capitolo 2

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È incredibile, proprio non ci posso credere, Leila ha fatto un vero miracolo.
sono senza parole.
Oltre al trucco, il vestito che, Leila e io, abbiamo comprato mi sta a pennello. È prefetto: nero con una gonna lunga che mi arriva fino ai piedi, scollo a barca che mi dà quel tocco di eleganza e infine i tacchi, che di sicuro mi pentirò di indossare, completano outfit.
-ti piaci eh? Sono brava no? Louis vedendoti gli diventerà duro- avevo paura di chiedere cosa? Ma la guardai male riproverandola della volgarità.
Leila se ne andò lasciandomi ammirarmi per altri minuti.
-Erika! Per caso hai finito di pavoneggiarti Lucas è già nel parcheggio, siamo in ritardo-
Mi sembra ieri quando distrattamente dissi di sì a Leila, ignorando di essermi messa in un grande casino.
Non so se mi divertirò, le probabilità e sia così è il 0,1%, ma sai che ti dico! Mi voglio godere questa esperienza.
Uscimmo ed come detto da Leila, vidi Lucas, vestito con un abito elegante, davanti ad una macchina.
-che elegante che sei. Lucas posso chiederti se Erika può stare nel sedile davanti?- Chiese Leila a Lucas che accetto facendomi sedere nel posto vicino a Louis. quando mi sedetti con la coda del Occhio vidi Louis fissarmi
ma quando ricambiai Lui si mise a guardare altrove con le mani appoggiate sul volante. Forse mi sono sbagliata?
All'improvviso la strada si fece frastagliata e la mia visita si annabbio; nella mia testa solo ricordi.
l'ambulanza, le urla di mia madre di spavento e dolore. Mi girai ed al posto di Louis vidi mio padre inerme schiantato nel volante, la missiva si trasformò nelle parole di quel giorno.
-Siamo arrivati potete scendere, io resto qua un minuto- invito Louis parcheggiando l' auto.
Come è possibile che non ricordo cosa è successo del tragitto, è come fossi caduta in sonno profondo e ora mi fossi appena svegliata. La testo continua a girare cercai di uscire dall'auto, come Leila e Lucas ma una mano mi fermò.
-come stai?- Mi chiese Louis con i suoi occhi azzurri che mi tolgono qualsiasi possibilità di mentire.
-

bene... Perché me lo chiedi?-
-Erika, non faccio domande inutili, se te lo chiesto è perché non stavi bene- spiego con toni duro.
Non saprà mai il perché ma almeno se ne accorto, nessuno lo aveva fatto prima
sorrisi di istinto e mi nascosi con la mano che venne scostata da Louis
-Ora possiamo uscire- così facemmo.
Non ero mai andata a il prom, non posso fare una tastistica ma è il posto più bello del mondo.
La location è spettacolare, da partire dal giardino al ultimo piano del edificio, le decorazioni sono studiate e le lanterne che illuminano il sentiero danno una atmosfera rilassante. L'unica cosa poco carina è la musica che proveniva dall' interno.

Per evitare ciò io e Louis restammo tranquilli se nonduti in alcuni tavolini fuori.
-Che sdolcinati che sono le coppiette che fanno effusioni, sono ridicoli- ammessi disgustata.
M

i rispose con un sorriso; cavolo quanto è bello perché lo priva alla gente.
-Io non ballo ma se vuoi... Potrei fare un'eccezione e possiamo fare i ridicoli insieme-
-È un modo alternativo per chiedermi di ballare?-
-speravo che lo capissi- scopiamo in una risata che durò per qualche minuto.
-louis andiamo a iscriversi? Non si sa mai che diventiamo re e regina- mi ricordai entrando nella sala.
Me ne penti subito, ma che mi aspettavo vivere il sogno americano senza nessun problema.
Dopo aver registrato i nostri nomi mi allontanò.
-amico guarda chi di è iscritta, quella stronza di Erika. non la voterò nemmeno ad occhi chiusi-
Presi Louis da una parte guardando, gli misi le braccia nel collo poi mi ritrovo le due mani sulla vita. Restammo in silenzio ma i nostri occhi parlavano da sé.
-Hai fatto un miracolo, hai fatto ballare louis- urlò Lucas comparendo dalla folla con Leila.
-Vedo che vi trovate bene- dubbiosa Leila guardo la mano di Louis sulla mia vita, che poi la discolse.
-Si, stavamo solamente parlando- mi giustifico che dallo sguardo non ci credeva nemmeno un po'.
-Ragazzi e ragazze, è arrivato il momento di scoprire chi è stato incoronato re e regina del ballo di quest'anno- rivelò una voce nel megafono
-Secondo me, sarete voi- confesso Leila avvicinandosi.
-Il re del ballo di quest'anno è... Louis il figlio del nostro carissimo preside Smith-
Louis é il figlio del preside? Non si assomigliano per niente.
Tutto il pubblico si girò fissando Louis e invitandolo sopra il palco.
Aspettavo trepidante che dicesse il mio nome sarebbe fantastico.
-La Regina di Louis è... Tania, dai venite a ritirare la vostra corona- il sorriso nel mio viso si spense subito, come pensavo di competere, lei è bella, elegante e sono certa sia pure simpatica.
Amareggiata me ne scappata fuori senza salutare nessuno.
-vuoi che ti accompagno a casa?- Chiese una voce alla mie spalle, mi girai e scoprì Che era Louis.
-Non dovresti andare a ballare con la tua Regina, siete Perfetti insieme. Non fare finta che non ti sto antipatica, tutti mi odiano e per favore vattene- gli urlai addosso ma lui si avvicinò arrivando a un soffio dalle mie labbra, cosa che fa andare a palla la ragione.
-Io non voglio stare con Tania cazzo. Lo capisci che voglio stare con te- la sua vicinanza non mi faceva ragionare come non si deve.
-Scusa? Vuoi farmi credere che preferisci stare con me che con Tania, se è uno scherzo è di cattivo gusto- risposi in difesa.
-Si? Non sei come ti descrivono a scuola- sussurrò e il mio cuore batte all'impazzata.
-Con te mi sento libero, mi sento migliore, ed cazzo sei bellissima ma anche tanto testarda-.
Nonostante la volgarità lo lascio avvicinare ancora ed senti il suo respiro che ammazzo gli ultimi neuroni rimasti.
-Erika...lo so ci conosciamo da poco ma mi piaci-

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