon stipendio pure.

Poi la mia mente mi ricordò la cosa più importante di tutte: se tu non fossi stato quello che sei adesso, probabilmente non l'avresti mai incontrata perché non saresti mai stato in quel negozio quel giorno.

"E cosa farai dopo? Tornerai qui?" Chiesi di nuovo, osservandola giocare con il bicchiere di spremuta d'arancia di fronte a lei.

"Penso di si."

"Se ti va, potresti raggiungerci a Pittsburgh il 2 Agosto, venire in New Jersey e Baltimora fino all'8 e poi tornare qui insieme a me..."
Stavo esagerando? Forse stavo correndo troppo. Mi avrebbe sicuramente detto di no.
Ma avrebbe anche potuto accettare, dopotutto anche Giorgia sarebbe stata con noi.

No, non stavo esagerando. Era la cosa giusta da fare.

La guardai osservarmi. I suoi occhi brillavano? Forse era contenta della mia proposta.

Sorrise.
"Si, mi va!"

Il pesante mattone che avevo sopra il petto si dissolse nel nulla, permettendomi di riprendere fiato.

"Bene! Oggi cosa vuoi fare? Voglio dire, hai da fare? Perché sennò potremmo stare insieme no? Nel senso se ti va..."
Le mie mani iniziarono a sudare.
Harry cosa cazzo stai facendo, sembri un 13enne, ieri sera te la sei scopata in piscina e adesso fai il timido?

Lei chiaramente se ne accorse subito e rise. La sua risata era così spontanea che per un attimo mi persi. Mi mancava il sapore della spontaneità.
"Si! Posso prima farmi una doccia? Puoi decidere tu cosa fare intanto!"

"Va bene."
La osservai alzarsi dallo sgabello e andare verso le scale, voltandosi solo una volta per guardarmi e sorridere.
***

MARGARET'S POV.

Entrai nel bagno di Harry e chiusi la porta dietro di me, portandomi il telefono davanti agli occhi.

Avrei dovuto richiamare Gi per farle sapere della sfuriata con mio padre.

"Maggie com'è andata?" Chiese lei appena rispose.

"Bene direi, gli ho praticamente vomitato addosso tutto quello che ho sempre pensato su di lui... Direi che se entro la fine della giornata non manda un elicottero a prendermi per rinchiudermi dentro le torri di Londra o non mi disereda, sono salva!"

Let me be. || Harry StylesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora