Capitolo 6 - Aumento

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Era cominciata un'altra mattinata noiosa a scuola; Taehyung era molto stanco per via del lavoro impegnativo e si presentava sempre con delle enormi occhiaie.
L'orario di lavoro era molto lungo: iniziava subito dopo scuola e finiva sempre intorno alle otto di sera. Prima di andare a dormire, inoltre, doveva anche trovare il tempo di mangiare qualcosa e soprattutto di studiare.
A scuola i suoi voti non erano i migliori, cercava di impegnarsi il minimo per superare gli esami.
E questo purtroppo derivava dal fatto che perdeva molto tempo a lavorare, ma lo faceva esclusivamente per guadagnarsi la sua indipendenza e pagarsi gli studi.

"Tae, sicuro di stare bene?" Chiese Jimin preoccupato, raggiungendo il suo amico che si trovava davanti alla porta d'ingresso dell'Università con una sigaretta in mano.
"E da quanto hai iniziato a fumare?" Osservò il biondo, guardando il suo migliore amico con disprezzo, essendo che aveva sempre detto di odiare il fumo.
"Da oggi" rispose Taehyung, tirando nel suoi polmoni una grande quantità di fumo, mentre la sua mano tremava per via dell'ansia.

"Ehi" disse Jimin, afferrando entrambe le braccia del suo amico, avvicinando poi la fronte alla sua: "ti stai consumando. Non puoi continuare così. Buttala via, ti prego".

Taehyung aveva un volto scheletrico, era dimagrito molto da quando aveva cominciato il lavoro in maneggio, e aveva a stento le forze per affrontare la giornata faticosa. I suoi occhi erano contornati dalle occhiaie e le sue labbra erano piccole e disidratate, come i capelli che avevano perso gran parte della loro lucentezza.

"Tae? Da quando fumi?" Si unì Jungkook, raggiungendolo con passo svelto, per poi afferrargli la sigaretta dalle mani e buttarla a terra, per spegnerla con la punta della scarpa.

"Andatate a fanculo!" Esclamò Taehyung, alzando le braccia al cielo per farsi lasciare dalla presa di Jimin.

"Ma che ti prende? Non vedi come sei ridotto?" Sbottò Jungkook incazzato, tirandosi su le maniche della giacca per scoprire i muscoli e sembrare più minaccioso.

Non poteva vedere il suo migliore amico in quelle condizioni fisiche, doveva fare qualcosa. Incazzarsi non era di certo la migliore soluzione, ma doveva assolutamente fargli capire che avesse bisogno di tanto riposo.

"Lasciatemi stare" sbottò il ricciolino, cercando di trattenere le lacrime mordendosi le labbra.

"Taehyung..." sussurrò Jimin, aprendo le braccia verso di lui.

Sì, un abbraccio avrebbe potuto aiutare.

Taehyung si fiondò tra le braccia del suo migliore amico, liberandosi in un pianto per sfogare tutto quello che si stava tenendo dentro da giorni.

Il ricciolino strinse le mani, aggrappandosi alla giacca di Jimin per cercare conforto, mentre Jungkook decise di unirsi all'abbraccio per consolare il suo amico e scusarsi per avergli urlato addosso.

"Ti senti meglio?" Domandò Jimin, non appena Taehyung si staccò da lui, asciugandosi le lacrime con i palmi delle mani.
"Sì, grazie ragazzi" rispose lui, mostrando un leggero sorriso ai suoi due migliori amici.

"Che scena commovente...il povero stalliere consolato dai suoi amici" li derise Minseo.

"Vai al diavolo, idiota" sbottò Jungkook, quasi ringhiando come un animale.

Minseo lo ignorò, continuando a camminare per la sua strada, seguita da Yoongi.

"Come cazzo fa a piacerti una tale idiota" sbuffò Jungkook, tirando un calcio a una piccola pietra che aveva posizionato davanti alle scarpe.

"C'è una cosa che vi devo dire", iniziò Taehyung, attirando l'attenzione dei suoi amici: "c'è un'altra ragazza, al maneggio, che in questi giorni mi ha fatto pensare molto".

𝘽𝙤𝙧𝙣 𝙍𝙞𝙙𝙚𝙧 || ᴋɪᴍ ᴛᴀᴇʜʏᴜɴɢDove le storie prendono vita. Scoprilo ora