Era ricominciata la settimana, era di nuovo lunedì e Sarang, come da consuetudine, aveva preso il pullman per raggiungere la scuola.
Da quando aveva iniziato a frequentare la scuola di danza di Jimin aveva assunto molta popolarità, essendo che le ragazzine lo trovavano molto bello e attraente, così tanto che a volte importunavano la sua piccola sorellina per chiederle qualche dettaglio in più.
Inoltre, alcune sue compagne che l'avevano sempre presa in giro, si erano avvicinate a lei, ma Sarang non si era fatta abbindolare così facilmente.Preferiva stare da sola piuttosto che circondarsi di persone che non tenevano davvero a lei. Era sempre stata così.
Anche quella mattinata a scuola finì, dando però inizio a una lunghissima settimana noiosa come al solito.
Sarang afferrò il suo zaino e uscì dalla classe dopo che i suoi compagni di scuola erano corsi via, ammassandosi come delle capre, per uscire il prima possibile.
E mai si sarebbe aspettata che proprio davanti al cortile della scuola, un ragazzo la stesse pazientemente aspettando.
"Yoongi" sussurrò lei sorridendo, correndo verso di lui per abbracciarlo.
Il ragazzo la accolse tra le sue braccia, sollevandola leggermente da terra per prenderla in braccio: "piaciuta la sorpresa?"
"E me lo chiedi?" Domandò lei a sua volta, senza mai smettere di sorridere.
Yoongi era il suo posto felice. Lo era sempre stato.
"Comunque, a cosa devo questa visita?" Domandò la piccola, mentre Yoongi si staccò da lei per darle la mano e incamminarsi verso la sua macchina.
"Non deve esserci sempre una motivazione a tutto. Semplicemente mi andava di vederti" rispose lui, senza degnare di uno sguardo la ragazzina.Sarang non disse niente. Pensava che ci fosse qualcosa sotto, ma evidentemente si sbagliava. In ogni caso era molto contenta di vederlo e la visita le aveva davvero fatto piacere.
Da quando il Signor Jung lo avevo scacciato di casa, Yoongi non si era più fatto vedere, anche perché Minseo non lo aveva più invitato a casa sua.
Tuttavia, lui e Sarang avevano continuato a vedersi di nascosto nel weekend e, quando gli orari conciliavano, anche dopo scuola.Quando giunsero davanti alla macchina del più grande, non l'aprì subito e si appoggiò con la schiena al fianco di essa, avvolgendo la piccola Sarang tra le sue braccia: "in realtà, una cosa c'è".
La piccola spalancò gli occhi e si voltò per guardarlo in faccia.
"Vorrei portarti a Daegu questo weekend" disse lui, afferrandole dolcemente le mani per accarezzarle il dorso di esse.
"Sarebbe bellissimo, ma lo sai come la pensa mio padre" sbuffò la piccola, mettendo il broncio che Yoongi trovò adorabile.
"Non dirai a tuo padre che ci andrai con me. Digli che andrai con Jimin" rispose lui, afferrandole le guance tra le dita per schiacciarle delicatamente.
"Cosa? Non sono capace a dire le bugie!" Esclamò la piccola.
"Provaci. Fallo per me, per noi".Sarang deglutì della saliva: non le piaceva affatto raccontare delle bugie ai suoi genitori, soprattutto se sapeva che questa cosa avrebbe mandato in bestia il padre; tuttavia, d'altro canto, non poteva rinunciare a una proposta simile.
Lei e Yoongi in una città lontana da Seul per un weekend intero.
Un sogno.
"V-va bene. Stasera ne parlo con i miei genitori" rispose la piccola, meritandosi così un bacio a stampo da parte del corvino: "sei la migliore".
Sarang arrossì e Yoongi la trovò sempre più adorabile.
La fece accomodare sulla sua macchina e la accompagnò nel bar in cui era solita pranzare prima di andare alla scuola di danza di Jimin.
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𝘽𝙤𝙧𝙣 𝙍𝙞𝙙𝙚𝙧 || ᴋɪᴍ ᴛᴀᴇʜʏᴜɴɢ
Fanfiction[COMPLETA] Molte persone dimostrano la loro ricchezza attraverso gli oggetti che possiedono, altre la dimostrano attraverso la loro bontà d'animo, la loro ricchezza interiore. Minseo ero una giovane ragazza che faceva parte del primo gruppo. Lei pr...