~ Capitolo 34 ~

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Ragazzi eccomi qui, scusatemi davvero tanto per il ritardo ma sono riuscita solo ora a trovare un momento libero per scrivere.
Sto studiando veramente tanto per questo esame di maturità sperando che vada al meglio quindi spero che il capitolo possa piacervi e buona lettura ♡

ALLY'S POV

-pronto?-

-prontissimo-

Rispose Taylor.

Ed eccomi di nuovo li, su un aereo di linea pronta per una nuova avventura.

Ancora non mi ero abituata a questi spostamenti ma dovevo ammettere che mi piaceva viaggiare e anche molto.

A differenza delle altre volte non riuscì neanche a godermi la partenza che mi addormentai sulla spalla del mio ragazzo.

TAYLOR'S POV

Finalmente l'aereo partì, non vedevo l'ora di trovarmi a casa, la mia vera casa.

Ero così felice che Ally aveva accettato di sccompagnarmi.

Con lei al mio fianco sarei riuscito ad affrontare ogni ostacolo.

Mi bastava guardarla per ritrovare la speranza e sorridere.

Anche ora che stava accanto a me mentre dormiva era così bella.

La sua faccia così rilassata riusciva a tranquillizzare anche me.

-Ti amo-

Le dissi mentre lasciai un bacio sulla sua fronte prima di chiudere anche io gli occhi e riposare.

~~~~~~~~~~~

-Tay Tay-

Mi richiamò Ally.

-siamo arrivati-

Disse emozionata.

Scesi dall'aereo e prese le valige ci dirigemmo verso il parcheggio dove chiamammo un Taxi che arrivò dopo dieci minuti.

-Dove vi devo portare?-

Ci chiese gentilmente il taxista.

Gli consegnai il foglio con la via e partì.

Continuavo a guardare fuori dal finestrino ma non c'era niente a me familiare.

Non ricordavo proprio nulla della città in cui ero nato.

La tristezza si impossessò di me quando capì che nessun ricordo mi rimandava alla mia infanzia.

In giro di qualche minuto avrei suonato alla porta dei miei genitori che però per me erano dei semplici sconosciuti.

Ally sembrò accorgersi del mio repentino cambio di umore e mi strinse a se.

-andrà tutto bene-

Mi disse in tono rassicurante.

-finché ci sarai tu-

Dissi prima di baciarla

Non mi importava se stavamo su un Taxi e se il signore che stava guidando ci stava guardando ma io avevo bisogno di quel contatto, delle sue labbra rosee sulle mie.

-ti amo Tay-

-anche io pic...-

-piccioncini siamo arrivati-

Ci interruppe l'autista.

-emh si scusi-

Dissi evidentemente imbarazzato.

Diedi i soldi al tipo e scesi dall'auto prendendo le valige.

Percorsi il vialetto pieno di ciottoli prima di bussare alla porta.

Due signori sulla cinquantina aprirono la porta.

-Scusi chi è lei?-

Chiese quello che doveva essere mio padre prima che riapri la bocca.

-T..Tay-

Disse balbettando.

-si sono io-

Dissi serio.

-Tesoro aiuto-

Disse con le lacrime agli occhi.

-Oddio amore quanto ci sei mancato-

Disse mia madre stringendomi fra le sue braccia.

-anche voi-

Dissi incerto.

-lei chi è?-

Chiese mia madre sorridendo amorevolmente alla ragazza bionda al mio fianco.

-Mamma, papà, lei è la mia ragazza Ally-

-salve-

Disse stringendo le mani ad entrambi.

-Prego entrate-

-grazie-

Disse lei timidamente.

-allora cosa ti porta qui e come hai fatto a trovarci? -

-è una lunga storia ma avevo bisogno di rivedervi, di ritrovare un po di me. Di capire chi sono veramente-

-tesoro.

Cominciò a dire mia madre con tono triste.

Ci dispiace davvero tanto-

-non volevamo abbandonarti ma non abbiamo avuto altra scelta, avevamo seri problemi economici e abbiamo preferito lasciarti sotto il controllo di altre persone.
Ci dispiace anche di non averti più contattato ma avevamo paura che ci odiassi e che non avessi più voluto parlare con noi-

-non c'è un giorno che abbiamo passato senza pensarti io e tua madre, eravamo davvero preoccupati per te ma ora vedere che stai bene mi fa solo che piacere-

-all'inizio vi odiavo, odiavo la mia vita, non capivo perché mi avevate abbandonato, ero un bambino e forse non capivo, purtroppo la famiglia adottiva non mi ha mai amato e sono dovuto scappare-

I miei sgranarono gli occhi.

Gli raccontai di tutto quello che era accaduto e quando finì mi abvracciarono forte cominciando a piangere.

Strinsi anche io i miei genitori finché non vidi Ally piangere.

Neanche lei aveva avuto una vita facile, suo padre l'aveva abbandonata ma a differenza mia i miei genitori avevano continuato ad amarmi.

-stai bene ora?-

Chiese mio padre ancora preoccupato.

-si papà e devo dire anche che bisogna vedere sempre il lato positivo di ogni cosa. Se avessi continuato la mia vita qui, se non fossi stato adottato e se poi non fossi scappato non avrei mai incontrato Cameron e soprattutto non avrei mai incontrato una ragazza speciale come Ally-

Le sorrisi e le sue guance si tinsero subito di rosso.

Abbassò lo sguardo e sorrise.

-prenditi cura di lei-

Mi disse mia madre.

-non farle del male e non abbandonarla mai. Una cosa ho imparato a mie spese che quando si ama una persona non è vero che va lasciata andare ma va tenuta stretta poiché nella vita capita una volta sola di incontrare chi è capace di farti sorridere-

Nelle sue parole notai un senso di tristezza e di malinconia.

So che stava parlando di me e quindi sorrisi.

-lo farò mamma-

Dissi per poi stringere la mia mano in quella di Ally ed uscire.

-ci vediamo dopo-

Urlai ai miei prima di chiudere la porta e trovarmi fra le strade di quella città che cominciava ad essere sempre più familiare.

Go on alone || Taylor CaniffDove le storie prendono vita. Scoprilo ora