1|Incontri pericolosi

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"Il sorriso è una curva che raddrizza tutto" sento il calore di quelle parole sopra la mia nuca, mentre mia madre mi stringe forte in un abbraccio .
Lei è la mia famiglia,il mio tutto e l'unica persona su cui posso veramente contare .
Dal giorno in cui mi ha messa al mondo è stata l'ombra dei miei passi, ovunque presente .
Le sue braccia sono state sempre forti a sorreggermi e a sollevarmi dai dispiaceri che l'assenza di mio padre mi procurava.
Ero piccola e non capivo il perché del posto sempre vuoto accanto al suo alle mie recite scolastiche.
Vicino le mamme delle mie compagne di scuola c'era il loro papà .
E il mio dov'era?

"Anche quest'anno lui non ci sarà vero?" la mia voce trema per la rabbia e la delusione .

"No, Cam"..
Si siede di fronte a me e mi accarezza il viso " il suo lavoro lo tiene lontano da casa, da noi" i suoi occhi diventano lucidi e sembrano stanchi di convivere con questa giustificazione.
In fondo chi vuole esserci, semplicemente c'è .
Senza se e senza ma, senza scuse.
Non esistono distanze che la volontà non possa accorciare.
D'istinto l'abbraccio, sento il suo corpo esile e fragile e sento solo il bisogno di rassicurarla "mamma" mi scosto e mi fermo un istante a guardarla
"C'è la faremo, c'e l'abbiamo sempre fatta da sole"
In un lampo i ruoli si invertono. Sono io che trasmetto forza a lei che adesso è quasi stanca di combattere .

"Hai ragione piccola mia" sul suo volto si rivela timido un sorriso

"Piccola????" Sghignazzo.

"Non credo ci sia bisogno di ricordarti che due settimane fa ho compiuto 23 anni" le faccio la linguaccia

Mi guarda incuriosita e il suo sorriso non scompare

"Ma se fai ancora i capricci ???" Mi butta sul letto e inizia a solleticarmi senza pietà, non oppongo resistenza .
Abbiamo bisogno di momenti spensierati e semplicemente felici, soprattutto adesso .

In fondo noi siamo così, passiamo dal pianto al sorriso in un secondo.
Siamo indispensabili l'una per l'altra e ci completiamo.
Abbiamo sempre lottato insieme nei momenti più difficili e questo forse lo è più di tutti .

Qualche mese fa mia madre ha scoperto di avere un cancro, e ha iniziato a sottoporsi ad esami e ad estenuanti sedute di chemioterapia che ci sottraevano del tempo da trascorrere insieme .
Hanno indebolito il suo corpo ma la sua anima è forte e non vuole arrendersi a questo destino.

Ho immaginato mia madre al mio fianco per il resto della mia vita, a condividere le gioie più immense e le tristezze, le mie vittorie e le mie sconfitte .. Mai e dico mai avrei immaginato di avere paura del tempo e di quello che mi sarebbe rimasto da vivere accanto a lei.
I medici gli hanno dato un paio di mesi da quando si sono accorti che non risponde più ai trattamenti ma questo lei non lo sa, mi ha sempre detto che non voleva avere scadenze e che voleva vivere la sua vita come se non dovesse mai finire.

È la fine di novembre e Cleveland è già ricoperta di soffice e candida neve .
Di solito ci tiene compagnia fino a gennaio e io sono felice, adoro la neve, adoro la mia città sotto questa atmosfera .
Sono un po' meno contenta di dover prendere il pullman per andare all'università .
Non amo molto guidare la mia Pontiac Firebird LT 1 rosa smorto , non per il colore ma sono abbastanza spericolata al volante.

"Mi accompagni pomeriggio vero?" Mi chiede mia madre mentre mi prepara un sandwich al prosciutto .

"Certo!" provo a strizzarle l'occhio ma come al solito ne esce una smorfia strana che la fa piegare dalle risate.

"Sai, dovresti smettere di provarci ormai" continua a ridere, incrocio le braccia e la fisso seria

"E tu dovresti smetterla di prendermi in giro " .
"Piuttosto dovresti insegnarmi la tecnica " e con un dito mi chiudo una palpebra e le faccio la linguaccia

"Ahahahah Cam, tesoro mio " e inizia a tossire
così accorcio le distanze e mi precipito da lei

" è tutto ok, solo un po' di tosse "...
"Sei la solita comica, e mi fai ridere troppo" tenta di sdrammatizzare ma io so che non è così.
So che è sempre più stanca anche se lei cerca di mostrarsi sempre forte e combattiva.

"Mamma, dovresti riposare un po'"
"Al pranzo ci penso io" la aiuto a sedersi sulla poltrona a quadri in cucina .
Preparo velocemente altri due sandwich, uno per lei e uno per me , le schiocco un bacio sulla guancia e corro fuori di casa .

La fermata del pullman si trova a due isolati da casa mia e ho solo un paio di minuti per arrivarci tutta intera .
Le temperature gelide di queste ultime settimane e la neve,hanno facilitato la formazione di grosse lastre di ghiaccio sui marciapiedi .
Rimpiango di aver chiuso i miei scarponi in soffitta e di non aver comprato quelli nuovi alle svendite la scorsa settimana .
I miei stivali neri di pelle tacco 10 di Phillip Lim non sono stati un'idea eccellente, infatti faccio un'altro passo e sto per ritrovarmi con il sedere a terra.
Sento già il dolore prima ancora di cadere, chiudo gli occhi ma due mani salde mi tirano per un braccio e di colpo mi trovo la testa appoggiata al petto di qualcuno.
Tengo gli occhi ancora chiusi, sento solo un profumo dolce e inebriante uscire da quella pelle .

"Signorina tutto ok?" Una voce calda mi riporta alla realtà, sono così maldestra .

"Se gli occhi li tiene chiusi anche quando cammina non mi sorprenderei se la prossima volta cadesse di nuovo " una risatina muove su e giù quel petto muscoloso e immediatamente mi scanso

"Per sua informazione gli occhi li tengo sempre aperti" faccio una smorfia e lo guardo.
Un ragazzo in tuta da ginnastica alto e muscoloso mi ha letteralmente salvato le chiappe.
Riesco solo ad intravedere due occhi verdi e luminosi e una ciocca di capelli neri che esce dal cappuccio della felpa .
Rimango a fissarlo per un pó, catturata dalla sua presenza. Poi raccolgo da terra la mia cartella e mi rimetto in piedi soddisfatta ma un passo di troppo e sto per perdere di nuovo l'equilibrio ....
Di nuovo quelle mani su di me, e poi una scossa scende lungo la mia schiena

"C'è la faccio da sola,grazie" sbotto

"Non mi pare".. "Non posso lasciarla un secondo" si toglie una cuffietta dall'orecchio "ha così voglia di baciare il pavimento"? E continua a ridere di me ...
Adesso sto davvero perdendo la pazienza..
"Secondo me preferirebbe baciare me " e mi strizza l'occhio ...
Maledizione, quegli occhi verdi... Sono così magnetici,non riesco neanche a pensare...

"Ti piacerebbe" !
Per fortuna l'arrivo del pullman mi salva da un'altra figura di merda giro i tacchi e salgo il più in fretta possibile lasciando indietro quel ragazzo che per un attimo ha stregato i miei pensieri !

"Che coglione!" impreco una volta preso posto e la vecchietta seduta accanto a me mi fulmina con lo sguardo !

armato d'AmoreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora