ALLY'S POV
Mentre mi trovavo sul letto il mio telefono vibró.
Messaggio da: Sconosciuto
'Hey Ally'
'E tu saresti?'
'Taylor'
'Oddio scusami Tay'
'Tranquilla Ally. Comunque ti andrebbe di andare a prenderci un frullato domani?'
Un sorriso da ebbete si creò sul mio volto.
'Perché no'
risposi immediatamente al suo messaggio senza pensare alle conseguenze.
Avevo deciso di cambiare e quindi decisi di seguire il consiglio di Orazio, quello di cogliere l'attimo e abbandonarmi al presente senza pensare al passato o al futuro.
'Allora ci vediamo dove ci siamo visti prima alle 16 ok?'
Prima che potessi rispondere al messaggio qualcuno aprì la porta della mia camera.
Era Christian.
-a casa mia si usa bussare alle porte. Se era chiusa si vede che volevo rimanere da sola-
dissi alquanto scocciata.
-senti mi dispiace ok? Sono venuto solo per scusarmi ma non ti preoccupare ora me ne vado subito-
Aspettai un secondo prima di rispondere ma decisi comunque di perdonarlo.
Sapevo cosa significava non essere accettati e non volevo far star male nessuno anche se in questo caso lui mi aveva fatto soffrire.
-No aspetta Chris, non andare. Ti ringrazio davvero, accetto le tue scuse. Ricominciamo tutto da capo? Una seconda chance va data a tutti-
dissi facendogli l'occhiolino.
-Grazie davvero Ally-
-Di niente Chris-
-ti vedo particolarmente felice, cosa è successo?-
Disse Chris sedendosi accanto a me.
-niente di che fratello, davvero-
-sicura?-
Le sue domande mi stavano dando davvero fastidio quindi decisi di non rispondere e ignorarlo.
L'avevo appena perdonato per il suo stupido atteggiamento e di certo non doveva permettersi di violare la mia privacy.
Non mi fidavo ancora di lui e forse non l'avrei mai fatto.
Ero convinta del fatto che le persone non cambiano poiché come dice quel famoso detto 'chi nasce tondo non può morire quadrato' ne tantomeno lui.
CHRISTIAN'S POV
Entrai in camera di Ally per potermi avvicinarmi a lei.
Volevo che cominciasse a fidarsi di me, volevo che non capisse niente di quello che avevo tramato.
Con fatica mi scusai con lei e cercai di essere il più convincente possibile.
Fortunatamente accettò le mie scuse ma mi diede ai nervi il fatto che non voleva rispondere alle mie domande e che mi ignorava, c'era qualcosa in lei che mi irritava.
Odiavo essere ignorato, odiavo non poter avere il controllo sugli altri e forse era proprio questo che mi dava fastidio di lei, riusciva a mantenermi testa e nessuno fino al suo arrivo ci era riuscito.
-perché non mi rispondi?-
-senti Chris non voglio essere ignorante ma sinceramente la mia vita è la mia vita e a te non dovrebbe interessare giusto? È vero che ti sei scusato ma non penso che da 5 minuti a questa parte passi dal fregatene della mia vita al volerla controllare-
Avrei voluto insultarla, trattarla male ma in quel momento lo schermo del suo telefonò si illuminò.
Vidi che cercò di coprirlo con la sua piccola mano ma riuscì comunque a vedere il mittente del messaggio e un sorriso soddisfatto si creò sul mio viso.
-ok scusa hai ragione-
Abbracciai con riluttanza mia 'sorella' e uscì dalla sua stanza.
'E bravo il mio Caniff, ero sicuro che non mi avresti deluso'
ALLY'S POV
Appena Christian uscì dalla mia stanza risposi immediatamente a Taylor.
Messaggio a: Taylor
-scusa Tay, ma mio fratello era venuto ad importunarmi comunque certo ci vediamo domani-
-perfetto, a domani piccola-
~~~~~~
'Piccola? Mi aveva appena chiamata piccola?'
Il mio cervello cominciò a non ragionare più e il cuore cominciò a battermi forte.
È vero che era la prima volta che uscivo da sola con un ragazzo, è vero che era la prima volta che qualcuno mi chiamava piccola ma non dovevo farmi nessun filmino mentale e dovevo calmarmi.
Ero una semplice ragazza di periferia e un ragazzo come Taylor non si sarebbe mai innamorato di me.
Lui era così perfetto, mentre io bhe, ero semplicemente io.
Ero solamente Ally Dolan, la ragazza del Michigan, la ragazza che andava in giro con i vestiti logorati perché non si poteva permettere di comprarsene di nuovi, la ragazza timida e silenziosa, la ragazza che aveva paura di ciò che pensava la gente e che si chiudeva sempre in se stessa.
In quel momento la paura si impossessò di me.
Ero così convinta di poter diventare un'altra persona che misi da parte la vera me, ma, ora lei stava per riemergere.
Mi accorsi solo allora che non ero pronta per cambiare, non ancora, o forse mai ma purtroppo non mi potevo più tirare indietro.
Avevo fatto la mia scelta e dovevo prendermi la mie responsabilità anche se qualcosa mi diceva che non dovevo, che dovevo continuare la mia vita da sola, che sarei stata meglio in solitudine poiché le persone portavano solo guai, dolore e sofferenza e le cicatrici più grandi, venivano lasciate proprio dalle persone che a noi sembrano più care come i nostri amici e i nostri parenti.
Avevo paura quindi di fare una figuraccia all'uscita con Taylor, quindi decisi di andare a parlare con Crawford.
Ero sicura che sarebbe stato l'unico che sarebbe stato in grado di aiutarmi.
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Go on alone || Taylor Caniff
FanfictionAlly è una ragazza di 19 anni costretta a trasferirsi in un'altra città a causa della madre. Da quando il padre le lasciò Ally viveva in solitudine finché non conobbe i suoi nuovi fratellastri, i Collins e un ragazzo che scombinò la sua vita. Il s...