TAYLOR'S POV
-dove stai andando?-
-esco Cam-
-con chi?-
-vado a farmi una passeggiata da solo, ho bisogno di pensare-
-salutami Ally ok? Lo so che è la prima volta che uscite ma vorrei incontrarla prima o poi-
-ma come?-
-dai è ovvio che devi uscire con lei, te lo leggo negli occhi-
-si ok Cam ci vediamo dopo-
Interruppi la nostra conversazione prima che degenerasse.
Non avevo intenzione di sentire ciò che aveva da dire Cameron, non volevo ascoltarlo, avrebbe solo peggiorato la situazione.
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Quando me la ritrovai davanti in tutta la sua bellezza realizzai che fingere non sarebbe stato difficile, anzi non lo avrei neanche dovuto fare.
Non sarebbe stato complicato comportarmi bene e flirtare con lei.
La vidi avvicinarsi e la abbracciai.
Era così piccola e indifesa e più la stringevo fra le mie braccia e più capivo che quello che stavo facendo era tutto un grande errore ma non potevo tirarmi indietro, non potevo permettere a Chris di parlare, nessuno doveva sapere niente di me.
Dopo poco la sentii irrigidirsi e staccarsi da me.
-ciao Taylor-
disse un po distaccata e con molta timidezza.
-ciao piccolina-
dissi facendo unire le nostre mani.
Inizialmente un pò titubante lasciò la sua piccola mano nella mia e mi sorrise dolcemente.
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Ci sedemmo nei tavolini esterni dello Smooth Club e appena una cameriera si avvicinò ordinammo i nostri frullati.
-per me uno fragola e banana tu come lo vuoi?-
-ai frutti di bosco perfavore-
-perfetto fra poco arrivo con il vostro ordine-
-allora Ally raccontami un po di te, sempre se vuoi ovviamente-
-in realtà non c'è molto da dire, sono nata nel Michigan, sono figlia unica ho 19 anni e fino a poco fa abitavo a Cadillac con mia madre poiché mio padre ci ha lasciate 5 anni fa, ora sempre per volere di mia madre con la quale non ho un rapporto rosa e fiori ci siamo trasferite a casa del suo nuovo compagno John che ha due figli quindi diciamo che da figlia unica sono passata ad avere due fratelli. Con uno vado molto d'accordo con l'altro invece no ma ancora non ho capito bene perché gli sto antipatica-
-è uno stupido se ti tratta male, sei una ragazza così carina e dolce-
La vidi arrossire e abbassare lo sguardo, non era abituata a ricevere dei complimenti, ne ero sicuro.
-e invece tu cosa mi dici?-
Dovevo immaginare che mi avrebbe fatto anche lei la stessa domanda.
-Bhe come sai mi chiamo Taylor Caniff ho anche io 19 anni sono nato a Princeton in Indiana e mi sono trasferito qui a Los Angeles quando i miei genitori morirono. Andai ad abitare dai miei zii finché non decisi di andare a vivere insieme ad un mio amico Cameron che tutt'ora è il mio conquilino-
Non potevo assolutamente raccontare la verità, mi dispiaceva mentirle ma comunque tutto quello che stavo vivendo in quel momento era un'enorme menzogna.
Mi rattristai solo al pensiero di doverla usare e lei sembrò accorgersene.
-Tay mi dispiace, so come ci si sente a perdere i propri genitori. A me manca molto mio padre, non c'è giorno che non pensi a lui, all'uomo al quale devo tutto-
Cominciò a piangere silenziosamente.
Mi sentivo un verme, io non sapevo neanche dove erano i miei genitori e sinceramente neanche mi interessava.
Allungai la mano e feci unire le nostre mani.
Gliela strinsi forte e lei sorrise.
Purtroppo arrivò la cameriera ad interrompere questo momento.
-ecco a voi ragazzi, passate una buona giornata, spero che i frullati siano di vostro gradimento-
Pagai la nostra bevanda e cominciai a sorseggiare il succo fresco.
-Tay la prossima volta offro io ok?-
-non rompere ok?-
dissi con lo stesso suo tono e cominciammo a ridere.
-quindi è la prima volta che vieni a Los Angeles?-
-si in realtà non ero neanche mai uscita dal Michigan-
-perfetto-
La guardai con fare malizioso e lei cominciò a ridere.
-vieni seguimi-
-dove mi vuoi portare?-
-se ti dico che è una sorpresa?-
-odio le sorprese-
-dai fidati di me sarà bellissimo-
Annuì semplicemente.
Sapevo che non si fidava di me, era diversa dalle altre persone, non mi conosceva e aveva paura.
La adoravo per questo, non si fermava solo alle apparenze ma cercava di capire le persone che aveva davanti.
Sarebbe stata un'amica fedele e una perfetta ragazza, non avrebbe mai tradito una persona di cui si fidava e che amava.
Appena arrivati vidi che le brillavano gli occhi.
-sorpresaaaaaaaaa!-
-oddio Tay è bellissimo-
'No tu sei bellissima'
Quella stupida vocina nella mia testa continuava a ripeterlo ma io non le davo retta.
Lei era una stupida ragazza come tutte le altre, non dovevo e non potevo affezionarmi a lei.
Christian non me l'avrebbe mai permesso.
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Go on alone || Taylor Caniff
FanfictionAlly è una ragazza di 19 anni costretta a trasferirsi in un'altra città a causa della madre. Da quando il padre le lasciò Ally viveva in solitudine finché non conobbe i suoi nuovi fratellastri, i Collins e un ragazzo che scombinò la sua vita. Il s...