Capitolo 21 - Incertezze

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"T-tu e Taehyung?" Domandò il padre balbettando.

"Sì, papà" disse Minseo con convinzione, stringendo sempre di più le dita attorno alla mano del ragazzo.

"No Minseo, non te lo permetto" esclamò lui, inarcando le sopracciglia per assumere un volto autoritario e arrabbiato.
"Cosa? Perché?" Domandò lei, spalancando gli occhi dato che mai si sarebbe aspettata un tale rifiuto, soprattutto perché aveva sempre definito Taehyung come una persona responsable e di buon cuore.

"Caro..." sussurrò la madre di Minseo, aggrappandosi alle braccia del marito per dirgli di calmarsi.

Taehyung abbassò il volto.
Voleva davvero piangere perché nemmeno lui, così come la bionda, si aspettava una tale reazione.
Il padre di Minseo era sempre stato gentile con lui, sembrava quasi che non gli importasse la differenza finanziaria che c'era tra i due.
Lo chiamava sempre per servire alle sue feste e nell'ultimo periodo, Taehyung, aveva anche legato con il padre di Yoongi, nonché migliore amico del Signor Jung.
Gli aveva permesso di lavorare al maneggio e gli aveva comprato degli abiti degni di un vero e proprio istruttore. Tutto quel successo se l'era guadagnato con il duro lavoro.

"Non se ne parla. Minseo, ci sono tanti uomini che possono offrirti una vita migliore di quella che ti potrebbe offrire lui. Apparteniamo a due classi sociali troppo differenti, e non vi permetterò di frequentarvi" disse l'uomo, allontanando la moglie per non farsi condizionare.

"Signore, io forse non sarò all'altezza di sua figlia, ma posso giurarle che le starò accanto per sempre. Non è una questione di soldi, è una questione d'amore".

Quelle parole spiazzarono il Signor Jung, che rimase a bocca aperta.
Ma non poteva dargliela vinta in quel modo.

"Taehyung, caro, non ti bastava dire queste stronzate a Youngmi? Lo sai che lei era a pezzi dopo che l'hai lasciata? Prova a spezzare il cuore di mia figlia e vedrai che questa volta sarai tu a soffrire".

Taehyung sbarrò gli occhi.
Il padre di Minseo aveva ragione, ma gli era sfuggito un particolare: il ragazzo aveva spezzato il cuore di Youngmi per nutrire il cuore della sua piccola Minseo.

"Minseo, vai subito in camera tua. E tu, Taehyung, torna a casa" esclamò l'uomo con tono autoritario.
"Ma, papà!" Esclamò la bionda, stringendo sempre di più la presa attorno al suo fidanzato.

"Non ti permetterò di stare assieme a uno sporco ladro".

Quelle frasi spiazzarono Minseo, mentre Taehyung sbarrò gli occhi.

"Che cosa intendi?" Chiese la bionda, lasciando la presa dal braccio del suo fidanzato per avanzare verso il padre.
"Tempo fa beccai il Signorino Kim rubare uno dei miei orologi. Tuttavia me l'ha immediatamente consegnato, e ho deciso di non denunciarlo. Ma non posso permettere che vi frequentiate" disse l'uomo con tono arrabbiato, mentre tutti rimasero a bocca aperta dopo quella scoperta scioccante.

"Tae... Davvero tu-" sussurrò la bionda quasi in lacrime, mentre non si udivano parole che andassero contro a quelle dei Signor Jung.

Il silenzio più totale.

"Vattene da casa mia" esclamò l'uomo con tono autoritario.

"Papà!" Esclamò la bionda, mentre lui annuì: "va bene Signore. Rispetterò la sua decisione".

"Cosa? Tae..." sussurrò Minseo, mentre le lacrime le bagnarono completamente gli occhi, spingendo per uscire al di fuori di essi.

Il suo cuore si era spezzato.

Il ragazzo uscì di casa a testa bassa mentre Minseo si era fiondata tra le braccia della madre per cercare conforto.

"Shh, piccolina mia" le continuava a dire la donna con l'intenzione di calmarla, mentre lei piangeva aggrappata al suo abito.

𝘽𝙤𝙧𝙣 𝙍𝙞𝙙𝙚𝙧 || ᴋɪᴍ ᴛᴀᴇʜʏᴜɴɢDove le storie prendono vita. Scoprilo ora