Prologo.

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Allora, ciao a tutte, wantafreehugs mi ha aiutato con alcune idee per storia, quindi grazie marita. Poi, volevo dire che ci saranno parecchie scene sporche più in là e se non vi piace leggere roba del genere potete anche togliere questa storia dalla biblioteca. Detto questo, buona lettura🙆🏼❤️

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Avete presente quel film o quelle storie inventate in cui le scuole sono divise in classi sociali come se fossero in una città? Ecco, la mia scuola era esattamente così.

La prima classe sociale era occupata dal preside: uomo elegante, sempre a fare riunioni ma che alla fin fine non faceva un cazzo, non sospendeva e si faceva pagare per promuovere i figli di papà.

La seconda classe sociale era occupata dai professori: persone che nella vita non vedevano l'ora di distruggere l'adolescenza di poveri ragazzi dai quattordici anni ai diciotto, riempiendoli di esercizi e facendoli studiare senza pietà.

La terza classe sociale era occupata dai "Popolari": i figli di papà che si possono permettere tutto e di più. Coloro che non si fanno tanti problemi per le verifiche perché a loro basta qualche bigliettone verde; coloro che fanno feste magnifiche ogni sera; tutti puttanieri e puttane.

La quarta classe sociale: i normali. Su di loro non c'è da dire particolarmente tanto. Se succedeva qualcosa di piccante, ad alcuni interessava ad altri no. Erano bravi a passare parola di ogni cosa succedesse nella scuola. Studiavano, alcuni no, facevano le verifiche e soltanto alcuni potevano partecipare alle feste dei Popolari.

L'ultima classe, beh, potete immaginarvelo. Gli sfigati.
Il bello era che nella mia scuola non ce n'erano poi così tanti. Erano due: la sottoscritta e la sua migliore amica.

Io, Madison Rosalie O'Connell, facevo parte della classe sociale degli sfigati.
Portavo gli occhiali, con una montatura simile a quella di Harry Potter, l'apparecchio, i capelli mori tenuti sempre in una coda bassa, ed ero perennemente con la tuta addosso. Ero cicciottella e nana. Timida, secchiona, forse anche un po' nerd. Mi piaceva la musica classica. Non mi ritenevo sfigata, mi piacevo anche.

La mia migliore amica, non che compagna di tutte le mie avventure e sventura sin dall'asilo, si chiamava Sofia Hemmings.

Lei era semplicemente perfetta. Aveva i capelli biondi perfettamente lisci, occhi azzurri, magra, alta e si vestiva anche molto bene. Amava band come AC/DC, Green Day, Pink Floyd, Metallica e molte altre band che, per me, non facevano altro che urlare.

Lei era la copia femminile del suo fratello Luke Sono Figo e Popolare Hemmings. Anche lei, in teoria, doveva stare con i popolari ma aveva sempre preferito me.

Ogni volta che c'era una festa lei rifiutava e, se era a casa sua, rimaneva a dormire da me.
Lei c'era sempre stata e le volevo un casino di bene.

Poi, ovviamente, ci deve essere sempre la rovina della tua vita che, insieme ai professori, ti fa passare quei cinque fottutissimi anni un fottuto inferno.

Ecco. Il nome della mia rovina era Ashton Fletcher Irwin. Era popolare, ovviamente. Alto, non proprio muscoloso ma aveva il suo fascino, capelli ricci castani e due pozze verdognole. Quando sorrideva, due fossette incorniciavano il suo sorriso e a me mancava sempre il respiro.

Ovviamente, non ero il suo tipo e, ovviamente, lui era fidanzato. Stava con una di quelle puttanelle. Il suo nome era Janie Caroline Jefferson.

Ammetto che era una bellissima ragazza. La invidiavo. Era alta, magrissima, si poteva anche considerare anoressica; capelli biondi finti, due paia di occhi azzurri chiari e un sorriso davvero stupendo.

Beside You ❅ ashton irwinDove le storie prendono vita. Scoprilo ora