Da: Liam (inviato il 31 gennaio alle 14:25)
[Hey ci sei?]

Harry:
[Sì, ci sono.]

Liam:
[Come vanno le cose?]

Harry:
[Potrebbero andare meglio. Potrebbero andare peggio.]

Liam:
[Posso chiedere come sta Louis?]

Harry:
[Sta... resistendo.]

Liam:
[Può ancora camminare? O parlare?]

Harry:
[No, non può. Ha perso la capacità di camminare poco più di una settimana fa. La sua capacità di parlare lo ha lasciato subito dopo.]

Liam:
[Vedo. Sei davvero semplice, vero?]

Harry:
[Non conosco altro modo per dirlo. Scusa.]

Il riccio alzò lo sguardo dal suo telefono dopo aver inviato il messaggio e girò la testa per notare che Louis lo stava ancora una volta fissando con acuto interesse.

I suoi occhi leggevano: "Chi è?"

Ficcandosi il telefono in tasca, Harry scrollò le spalle.

"Solo... Liam." Disse il nome con una mancanza di interesse per cercare di ammorbidire il colpo, ma Harry sapeva che non importa come si avvicinava, Louis si sarebbe accigliato quando avrebbe sentito il nome.

E lo ha fatto.

Louis guardò la mano del riccio. I suoi occhi rivelavano quanto gli mancasse il suo amico. Sentendo una quantità di senso di colpa accumularsi nel suo petto, Harry tirò fuori il telefono con la stessa rapidità con cui lo aveva nascosto.

"Vuoi che mandi una foto?"

Louis guardò di nuovo in alto e pensò per un momento, poi annuì.

Giocando su questo, Harry mandò una foto a Liam di se stesso e il liscio. Ci volle un po' di tempo prima che Liam rispondesse, ma quando il messaggio arrivò, Harry si rese conto di aver ricevuto un video.

Il riccio si chinò sul sedile per avvicinarsi a Louis. Con un gomito sul letto, teneva il telefono in modo che entrambi potessero vedere. Louis fissava lo schermo con occhi interessati, chiedendosi in cosa consistesse il contenuto. Harry premette play e il telefono iniziò a riprodurre un video di Liam.

Sedeva a casa sul letto, con una camicia aderente e i capelli in disordine.

"Che succede ragazzi? Ahhhh lo so che non mi avete detto di mandare un video, ma non sono uno che segue le regole." Aveva un'espressione finta e fredda, ma questa è stata interrotta quando qualcun altro parlò.

Dallo sfondo del video si poteva udire una voce bassa.

"Cosa? Hai appena... parlato da solo?"

"No-, no, sto facendo un video."

Liam spostò il telefono su un fianco e sullo schermo apparve Zayn sfocato. Sedeva a gambe incrociate, con una maglietta di due taglie più grande e un cappello che sembrava gli fosse stato messo in testa senza il suo consenso. La sua testa era abbassata e le sue dita si muovevano rapidamente sui pulsanti del dispositivo di gioco che teneva tra le mani. A un certo punto, allungò una mano per afferrare il berretto dalla sua testa e lo buttò a terra senza meta con forza.

"Saluta, Zayn."

"Aspetta, cosa? Non ho sentito quello che hai detto." Zayn alzò lo sguardo e fu accolto da una fotocamera frontale. Si alzò velocemente dal letto e se ne andò. "Non registrarmi."

"Almeno saluta." chiamò Liam.

"Ciao." La voce disincarnata veniva da fuori dallo schermo.

"E questo è Zayn per te..." Liam sospirò mentre si riposizionava a letto, e poi sorrise. "Ma mettendolo da parte... spero che vada tutto bene. Um..." Si grattò la guancia, appena sotto l'occhio. "Mi mancate ragazzi. Mi manchi particolarmente tu, Louis. Um... Resisti, va bene? Harry, non dargli filo da torcere, o tu ed io faremo a botte."

Louis sorrise a quelle parole ma, se avesse potuto, avrebbe riso.

Un ghigno apparve anche sulle labbra del riccio, ma presto svanì.

"Beh, immagino che per ora sia tutto. Vorrei farti salutare anche da Zayn, ma-" Voltò la testa per guardarsi intorno, "Ha lasciato... la stanza...? Sì, ha lasciato la stanza. Quindi... questo, ciao! Ci vediamo, Louis. Stai calmo. E ricorda, sei il migliore." Alzò la mano in un segno di pace e il video si concluse con lui sullo schermo.

Harry sospirò. Pensava che il video fosse passato troppo velocemente, ma in realtà era durato poco meno di trenta secondi.

"Eravate migliori amici, eh...?"

Louis annuì. Si sforzò di alzare una mano e lentamente fece roteare il dito indice in cerchi ai lati della testa.

Harry sbuffò leggermente e si appoggiò allo schienale del sedile,

"E' pazzo?"

Il sorriso sulle labbra di Louis crebbe ancora un po', a significare che aveva risposto di sì alla domanda del riccio.

Sono stati momenti come questi che hanno fatto capire ad Harry quanto il liscio fosse davvero un'anima innocente. Di tanto in tanto, gli veniva in mente che Louis aveva solo vent'anni, e quel fatto appesantiva solo Harry anche più del solito. Gli faceva male pensare che il liscio aveva a malapena sperimentato le gioie della vita di un giovane adulto prima che quella malattia paralizzante avesse preso il sopravvento. Era frustrante, esasperante e complessivamente rattristante, ma Harry non poteva mostrare nulla di tutto ciò. Non davanti a Louis.

Quindi, invece di assumere un'espressione aspra, il riccio ne mantenne solo una neutra, come faceva sempre. Era il suo migliore e unico modo per nascondere il suo dolore.

In Another Life || l. s. Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora