capitolo 19

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Erika
-erika! Tutto ok?- mi chiese preoccupato Louis
Nel intento di dire si, mi sentí strana, mi piegai a tre qua quarti é vomitai sul l'asfalto. Da stamattina che non mi sento molto in me.
-erika? Hai mal di pancia- Leila aveva notato mi tocfai la pancia di instinto. Che diamine mi sta succedendo?
Louis nel frattempo chiamò James che con l'auto noleggiata di mia madre venne a prenderci.
-louis percaso hai assegnato il caffè é buonissimo, niente a che fare con quello che beviamo in america- James entusiasti
-papá si, oggi ho fatto colazione con i nonni di Erika ma non credo sia la priorità ora, in questo momento-
Louis è migliorato, anche in situazioni di stess e moderato ed educato.
Quando tornai a casa mi buttai nel letto ed vomitai ancora alcune volte.
-suora?- mi sorrise Louis - sei sicura che non vuoi dire nulla ad tua mamma... Che ne so? Fare anche una visita?-
-mia madre ti ha già preceduto domani vado in ospedale a fare una visita per vedere cosa ho, però ora voglio solo silenzio-
Lo bacai, sembra quasi impossibile in un momento i nostri baci erano innocenti. La mia testa non vuole più ragionare.
-suora... Il cattivo ragazzo ti sta influenzando-
Portai Louis su le mie labbra tirandolo dalla maglietta.
Senza dubbio sono cambiata ed dure lui è cambiato; ma lo abbiamo fatto insieme.
Come la mia prima visita a casa di Louis un colpo di tosse interrompe il mio momento Magico.
-che c'è papà?- chiese Louis staccandosi da me
-io è la signora Sofia, abbiamo pensato di andare a mangiare la pizza tutti quanti-
-dai cattivo ragazzo alzati che andiamo a mangiare una pizza italiana- lui mi obbedì ed un po' controvoglia si mise le scarpe.
-erika, ma un nomigliolo più romantico no?- mi chiese mio suocero... Cosa ho detto suocero
-no, cattivo ragazzo è perfetto- con gli occhi sognanti guardai l'amore della mia vita.
Qualche anno fa ero disperata per la morte di mio padre non riuscivo ad vivere la vita a pieno. Anche lui era devastato ma meno per meno fa più no.
-scusa devo andare in bagno- rivelai in mezzo al pranzo. Quando fui arrivata nel bagno delle ragazze ed vomitai l'anima.
-merda che ho?- esclamai dando un pugno al muro, ah che dolore non é stata una buona idea.
Ritornai al mio tavolo come non fosse successo nulla con il mio solito sorriso non sarò io ad rovinare la serata.
-ciao Erika da quanto non ci si vede-
-luca!- andai ad abbracciare il mio amico d'infanzia, l'unico che avessi in realtà.
-conosco la signora Sofia ma gli altri...- era da parecchio che io ed Luca non parlavamo e capibile che ha perso pezzi della mia vita.
-lei è Leila la mia migliore amica, lui il suo fidanzato Lucas e lui...- difficile descriverlo
-il suo fidanzato Louis- risposte per me alzandosi dal tavolo.
-vedo che hai fatto molta amicizia...- mi girai e Louis lo fissava con uno sguardo intimidatorio.
-louis! Non fare il possessivo- lo sgridò suo padre.
Salutai il mio amico d'infanzia ed mi rimisi a Sedere.
Il giorno seguente mi preparai per andare al pronto soccorso, non è affatto normale che sia perennemente stanca ed vomitare in continuo
-mia figlia a costantemente stanca, senza forze puoi vomita di continuo- disse mia madre alla ragazza delle reception.
Dopo alcune Visite esami del sangue ed per i dolori lì scoprì... Niente
-forse è troppo presto per vedere qualcosa delle analisi, se volete possiamo prendere appuntamento per settimana prossima- rivelò la dottoressa scrivendosi sulla agenda il prossimo appuntamento.
Ero venuta per avere delle risposte ma ora sono ancora più confusa.
Dare il nome a ciò che fa male serve, se non sapessi che lo starnutire costantemente fosse un sintomo Del raffreddore mi preoccuperei

L'amore, un fiore con le spine Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora