~ Capitolo 27 ~

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Prima di spengere il telefono scrissi a Taylor per fargli sapere del mio imminente arrivo.

Messaggio a: Taylor ♡

-Tay sto partendo ora-

-perfetto piccola ♡ -

-mi vieni a prendere all'aeroporto? Ho bisogno di abbracciarti-

-amore non posso mi dispiace ma appena arrivi vieni a casa ok? ♡ -

-ok-

Risposi titubante.

Taylor non era tipo da cuori.

-Craw sono preoccupata-

-che succede?-

-ho scritto a Tay ma mi ha mandato dei cuori insieme alle risposte-

-e quindi? -

-quindi lui non l'ha mai fatto. C'è qualcosa che non va-

-Ally lo starà facendo perché gli manchi e vuole farti vedere che ci tiene a te-

-ma-

-niente ma-

Disse accarezzandomi la guancia.

-andrà tutto bene ok?-

I suoi occhi mi davano sicurezza quindi gli strinsi la mano e sorrisi.

-hai ragione Craw scusa-

-non devi scusarti tesoro, capisco le tue incertezze ma non devi preoccuparti e poi ricorda, finché ci staremo noi al tuo fianco andrà tutto bene-

~~~~~~~~

-Finalmente-

Disse Christian appena scendemmo dall'aereo.

-non ce la facevo più a stare li sopra-

-sei sempre il solito fifone-

-senti chi parla Craw ti ricordo che hai paura del buio-

Vidi Crawford abbassare la testa e diventare rosso.

-quanto manca alla macchina? Ho poco senso dell'orientamento e non so dove sta-

Dissi cercando di rompere il silenzio imbarazzante.

-Ally penso altri cinque minuti e siamo arrivati. Come mai tutta questa fretta?-

-è solo che voglio tornare a casa, sono molto stanca-

-non sei molto brava a mentire-

Mi disse Christian all'orecchio mentre cominciai a ridere.

Il viaggio di ritorno fu più lungo del previsto.

La strada era completamente bloccata a causa di un incidente avvenuto poco prima.

Tornata a casa stremata mandai un messaggio a Tay dicendo che sarei andata da lui il giorno dopo.

Non ero in condizioni di uscire ne di farmi vedere da lui ed ero anche molto stanca quindi dopo aver fatto una bella doccia mi sdraiai e caddi in un sonno profondo.

TAYLOR'S POV

-Lasciami bastardo-

Dissi al signore che si trovava davanti a me.

-stai zitto ragazzino-

-Hyde lasciami-

-ho detto stai zitto-

Disse dandomi un pugno in faccia facendo uscire del sangue dal mio naso.

Mi sentivo stordito e non riuscì a reagire quando un altro colpo arrivò sull'altra guancia.

Cominciò a girarmi la testa e poi non riuscì più a distinguere niente.

L'ultima cosa che vidi fu Cameron che cercava di aiutarmi prima che cadde a terra privo di sensi.

Non so quanto tempo era passato ma vidi Hyde tenere in mano il mio telefono.

-Taylor la tua adorata Ally non verrà prima di domani. Dice di essere molto stanca.-

-non torcerai nessun capello ad Ally brutto bastardo-

-non devi parlarmi così ragazzino. O mi darai quello che mi serve o dirai ciao ciao alla tua cara amichetta-

-non posso aiutarti Hyde, non ho quello che ti serve-

Le parole mi si bloccarono in gola e Le lacrime cominciarono ad uscire dai miei occhi.

-non ricordavo fossi così sensibile Michael-

Non risposi alla sua provocazione e quando provai ad alzarmi mi resi conto che non sarei andato da nessuna parte.

Ero bloccato, non potevo far niente se non aspettare.

-Tu mi darai quello che mi serve Taylor, a qualunque costo o ti giuro che violenterò la tua ragazza davanti ai tuoi occhi e poi la ucciderò-

Disse Hyde prima di lasciarmi li in salone senza poter replicare.

Mi sentivo inutile e codardo.

Non avevo mai raccontato a Cameron del mio passato né ad Ally e cosi facendo li avevo messi in pericolo.

Ero solo una nullità e se serviva per continuare a far vivere i miei amici mi sarei offerto io al posto loro.

Se qualcuno doveva rimetterci la pelle, quello dovevo essere io e non loro, non me lo sarei mai perdonato.

ALLY'S POV

Uscì di casa sorridendo.

Finalmente avrei rivisto Taylor.

Arrivata davanti casa suonai il campanello ma nessuno venne ad aprirmi quindi presi la chiave di emergenza nel vaso accanto alla porta ed entrai.

Vidi Taylor legato alla sedia del salone, con un cerotto sulle labbra e con il sangue che continuava a colare dal suo naso.

Di istinto urlai il suo nome e corsi verso di lui.

Appena mi vide mosse la testa come per dirmi qualcosa ma non lo ascoltai.

L'unica cosa che volevo fare era slegarlo e abbracciarlo.

Vederlo in quello stato mi fece molto male.

Arrivata alla sedia tolsi immediatamente il cerotto dalla sua bocca e prima che potessi tagliare le corde spesse mi urlò di scappare.

Non capì cosa stava succedendo finché qualcuno non mi prese da dietro e soffocò il mio urlo mettendo una grande mano sulla mia bocca.

In quel momento vidi che anche Cameron si trovava nelle stesse condizioni di Taylor e i miei occhi si appannarono.

Scalciai indietro sperando di colpire la persona che si trovava alle mie spalle ma smisi nel momento in cui qualcosa di freddo e di appuntito si posizionò sul mio collo.

Lo sguardo assente e supplichevole di Tay fu l'ultima cosa che vidi prima di cadere perterra senza forze.

Go on alone || Taylor CaniffDove le storie prendono vita. Scoprilo ora